giovedì 13 ottobre 2011

"Il Pd deve aprirsi al confronto". Lettera aperta di Claudio Bonfanti al gruppo dirigente del partito. "Per il futuro di Quarrata serve un progetto a lungo termine".


QUARRATA_ Non ha escluso una sua “scesa in campo” alle prossime elezioni amministrative del 2012 come candidatura alternativa a Marco Mazzanti.  Si tratta di Claudio Bonfanti, noto imprenditore quarratino, ex segretario dell’unione comunale dei Ds e attualmente membro “dimissionario” della segreteria del Pd quarratino. E’ il primo rappresentante del partito di maggioranza a prendere pubblicamente posizione nel dibattito aperto da tempo a Quarrata sulla futura amministrazione.

Ha scelto il nostro blog per “mettere (giustamente, ndr) in evidenza il ruolo che il Partito Democratico dovrebbe avere nelle prossime settimane, per svolgere la funzione che gli compete sia di partecipazione al dibattito pubblico dal quale non dovrebbe essere mai assente, sia, ma soprattutto, per mettere le basi al progetto amministrativo per il futuro della città”.

Nella riflessione inviataci Claudio Bonfanti si rivolge al Partito Democratico di Quarrata “forza di governo della città e partito di maggioranza relativa” chiedendo ai suoi responsabili “di produrre per i cittadini e per i suoi ammininistratori quel progetto di lungo termine.. che indichi quali obiettivi si vogliono raggiungere”.

Se da una parte è noto che da parte del gruppo dirigente sono stati avviati da tempo colloqui ed incontri con le altre forze di centrosinistra dall’altra all’interno del partito presieduto da Arianna Benigni non si è ancora aperto un vero confronto tra le diverse anime in attesa sembra di un pronunciamento da parte del sindaco Sabrina Sergio Gori che tarda ancora a venire fuori.



Ecco il testo integrale inviatoci:


A Quarrata, il percorso di avvicinamento alle elezioni amministrative della prossima primavera, è stato caratterizzato sinora da un dibattito portato avanti essenzialmente dalle forze politiche che, stando ai risultati ottenuti alle ultime consultazioni elettorali, sono numericamente più piccole.
Ritengo positivo da parte delle persone che rappresentano quei partiti, il tentativo di stimolare una discussione concreta sulle questioni che riguardano la vita politica e amministrativa di Quarrata, anche se ritengo che talvolta ci si concentri troppo sulla denigrazione dell’avversario piuttosto che sulla ricerca delle soluzioni ai problemi. Ma so bene che anche questo fa parte del gioco!

Quello che però mi interessa mettere in evidenza è il ruolo che il Partito Democratico dovrebbe avere nelle prossime settimane, per svolgere la funzione che gli compete sia di partecipazione al dibattito pubblico dal quale non dovrebbe mai essere assente, sia, ma soprattutto, per mettere le basi al progetto amministrativo per il futuro della città.

Ormai sono una ventina d’anni (anche se ora in modo molto defilato) che partecipo alla vita politica locale e ritengo che le amministrazioni che si sono succedute in questi anni abbiano assicurato una buona azione amministrativa al territorio: credo quindi che il progetto che secondo me dovrebbe essere elaborato per il futuro di Quarrata, possa essere costruito su basi solide.
Il fatto che ritenga che il Comune sia stato sostanzialmente ben amministrato non significa che manchino i problemi, vuol dire che la nostra città del futuro può essere pensata partendo dalle criticità che oggi ci appaiono più evidenti con la consapevolezza che tanto è stato fatto ma che molto ancora dovrà essere realizzato.

