lunedì 13 dicembre 2010

Rincaro dell'acqua nell'Ato 2 ? Un'interrogazione per chiedere chiarezza


EMPOLI- LAMPORECCHIO- Il rincaro dell'acqua annunciato nei giorni scorsi da Acque Spa, la società che distribuisce l'acqua nei 57 comuni dell'ATO 2 (tra cui anche i Comuni della Valdinievole: Buggiano - Chiesina Uzzanese - Lamporecchio - Larciano - Marliana - Massa e Cozzile - Monsummano Terme - Montecatini Terme - Pescia - Pieve a Nievole - Ponte Buggianese- Uzzano) preoccupa non solo i rappresentanti di Federazione della Sinistra – Zona Empolese Valdelsa, Comunisti Uniti San Miniato con l’adesione della Lista 5 stelle di Empoli ma anche il PRC di Lamporecchio che hanno affidato le loro motivazioni in una nota stampa congiunta.
“Per la seconda volta, i giornali pubblicano la notizia di un maxi rincaro dell'acqua; l'ultimo annuncio risale infatti al 5 dicembre.
Questo rincaro ci pone non pochi interrogativi anche perché al momento non è chiara la motivazione dell'aumento(quali investimenti? A fronte di quali costi è richiesto l'aumento? A quanto ammonta il rimborso richiesto dai cittadini?).
Non è chiaro come a fronte di costi al momento da chiarire, si parli di aumenti già calcolati e in via di approvazione”.
“Come Gruppo consiliare – ci scrive Ivano Bechini, consigliere comunale di “Sinistra per Lamporecchio - siamo a chiedere maggiore chiarezza a fronte di un aumento della bolletta dell'acqua che nel giro di due anni raggiungerebbe il 15-16%".
"Nel 2008 - continua - infatti c'è stato un aumento della tariffa dell'8%; in quegli anni Acque Spa ha visto un aumento di utile in un solo anno del 121% (i dati derivano dai bilanci pubblicati da Acque Spa). Vorremmo sapere, con precisione, a fronte di quali investimenti Acque Spa richieda un simile aumento: se si tratta di investimenti alla rete idrica (dove, quanto e quando) oppure di investimenti sulla depurazione come per esempio l'operazione cosiddetta "Tubone". Crediamo – continua Ivano Bechini - che i Sindaci dell'Ato 2 dovrebbero chiarire questo punto fondamentale prima di deliberare l'aumento; se l'acqua è ancora un bene pubblico, i Sindaci e i Consigli Comunali dovrebbero chiedere maggiori chiarimenti, e solo dopo aver ricevuto tutte le spiegazioni potrebbero esprimersi".
“ A questo scopo – spiega Bechini - abbiamo presentato un'interrogazione con la speranza che a Lamporecchio come in tutti i Consigli Comunali dell'Ato 2 si possa esercitare un diritto, ovvero chiedere a fronte di che cosa sia richiesto un aumento esoso e bloccare l’aumento della fine dell’impero”.


Ecco di seguito il testo dell’interrogazione che volentieri pubblichiamo:

Al Sig. Sindaco del Comune di Lamporecchio
Sede

Oggetto: Interrogazione in merito all’aumento della tariffa idrica.

Con riferimento agli articoli di stampa apparsi dall’inizio di novembre ad oggi che comunicano un forte aumento delle bollette dell’acqua dovuto a motivi vari (tra cui una sentenza della Corte Costituzionale che prevede giustamente il rimborso del canone di depurazione per coloro che hanno pagato fino ad ora ma sono sprovvisti del servizio di depurazione).
Considerato che già nel 2008 si era verificato un aumento in bolletta dell’8% a causa della suddetta sentenza della Corte costituzionale.
Rilevato che con l’aumento oggi considerato, siamo ad un aumento nell’ultimo biennio superiore al 15% della tariffa idrica.
Considerato che il canone di fognatura non supera il 25% dell’insieme della bolletta.
Rilevato che Acque Spa ha così chiuso i suoi ultimi bilanci:
Anno Utile Capitale sociale
2009 10.934.496 €, 50.694.150 €
2008 10.402.125 € 44.238.556 €
2007 4.665.022 € 36.582.772 €
2006 6.830.266 € 35.998.528 €
2005 4.299.613 €
2004 2.307.513 €

Considerato che l’utile di Acque Spa dal 2007 al 2008 è aumentato del 121%
Rilevato che a fronte di costi non certi (al momento non sono quantificati né gli investimenti, né gli importi che dovranno essere rimborsati né sul sito informativo Internet né in documenti reperibili da fonti pubbliche), il gestore del servizio idrico, ACQUE spa, richiede aumenti certi, siamo a chiedere alla S. V. e alla Giunta Comunale per quando competenza, quanto segue:
1) A quanto ammontano (in numero, in % e in Volume tariffario) gli utenti del Comune che dovrebbero beneficiare del recupero del canone di depurazione e fognatura
2) Come è stato calcolato l’importo e quale sia l’ importo effettivo (e non stimato) del rimborso degli utenti che hanno pagato il canone di depurazione pur non essendo allacciati
3) In caso di utenze domestiche, se si riferiscano a prime case o a seconde case ed in quali %
4) Quanti sono gli utenti di Lamporecchio con scarichi non allacciati alla fognatura che possono chiedere l'esenzione e il rimborso degli ultimi 10 anni
5) Se non è pensabile che la richiesta dell'esenzione comporterebbe dei costi di adeguamento dell' impianto di depurazione privata alle norme di legge che dissuaderebbe la maggior parte degli aventi diritto ad esercitare questo diritto
6) Quale sia stato l’aumento della tariffa idrica degli ultimi 5 anni (a parità di condizioni)
7) Quale sia l’importo degli investimenti effettuati dal gestore sulla rete idrica di questo Comune negli ultimi 5 anni
8) Se il Sindaco del Comune di Lamporecchio ha votato e come ha votato in Assemblea ATO a favore di tali aumenti
9) Come spiega il Sindaco, che rappresenta il Comune di Lamporecchio nell’Assemblea di A.T.O., l’opportunità di votare a favore di un simile aumento di tariffa alla luce dei dati di bilancio riportati
10) Perché Acque Spa non possa far fronte con gli utili accantonati finora (si veda l’aumento del 121% dal 2007 al 2008 p. esempio) anziché aumentare la tariffa ai cittadini
11) Se i Comuni facenti parte dell’Ato2 siano o meno a favore di questo aumento
12) L’importo degli investimenti previsti dal 2011, suddivisi tra interventi alla rete idrica e interventi sulla depurazione di zona (il cosiddetto “Tubone”)
13) A quanto ammontano dal 2002 ad oggi gli utili percepiti da Acque Spa e come sono stati reinvestiti in % sul nostro territorio o in che % sono tornati all’ATO 2.

fonte: Ivano Bechini

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