venerdì 2 marzo 2012

Scuola, i genitori contrari alla settimana "corta". I risultati dell'indagine conoscitiva promossa dal Comune e dalle Direzioni Didattiche. Restituiti 798 degli 895 questionari distribuiti.



QUARRATA_ 798 genitori su 895 questionari distribuiti hanno respinto la proposta di modificare l’orario delle scuole medie di Quarrata non accettando di terminare la settimana scolastica il venerdì.
E’ quanto emerge dall’indagine conoscitiva promossa dal Comune e dalle due direzioni didattiche di Quarrata dopo la nascita dei due Istituti Comprensivi, disposti dalla legge 111/2011 e dalla successiva normativa regionale di attuazione.
La necessità di riunire gli alunni dalla scuola dell’infanzia fino al III anno della scuola secondaria di I grado in ogni Istituto Comprensivo comporterà come noto anche la riorganizzazione delle modalità di erogazione dei servizi da parte dell’Amministrazione Comunale per il trasporto scolastico. Per questo a seguito di alcune proposte presentate da alcuni genitori è stata svolta l’indagine conoscitiva. Nella compilazione dei questionari predisposti dal Comune, che si è fatto così intermediario fra le famiglie e gli istituti scolastici del territorio, i genitori degli studenti degli ultimi anni di scuole elementari, IV e V, e dei primi anni di scuole medie, I e II, hanno avuto la possibilità di indicare quello che per loro, risulta essere l’orario migliore sulla base delle esigenze proprie e dei propri figli.
“La percentuale di questionari restituiti è stata altissima, i questionari riconsegnati – si legge in un comunicato del Comune - sono stati ben 798 su 895, una percentuale del 89,16%, mentre il risultato emerso mostra come ben il 63,56% delle famiglie che hanno partecipato alla consultazione si è espresso a favore del mantenimento dell’orario su 6 giorni”.
“La settimana corta  - ha affermato l'assessore alla Pubblica Istruzione e Trasporti del Comune di Quarrata Paola Milaneschi - è sicuramente un grande stravolgimento nelle abitudini delle famiglie e quindi con le direzioni didattiche e le scuole medie abbiamo ritenuto più opportuno, prima di compiere qualsiasi scelta al riguardo, sentire l’opinione dei diretti interessati”.   “La modalità del questionario - ha aggiunto - ci è sembrata la soluzione più ovvia per mettere in piedi quella che si può definire come una piccola forma di partecipazione, in cui gli Enti sono riusciti a coinvolgere le famiglie e gli studenti, dando loro la possibilità di esprimersi su un argomento di così diretto interesse".

a.b.


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