Chi amministrerà Quarrata nella prossima legislatura avrà di fronte a se sfide assai difficili da vincere: la crisi economica ha messo in seria difficoltà buona parte delle aziende e dei cittadini e nessuno sa immaginarsi (o forse si!!!) cosa accadrà quando finiranno gli ammortizzatori sociali; è cosa nota che le risorse dei comuni sono state ridotte ai minimi termini dai tagli del Governo, con conseguenti  difficoltà sempre maggiori a mantenere qualità e quantità dei servizi, con i cittadini che ne chiedono sempre di maggiori e di migliori; in questo contesto reperire risorse per implementare e migliorare le infrastrutture sarà un compito sempre più difficile per Sindaco e Giunta.

Di fronte a questioni di questa portata il Partito Democratico, forza di governo della città e partito di maggioranza relativa, ha il dovere di produrre per i cittadini e per i suoi amministratori quel progetto di lungo termine al quale prima mi riferivo, che indichi quali obiettivi si vogliono raggiungere.  

Per fare questo, a mio giudizio, il gruppo dirigente del PD dovrebbe cercare di coinvolgere le forze vitali del tessuto socio-economico cittadino, al di là delle appartenenze, stimolare un dibattito pubblico che permetta di individuare le debolezze e i punti di forza, le criticità e le eccellenze che si avvertono nel presente; che valuti quali sono le aspettative, i bisogni, le difficoltà e le speranze delle persone; dovrebbero essere invitati professionisti, imprenditori, operai, artigiani, commercianti, operatori del mondo dell’associazionismo e del volontariato, giovani.
Chiedere pareri ed accettare consigli che potranno venire da chi vorrà partecipare. Porsi l’obiettivo di selezionare una compagine amministrativa competente e autorevole in grado di affrontare le difficoltà future.

Il partito deve aprirsi al confronto per predisporre uno strumento programmatico utile per la città e per i futuri amministratori e, molto opportunisticamente, anche per cercare di recuperare qualche consenso che forse nel frattempo è stato perso per strada.

Spesso sentiamo parlare di partecipazione e di Democrazia Partecipata: ma quale momento migliore per partecipare e per stimolare la partecipazione, di quando si deve progettare il futuro della città in cui viviamo?

Claudio Bonfanti




9 commenti:

Anonimo ha detto...

Che ci sia, nel PD quarratino, qualcuno come Claudio che vorrebbe aprire "al resto del mondo" non è, almeno per me, una novità. Peccato rappresenti una piccolissima percentuale, trascurata e fagocitata dal resto......Peccato per Quarrata, intendo dire....

Alessandro Cialdi

Anonimo ha detto...

"Parlare di aprire il dibattito quando si parla di forze "piccole" e' gia' una mancanza di rispetto e di esclusione dal dibattito stesso. E' il tipico linguaggio fatto di parole che raccontano tutto e il contrario di tutto, la classica vecchia politica di cui Quarata non ha piu' bisogno. No Bonfanti parla di partecipazione quando proprio il PD ha bocciato la trasmissione dei consigli comunali, ha eliminato da Quarrata Informa i gruppi consiliari, ha adottato una partecipazione per pochi.
Come si puo' ancora credere a tutto questo? Gli elettori quarratini, indipendentemente dalla finanziaria hanno gia'capito che devono cambiare, per il loro futuro e perche' Quarrata viene prima di tutto cio' che rappresenta il vecchio della politica."

Daniele Ferranti- capogruppo consiliare PDL Quarrata

Anonimo ha detto...

Caro Claudio,

ma Quarrata, vuole cambiare davvero?

Dobbiamo chiedercelo perché se le preoccupazioni che colgo sono le preoccupazioni di tanti, allora occorre abbandonare le logiche della paura e della prudenza, i calcoli e i tatticismi e cogliere la possibilità che questo momento offre per gettare il cuore oltre l'ostacolo.

Quarrata non può restare impantanata nella melma che poco o tanto, con diverse responsabilità, un po' tutti hanno/abbiamo contribuito a generare, anche dilatando i tempi fin che è stato possibile nel tentativo che mai nulla si potesse far accadere; sfuggendo al confronto aperto, onesto, libero, quello capace di creare, di generare le risposte originali che i tempi ci chiedono, fuori dal populismo o dalle sterili contrapposizioni che allocano in categorie e schematismi che da decenni ormai non sono più in grado di leggere la realtà, ma utili a conservare lo status quo.

