QUARRATA_ Uno studio interuniversitario realizzato all’interno del progetto europeo Eurogeosirvey geochemistry expert group nell’analizzare 157 campioni raccolti in casa o alle fontanelle di oltre un centinaio di località al Nord, al Centro e al sud d’Italia ha messo in luce una singolare “mappa” dove si rileva tra l’altro che l’acqua che sgorga dai rubinetti di Quarrata “lascia molto a desiderare”.
A partire dai dati della ricerca “Il Salvagente” in edicola da giovedì 6 ottobre ha valutato l’acqua di 112 comuni.
“Solo in 5 casi – si legge nell’articolo di Barbara Cataldi - l'acqua analizzata non è risultata potabile. A Olbia, Marsala e Piacenza, per esempio, è stata riscontrata un'eccessiva concentrazione di nitrati. E sostanze indesiderate sono state trovate anche a Viterbo e Mantova. Ma lascia molto a desiderare anche quello che sgorga dai rubinetti di Siracusa, Quarrata, in provincia di Pistoia, e Caronia, nel messinese”.
“ A parte un limitato numero di
città che rappresentano un'eccezione (tra queste c’è appunto anche la città del
mobile - però, il quadro che emerge è
più che soddisfacente. E una volta tanto sembra che anche i consumatori se ne
rendano conto. Complice la crisi, infatti, nel 2010, per la prima volta
nell'ultimo decennio, i dati di vendita dell'acqua in bottiglia fanno
registrare un calo lieve ma significativo, pari a 1,5%.”.
"La nostra ricerca", spiega al Salvagente il professor Benedetto De Vivo, docente di Geochimica Ambientale all'Università di Napoli Federico II, a capo del gruppo di lavoro italiano, "non pretende di essere esaustiva, dal momento che si concentra sulle caratteristiche geochimiche dell'acqua tralasciando i parametri microbiologici e quelli relativi ai sottoprodotti della disinfezione, ma ha il pregio di concentrarsi direttamente sul liquido che beviamo permettendoci di affermare che la qualità dell'acqua in Italia è buona". E poi aggiunge: "Anche se le poche situazioni anomale riscontrate necessitano di ulteriori approfondimenti".
"La nostra ricerca", spiega al Salvagente il professor Benedetto De Vivo, docente di Geochimica Ambientale all'Università di Napoli Federico II, a capo del gruppo di lavoro italiano, "non pretende di essere esaustiva, dal momento che si concentra sulle caratteristiche geochimiche dell'acqua tralasciando i parametri microbiologici e quelli relativi ai sottoprodotti della disinfezione, ma ha il pregio di concentrarsi direttamente sul liquido che beviamo permettendoci di affermare che la qualità dell'acqua in Italia è buona". E poi aggiunge: "Anche se le poche situazioni anomale riscontrate necessitano di ulteriori approfondimenti".
Il problema più diffuso è quello
legato alla eccessiva presenza di nitrati ed è legato all'inquinamento delle
falde a causa di pesticidi e rifiuti industriali o urbani. In una città su 4 la
concentrazione di questi composti è tale da rendere l'acqua del rubinetto non
potabile per i neonati. Bisogna ricordare, infatti, che per i più piccoli il
valore guida relativo alla presenza di nitrati è 10 mg/l, mentre per gli adulti
è di 50/ mg/l. L'eccessiva esposizione a questa sostanza può causare la
metaemoglobina, una malattia che riduce la capacità di trasporto di ossigeno
nel sangue.
Queste le 10 città con la più alta concentrazione di nitrati
Città Nitrati
Marsala (Tp) 228 mg/l
Olbia 64,4 mg/l
Piacenza 53,2 mg/l
Benevento 36,6 mg/l
Milano 36,3 mg/l
Modena 28,6 mg/l
Siracusa 26,1 mg/l
Oristano 24,1 mg/l
Venezia 22,8 mg/l
Treviso 22,3 mg/l.
Città Nitrati
Marsala (Tp) 228 mg/l
Olbia 64,4 mg/l
Piacenza 53,2 mg/l
Benevento 36,6 mg/l
Milano 36,3 mg/l
Modena 28,6 mg/l
Siracusa 26,1 mg/l
Oristano 24,1 mg/l
Venezia 22,8 mg/l
Treviso 22,3 mg/l.
Fonte: www.ilsalvagente.it
(le foto sono tratte dal sito web)
2 commenti:
in tempi non sospetti Gabriele Pratesi di CittàPerTe ed il sottoscritto portarono pure la questione in consiglio comunale, dati alla mano. Ma, come mille altre cose, è rimasta carta morta.
Massimo Bianchi
Quarrata: nessun problema di qualità, grazie all’intervento del 2010 l’acqua è buona, sicura e controllata
L’acqua che sgorga dai rubinetti di Quarrata è buona, sicura e controllata costantemente. Quanto uscito nei giorni scorsi sul settimanale “Il Salvagente” si riferisce al passato, ovvero alla situazione antecedente gli interventi attuati da Publiacqua dal settembre 2010 che hanno previsto anche la messa fuori servizio dei pozzi della centrale Boschetti, che era all’origine delle elevate concentrazioni di Bario. Dalla fine del 2010 e quindi anche oggi l’acqua del comune di Quarrata è buona ed ha valori che rientrano ampiamente in quelli previsti dall’OMS (Organizzazione Mondiale Sanità) per il consumo umano.
Fonte: Publiacqua
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