giovedì 2 dicembre 2010

Bando Apd e Regolamento Urbanistico: dopo lo scontro Gaggioli-Cialdi arriva la "solidarietà" di "Futuro e Libertà". Ecco il punto della situazione.


QUARRATA_ Mercoledì 22 dicembre scadrà il termine per la presentazione delle domande per partecipare al bando Apd (aree a pianificazione differita- APD1 e APD2) per l’aggiudicazione dell’edificabilità dei terreni nelle aree di espansione previste dal recente regolamento urbanistico del Comune di Quarrata.
Le proposte per la procedura competitiva e comparativa potranno essere presentate da tutti coloro che hanno la disponibilità di terreni compresi dentro le 24 aree APD1 e le 10 aree APD2.
Le proposte saranno valutate in base ai criteri indicati nelle relative schede e in relazione ai parametri elencati nel bando.
“E' una grande opportunità per integrare interessi privati e interesse pubblico. E' una spinta a migliorare gli interventi di trasformazione del territorio, dando nuovo slancio all'attività edilizia”.
Così scrive l’assessore all’urbanistica Luca Gaggioli nelle pagine del sito del Comune dedicate al bando.
“Si potranno edificare fino a 53.000 mq di superficie, ma con grande attenzione per la qualità ambientale e sociale, cioè per un maggiore benessere di tutti i cittadini. E' una procedura nuova ma ricca di opportunità; è la risposta alla richiesta dei cittadini, delle imprese, dei professionisti per un piano che offrisse nuove possibilità all'economia locale ma in un quadro di maggiore equità e sostenibilità. E' una procedura nuova ma con regole chiare e razionali, che mettono tutti gli operatori sullo stesso piano, facendo incontrare l'interesse pubblico con lo spirito d'iniziativa dei privati”.
E’ noto che alcuni studi professionisti di Quarrata stanno lavorando a proposte concrete.
A questo proposito fino al 22 novembre scorso chiarimenti e informazioni sono state fornite dal Comune. Sono in totale 22 i quesiti posti e le relative risposte di chiarimento pubblicate on line. Nessuna proroga al momento è stata prevista per cui la scadenza per presentare all’ufficio Protocollo di via Vittorio Veneto la documentazione richiesta resta fissata al 22 dicembre.
“Con l’istituzione delle aree APD – ha scritto di recente il sindaco Sabrina Sergio Gori - non è il Comune che sceglie i terreni su cui si può costruire, ma tutti i terreni potenzialmente edificabili possono partecipare a dei bandi, attraverso i quali si selezionano i migliori progetti e quelli con un ritorno pubblico maggiore, in termini di realizzazione di opere per la collettività da parte dei privati che costruiscono”.
Il primo cittadino nel ricordare che “Lo strumento delle APD ha ricevuto unanimi consensi a tutti i livelli: nei convegni delle Pubbliche Amministrazioni, da parte dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, da parte di alcuni Ordini Professionali e, non ultimo, dalla Associazione Nazionale Costruttori Edili” è intervenuta a seguito di alcune notizie apparse sulla stampa locale (Il Tirreno e La Nazione) per sollecitare i cittadini interessati a partecipare al bando.
“Non farlo – ha scritto - significherebbe soltanto dare un vantaggio agli altri proprietari competitori, lasciando loro campo libero”.

I ricorsi al Tar.
Attorno al tema delle aree a pianificazione differita, al bando e soprattutto al nuovo regolamento urbanistico pende comunque la scure dei 14 ricorsi presentati: 10 al Tar di cui 4 riguardanti proprio le aree a pianificazione differita e 4 al Presidente della Repubblica (vedasi per un approfondimento il post da noi pubblicato nel 2009 all’indirizzo http://andreaballi.blogspot.com/2009/02/quarrata-14-ricorsi-di-cui-4-al.html dove tra l’altro si legge una dichiarazione rilasciata dallo stesso Luca Gaggioli in consiglio comunale: “Il nostro Comune ha ritenuto doveroso costituirsi in giudizio per resistere nei confronti di tutti i ricorsi ed ha deliberato per il momento per i dieci ricorsi al Tar una somma di 80.000 euro”.
“Le osservazioni riguardanti le aree a pianificazione differita-Apd sono state fatte tramite lo stesso studio legale e presentano identiche argomentazioni. Provengono da cittadini proprietari di aree che erano edificabili sul vecchio Prg: nessuna di queste quindi impugna la scelta del nostro Regolamento Urbanistico per questioni meramente di principio bensì a causa di un peggioramento contingente delle possibilità edificatorie su aree specifiche. Di fatto non sono stati presentati ricorsi su 30 delle 37 aree classificate Apd e questo dimostra che la stragrande maggioranza dei cittadini ha apprezzato la possibilità offerta dallo strumento urbanistico”.

“Resisteremo in giudizio – ha aggiunto - perché in tutti i ricorsi si chiede l’annullamento della delibera di approvazione del Regolamento Urbanistico e quindi non possiamo correre il rischio che deriverebbe dal non essere presenti alla discussione del caso, non possiamo rischiare che le scelte urbanistiche fondamentali per il futuro del nostro Comune siano determinate da una decisione giurisprudenziale con grave danno per i cittadini oltre che per l’economia del nostro territorio”.