Dobbiamo dire come stanno le cose, che non è più consentito a nessuno, per il bene di tutti, di proporre teatrini ed invitare altri a recitarvi.

Il tempo è inesorabile e non fa sconti a nessuno. C'è bisogno di idee, progetti reali, sostenibili, realizzabili, e soprattutto utili alla città. E se non vogliamo farci travolgere dagli eventi, chiunque sarà chiamato ad amministrare la città dovrà far ricorso ad una sobrietà che non abbiamo conosciuto per trovare risorse che non ci sono.

Con l'augurio a te e a chi abbia voglia di proporsi per dare un contributo che, chiedendosi cosa vogliamo fare, cosa dovremo fare per questa città, possa rendere un servizio a Quarrata.

Renata Fabbri

Anonimo ha detto...

E' veramente apprezzabile che ancora una volta un'esponente autorevole del PD quarratino cerchi di stimolare la dirigenza di cui ha fatto parte fino a pochi mesi fa a battere un colpo.... Mi dispiace constatare e far presente che non è stato il solo in questi anni ci sono stati il Bagattini quando era capogruppo DS che si dimise, la Fabbri all'epoca capogruppo Margherita uscita in seguito alla sua esperienza dal partito, Meoni consigliere Margherita che non votò il bilancio e uscito dalla politica, l'assessore al Bilancio Burchietti dimessosi per incompatibilità di vedute con l'attuale dirigenza ed altri che non stò ad elencare.... Mi chiedo non sarà mica che il PD di Quarrata a differenza di quanto detto da Bonfanti abbia amministrarto MALE e scontentato TUTTI e che come il PDL nazionale abbia bisogno sempre più di consiglieri nominati dalla segreteria di partito che dicono sempre "Yes" per poter andare avanti e che qui va tutto bene perchè bravi come noi non c'è ne tanto a Quarrata alla fine si vince sempre noi....

Anonimo ha detto...

Le parole di Claudio mi hanno portato verso una riflessione che si stacca da logiche di partito, ma che credo sia importante cogliere.
È ovvio che ora più che mai ci sia bisogno di partecipazione e condivisione. Non si può più sperare che Quarrata cresca attraverso un sistema morto ed elitario. C'è bisogno di nuovi input e penso che l'innovazione, le idee chiare a lungo termine, i giovani e la cultura siano alla base di tutto ciò. E' da qui che la città deve ripartire e la classe politica lo deve comprendere, non abbiamo più bisogno di gente che "se la fa e se la racconta", ma di una partecipazione reale e guidata verso obiettivi concreti. Da qui si ricomincia, la città è viva quando appartiene a una popolazione e costituisce un patrimonio riconosciuto da tutti.
Si deve mettere in risalto l'opportunità di utilizzare la nostra identità, le nostre radici, il patrimonio culturale (materiale e immateriale) come risorsa per uno sviluppo duraturo, sostenibile e condiviso. Intendendo con "patrimonio culturale" quello della "comunità , in quanto creazione di un gruppo umano eterogeneo e complesso che vive su un territorio e condivide una storia un presente, un futuro, modi di vita, difficoltà e speranze" .
Dovremo cominciare a pensare che l'elemento della partecipazione e del coinvolgimento della comunità nel patrimonio culturale, come elemento centrale e costante del suo lavoro,sia una logica possibile e attuabile. Questa partecipazione dovrebbe divenire un criterio guida dell'agire.
Forse tutto ciò è una banalità generalista, e la difficoltà è dare forma a questi pensieri, ma se non cominciamo ad ancorarli a terra sarà difficile che prendano forma.
DANIELE FRANCHI

Massimo Sauleo ha detto...

