giovedì 17 gennaio 2013

Centrale in mezzo ai vivai. Si allarga il fronte del No ! Uil, Distretto e Associazione Vivaisti, Cia condividono perplessità di Coldiretti e Comitato



PISTOIA.  Come ricevuto volentieri pubblichiamo:

“Dopo questa serata molto positiva, possiamo ribaltare il risultato. La città si sta svegliando. Ora bisognerà giocare insieme ed impedire la costruzione di una centrale elettrica inutile e dannosa”.
Visibilmente soddisfatto, con queste parole Mario Carlesi, il presidente di Coldiretti Pistoia, ha chiuso l’incontro sulla centrale Repower, il contestato impianto, che ha da poco ottenuto il via libera dalla Regione Toscana, che si vorrebbe costruire a pochi passi dalle case dei pistoiesi, ed in mezzo alla zona vivaistica più sviluppata d’Italia. 
Soddisfazione che deriva dalle parole pronunciate dai rappresentanti di Distretto rurale vivaistico ornamentale, Associazione vivaisti, Cia, Uil alcune delle associazioni partecipanti all’assemblea organizzata da Coldiretti, ma condotta dagli esperti di Ema srl, agenzia scientifica indipendente, Ema srl (Environmental Management Agency), che hanno condotto diversi studi sugli effetti della centrale alle porte di Pistoia.
Simone Gorelli, docente di pianificazione ambientale all’università di Pisa, ha esposto ai presenti tutti i nodi irrisolti legati alla costruzione della centrale che ha di recente ha ottenuto il via libera dalla Regione Toscana.

Se si dimostra che l’ipotizzata centrale a gas della Repower fa male alla salute dei cittadini, la Uil sarà al fianco di comitato e Coldiretti nella lotta contro questo impianto inutile – ha detto Paolo Meacci, segretario generale Uil Pistoia –. Ancor di più, per togliere tutti gli alibi possibili a chiunque, se il comparto del vivaismo si impegnasse ad assumere parte dei lavoratori ex Radicif”.

Il presidente del Distretto rurale vivaistico ornamentale, Vannino Vannucci, ha affermato: “Grazie a quanto ascoltato e riferito da chi ha studiato le carte, come il geometra Fiorello Gori (del distretto vivaistico, ndr), non posso che non essere solidale a queste problematiche, che ci riguardano tutti. E il Distretto vivaistico può essere la giusta sede per un approfondimento ulteriore”.

Luca Magazzini, dell’Associazione vivaisti pistoiesi, ha espresso preoccupazioni rispetto ai prelievi di acque dalle falde e le conseguenze sulle coltivazioni di piante ornamentali. “Vorremmo conoscere queste informazioni dalle istituzioni”.

 
Considerazioni analoghe da parte di Sandro Orlandini, presidente di Cia Pistoia “Stiamo già da tempo valutando la situazione e approfondendo, anche molti dei nostri soci sono preoccupati”. 
I rappresentanti del comitato di cittadini Badia-Bottegone, insieme a Coldiretti contraria da tempo alla costruzione della centrale elettrica, hanno evidenziato le conseguenze negative sulla salute dei cittadini non solo della zona.

All’incontro hanno partecipato rappresentanti di Confartigianato, Cia, Uil, Associazione vivaisti, Distretto rurale vivaistico ornamentale, Associazione contoterzisti, Comitato Badia-Bottegone.

Fonte: Ufficio Stampa- Coldiretti Pistoia
 

2 commenti:

Anonimo ha detto...

DEI VELENI CHE DAI VIVAI SCARICANO NEL'AMBIENTE I VIVAISTI NON PARLANO?

Anonimo ha detto...

Sul fatto che sia dannosa si potrebbe discutere e verificare quanto sia vero, che sia inutile è solo un'affermazione fatta da un'incompetente in materia. I piantaioli potrebbero parlare qualche volta anche dei veleni che riversano a tonnellate sul terreno, della falda acquifera che hanno contribuito ad abbassare in maniera determinante, dei terreni che hanno rialzato e impermeabilizzato, degli albanesi che hanno fatto lavorere a nero per anni e si potrebbe continuare ancora. Siete solo degli ipocriti.