La posizione "dubbiosa" di Alessandro Cialdi.

Già nel 2009 Alessandro Cialdi (UDC) aveva avanzato alcune considerazioni sul rischio di invalidità del regolamento urbanistico riproposte recentemente circa la concomitanza dei bandi sulle aree Apd e i ricorsi al Tar, sulle stesse aree dopo essere state ripresentare anche in riunioni e commissioni consiliari.
“Su questo meccanismo e sul nuovo strumento urbanistico – ha scritto Sabrina Sergio Gori - hanno fatto ricorso solo alcuni cittadini, alcuni dei quali hanno poi presentato comunque i propri progetti in base alle nuove norme. Nessuna autorità amministrativa o giudiziaria ha però sospeso o “congelato” in qualche modo né il Regolamento Urbanistico né gli altri atti e procedimenti conseguenti alla sua approvazione, per cui tutto sta procedendo regolarmente, compresa la pubblicazione del bando APD”.

Botta-risposta tra il capogruppo Udc e l'assessore all'urbanistica.

Come nel 2009 sull’argomento è intervenuto il capogruppo Udc Alessandro Cialdi, attaccato duramente dall’assessore all’urbanistica Luca Gaggioli che intervenendo sulla stampa locale lo ha invitato tra l’altro “a rilassarsi”.
“Il fatto che Cialdi non abbia proprietà interessate dal regolamento urbanistico – ha scritto - però non lo mette al riparo dalla possibilità di difendere interessi di parte; non avrà "proprietà" ma ha "clienti". Di ogni sua parola quindi ci possiamo chiedere: viene dal consigliere o dal geometra? I forconi evocati da Cialdi li prendo come una battuta infelice. I cittadini hanno altri metodi a disposizione per licenziare gli amministratori, quando questi sono disonesti, ma la maggiore disonestà per un amministratore consiste nell'usare il suo ruolo per interessi privati, diretti o indiretti che siano”.
Parole come macigni. “Ho sempre espresso dubbi su tale metodologia urbanistica e sul fatto che un eventuale accoglimento dei ricorsi avrebbe invalidato il regolamento urbanistico” ci ha ribadito il capogruppo Udc a Quarrata.
“Il consigliere Cialdi – ha replicato l’assessore Luca Gaggioli - ha tutto il diritto di affermare le proprie contrarietà ma l'insinuazione del dubbio è dannosa prima di tutto per i cittadini. Non capisco perché si scaldi tanto. Le nostre opinioni divergenti sono note da tempo. Di dominio pubblico sono anche i ricorsi; unica novità la data fissata per l'udienza».

La solidarietà del gruppo consiliare di "Futuro e Libertà" al collega Udc.
Dopo le gravissime affermazioni dell’assessore Gaggioli miranti a far passare insinuazioni di bassa lega e dubbia moralità oggi con un proprio documento (pubblicato sul sito di Mario Niccolai) il gruppo consiliare di “Futuro e Libertà” ha portato la propria solidarietà al collega consigliere Alessandro Cialdi (Udc).
Maurizio Ciottoli, Massimo Bianchi e Mario Niccolai hanno inteso “ levare la voce e i propri scudi nella maniera più decisa e forte a difesa della figura, dell’onore e dell’operato di una persona di altissimo profilo umano e morale”, un collega “sul cui rigore morale sia sotto il profilo politico che sotto quello professionale, niente c’è, né c’è stato da eccepire”.
Con somma indignazione i rappresentanti di Fli di Quarrata tra l’altro “additano i metodi di questa discussissima amministrazione comunale; i contenuti di questi suoi inaccettabili metodi di lotta politica; la violenza con cui l’Assessore Gaggioli si è rivolto al rappresentante Udc; stigmatizzano, infine, con forza e con sdegno: le lamentele di un Sindaco che si sente vittima di attacchi ingiustificati, ma non sa tenere, nei giusti limiti della continenza e del rispetto, uno dei suoi uomini di punta”.
“Questo Sindaco e questa Giunta – aggiungono - sempre primi a promuovere l’immagine del loro legalitario e cristiano modo di fare politica, dovrebbero solo provare vergogna per lo squallore a cui hanno fatto assistere, senza ritegno, l’intera città. E diciamo la città, perché da anni, ormai, non esiste, da parte della maggioranza, né apertura al dialogo, né confronto politico, come dimostra con solare evidenza questo ultimo, gravissimo episodio davvero da seppellire come uno dei punti più neri della storia e della vita di Quarrata”.
“A Alessandro Cialdi - i firmatari del documento - rinnovano tutta la loro stima, umana, professionale e politica; e la più completa e incondizionata solidarietà, invitandolo con forza a proseguire, più determinato di prima, sulla strada della difesa della verità e degli interessi di tutti i cittadini di Quarrata al fine di demistificare qualsiasi operato amministrativo ritenuto o ritenibile non chiaro o non sufficientemente trasparente”.
a.b.

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