Quello che afferma Claudio é la pura verità. Aveva già cercato di aprire un dibattito all'interno del PD qualche mese fa. La risposta è stato " un silenzio assordante" da parte del gruppo Dirigente, una chiusura a riccio. Non si é colta l'occasione data da Claudio per aprire un dibattito sulla Quarrata che il prossimo Consiglio comunale,il prossimo Sindaco e la prossima Giunta dovrà costruire.
Mi chiedo (é da molto tempo che lo faccio, senza avere risposta risposta) perché il maggior Partito di Quarrata non ha aperto , non apra un dibattito fra i cittadini sul futuro di questa città. Quale paura può fare confrontarsi , discutere, sollecitare idee. Niente l'assoluto silenzio. Si pensa solo a "coprirsi le spalle" per le "correnti d'aria" che possono travolgere, ribaltare candidature già annunciate " non ufficialmente" da almeno 12/15 mesi. Si continua a fare giochi di stanze, di stanze con bottoni e senza.
La Politica, il PD ha il DOVERE di aprirsi se vuole governare ancora questa città. Il PD ha bisogno di ascoltare le istanze che vengono dalla società. Bene ha fatto Claudio a tentare di svegliare nuovamente il PD quarratino da quella sonnolenza che ormai da troppo tempo lo costringe a non parlare con nessuno se non solo con i Partiti e liste civiche.
Grazie Claudio e speriamo almeno che questa volta ..........
Massimo Sauleo

Franco Burchietti ha detto...

La presa di posizione di Claudio è senza dubbio un'ulteriore dimostrazione che nei partiti(non solo nel PD) ci sono, per fortuna, persone che hanno il coraggio di esporsi e di andare oltre le rituali vecchie formule del dibattito politico, che spesso non riescono a produrre niente altro che autorenferenzialità dei partiti incrementando il distacco dei cittadini.
Condivido la sottolineatura sull'inerzia di un partito come il PD, che, invece di porsi come "sollecitatore" del confronto, si attarda ad aspettar "eventi" interni ed esterni (locali e provinciali), più preoccupato delle candidature che di sviluppare occasioni di messa a punto di un programma attraverso i più ampi coinvolgimenti possibili; come se i contenuti dell'azione politico-amministrativa dovessero derivare dalle caratteristiche del candidato e non viceversa.
Mi pare giusto il riconoscimento, invece, dell'azione intrapresa da alcune forze (politiche e associative) che, a prescidere dal dato numerico di rappresentatatività (e questo non vuol dire mancanza di rispetto, come afferma Daniele Ferranti), si stanno già da tempo impegnando con proposte di confronto programmatico. A mio avviso è fondamentale che il dibattito si amplii senza pregiudizi e con riconoscimento di pari dignità per tutti (partiti, associazioni, categorie, singoli cittadini). Sarà poi dal frutto di questo dibattito che potrà scaturire, insieme al progetto per Quarrata, anche una definizione delle alleanze e dei criteri attraverso i quali selezionare candidati a Sindaco e al Consiglio capaci di interpretare il progetto stesso.
A tal proposito, personalmente ritengo che ci sia anche la necessità di sprimere "discontinuità" amministrativa, non perchè l'attuale Giunta non abbia in assoluto saputo dare risposte valide su vari aspetti della gestione, a partire dal livello quali-quantitativo dei servizi alla persona, ma proprio perché non è stata capace (o meglio non ha voluto) di realizzare alcuni degli impegni fondamentali del proprio mandato: trasparenza, partecipazione e concreto raccordo con le comunità, gestione dei problemi legati all'ambiente e ai beni comuni (vedasi il grande tema delle partecipate). Allora, il futuro programma dovrà riconsiderare come prioritarie queste problematiche, insieme all'altro grande tema dell'economia territoriale e del suo impatto sulla stessa vita sociale, come Claudio ha ben evidenziato. Non c'è che da fare gli auguri a tutte le persone di buona volontà!

Anonimo ha detto...

alle volte, quando si parla del pd, sembra di assistere ad una seduta psicanalitica:

- "dottore, quello che ci serve è partecipazione, riavvicinare la gente a noi, promuovere politiche che aiutino le persone in questo momento di difficoltà, favorire la diffusione di diritti a chi non li ha, sancire l'eguaglianza a regola per uscire dalla crisi..."

- "buono, buono, veltroni: avete fatto il contrario sino ad oggi, tra l'altro in modo confuso... non lo ricordi più?! eri tu il capo, insieme a quell'altro genio di d'alema! continua a prendere le pilloline celesti, dai, che quelle vanno prese tutti i giorni!"

ecco scherzando -ma neppure troppo- quello che viene in mente a sentire membri del pd richiamarsi alla necessità di aprire il partito, entrando nella logica schizofrenica di chi vorrebbe candidarsi in via alternativa alla dirigenza di un partito che ha operato in modo esattamente contrario, ma non può dirlo con chiare lettere, e comunque trascurando che della dirigenza che ha dato inizio all'allontamento delle voci critiche a favore degli yes men faceva parte chi oggi si lamenta...

e comunque, non basta chiedere la parteicpazione, se non si ha un'idea di quel che si vuol fare... "e già", direbbe vasco: è un problema di identità, quello che travolge il pd: se si vuole stare a sinistra si perde il centro, e se si vuole il centro si rischia di perdere i giustizialisti... senza contare il fatto che non ci sono più soldi nelle casse delle amministrazioni, e che comunque quelli che ci sono servono a tenere in piedi la mastodontica macchina amministrativa fatta di elefanti incapaci che debbono essere pagati a spese dei cittadini solo perchè sono stati "onorevoli funzionari del partito" usi ad obbedir tacendo...

ci vuole un'idea di futuro, e il coraggio di "uccidere" (metaforicamente, metaforicamente) i propri padri: a casa i mediocri, e a casa chi ruba risorse alla collettività senza produrre vantaggi per la collettività...

il resto può anche essere solo onestà...

Domenico Alferi

Anonimo ha detto...

Commento solo adesso queste discussioni, sulla probabile scesa in campo dell'amico Claudio Bonfanti, non per studiare o rileggere, esclusivamente per mancanza di tempo, adesso faccio il Badante di mia mamma.
Leggendo i vari post, mi sembra di rivedere una natura morta dipinta da Carlo del Giacomelli, bella frutta bei fiori ma in concreto nulla d'interessante.
Credo veramente che la frase più centrata sia quella della Renata Fabbri : Ma Quarrata vuo cambiare davvero ???
E' inutile rimbambolare i concittadini con le solite frasi incomprendibili; Per ora si tratta di una tornata elettorale amministrativa, il coraggio di sparare (metaforicamente) le cose sono le idee che un personaggio può avere;
Chiedete in giro cosa può significare : " Promuovere politiche che aiutino " oppure " Il PD ha il diritto di Aprirsi " certamente vi chiederanno quali sono le politiche che aiutano, oppure quando mai il PD è stato chiuso?
Dovrete parlare terra terra con parole semplici ed idee concrete su come reperire fondi, far risparmiare il cittadino, spendere meno inutilmente, ( Vedi consulenza inerente l'erba dello stadio) circa € 3.500,00 ma con idee chiare e semplici.
Leggo che il PD deve, " Ascoltare la Gente" senza entrare in particolari personali, credo che la Dott. Sabrina abbia ascoltato tantissima gente, peccato che ascoltando le passava tutto dal canale diretto che unisce l'orecchio destro al sinistro, nel suo caso l'orecchio sinistro collegato al destro.
Parlate chiaro con idee precise altrimenti hanno ragione """ Vinciamo sempre noi """
m'immagino Quarrata con il Sindaco Mazzanti.................... gran bravo ragazzo ma !
Riflettete queste paroline, del confusionario Baffino, non fatevi ingannare !
Cordialmente
G.Finocchi ( Baffino)