mercoledì 25 gennaio 2012

Si alla "Trasmissione" delle sedute del consiglio comunale. Cialdi (Udc): "La conversione del Pd dovuta solo a motivi elettorali". Il Comune si è dato tempo 20 giorni per richiedere una integrazione tecnico-finanziaria.

QUARRATA_ Come era prevedibile a distanza di 10 mesi dalla bocciatura nell’imminenza della campagna elettorale il gruppo consiliare del Partito Democratico (di cui è mancato però all’ultimo minuto l’appoggio del sindaco Sabrina Sergio Gori, uscita dall’aula seguita dal consigliere comunale Luca Marini, che allora spiegò le motivazioni della scelta del partito) ha approvato la mozione presentata da Udc-Fli e lista civica CittàPerTe sulla “trasparenza del consiglio comunale”, ovvero l’atto che stabilisce la trasmissione in streeming delle sedute del consiglio comunale di Quarrata.
Rispetto alla mozione originaria  il presidente del consiglio comunale Massimo Sauleo su richiesta dello stesso Pd ha proposto un emendamento per richiedere “entro 20 giorni una integrazione tecnico-finanziaria agli uffici”.
“Abbiamo pensato di ripresentare la mozione- ha affermato il capogruppo Udc Alessandro Cialdi - perché probabilmente fulminati sulla via di Damasco della campagna elettorale il Pd avrebbe ora avuto piacere a trasmettere in streeming il consiglio comunale. Mi fa piacere che il gruppo consiliare abbia cambiato idea ma mi si permetta di dire che già allora avevamo ragione”.
“Vedrete anche- ha aggiunto Cialdi rivolgendosi al gruppo di maggioranza – che tale servizio non costerà molto e che si rivelerà una lezione di democrazia che si può essere in grado di dare”.
“La mozione di 10 mesi fa, uguale a quest’ultima – ha dichiarato il capogruppo del Pdl Daniele Ferranti – venne sottoscritta anche dal noi del Pdl. Questa volta non siamo stati contattati. Si tratta di una mancanza di correttezza però ampiamente giustificata dal merito della questione. Ho avuto la netta impressione che i partiti proponenti ci abbiano voluto escludere e quest’ultima parola non fa parte certo del concetto di partecipazione scevra da condizionamenti tanto utilizzata dalla coalizione Insieme per Quarrata. Per quanto riguarda la scelta del Pd ciò è la dimostrazione di quanto si può rimangiare i propri valori in ragione di un programma e della campagna elettorale”.
“Essendo un punto fondamentale per alcuni partiti della coalizione di centrosinistra con cui abbiamo avviato un percorso comune – ha affermato il capogruppo del Pd Gabriele Romiti – abbiamo cambiato idea su questo punto tra l’altro emendato su nostra richiesta. Chi dovrà amministrare Quarrata in futuro lo dovrà fare con coscienza pensando che il bene di Quarrata viene prima di tutto. Abbiamo quindi deciso di rendere visibilità maggiore ai lavori del consiglio comunale. Ma l’importante è che i costi rimangano limitati”.
Alla seduta del consiglio comunale era assente il capogruppo consiliare di SeL che ha affidato ad un comunicato la sua riflessione in merito al punto approvato ad unanimità. “Mi è costato non essere presente- ha scritto Riccardo Musumeci - perchè ritenevo molto importante votare la mozione presentata dai gruppi consiliari di Fli,Udc,CittàPerTe, perche da me e dal mio gruppo pienamente condivisa anzi voglio ringraziare pubblicamente i gruppi firmatari della mozione e tutte le forze presenti in consiglio comunale che hanno deciso all'unanimità di dare più visibilità e trasparenza alle sedute del consiglio. Tutto questo sta a dimostrare che il lavoro paga. La dimostrazione ce l'ha data il Pd votando a favore della mozione che aveva respinto un anno fa”.
La proposta per la trasmissione in streeming delle sedute di consiglio comunale era stata lanciata inizialmente dall’Idv di Quarrata che come noto non ha nessun rappresentante in consiglio comunale. “Per quanto ci riguarda per noi dell'Idv di Quarrata – ha dichiarato Domenico Pagliaro -  la trasparenza amministrativa appartiene a tutti i cittadini e rimane uno dei punti fondamentali dell'accordo di coalizione del centrosinistra. La volta scorsa la Lista Civica portò la nostra proposta in consiglio comunale e fu sostenuta da tutte le forze politiche, tranne il Partito Democratico”. 
Nel caso il Pd non avesse sostenuto la mozione l' Idv sarebbe stata pronta a “trarne le dovute valutazioni”.
a.b.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Precisazione.

La mozione l'ho pensata, scritta, condivisa con i colleghi della coalizione e protocollata sabato mattina, dopo aver letto il programma del centrosinistra.

Non ho avuto il tempo fisico per condividerla con il PDL, SEL e PD.

si, se avessi avuto il tempo avrei provato a condividerla anche con il PD.

Catalano Luigi
Capogruppo CittàPerTe

Anonimo ha detto...

Ampiamente scusato. Ma visto che tutti sono in campagna elettorale ci tenevo a rimarcare che siamo stati ance noi firmatari della solita mozione. Comunque mi sembra che a volte ci sia troppa vergogna nell'accostare le proprie azioni a quelle del pdl quasi fossimo infetti. Credimi a volte si puo' anche andare oltre la propria coalizione. Io l'ho fatto convinta mente per 5 anni solo e soltanto per Quarrata. Non per il partito. A parte tutto vi auguro buone primarie e una grande partecipazione con due ottimi candidati che stimo politicamente e umanamente.

Daniele ferranti pdl

Anonimo ha detto...

Le scuse di Luigi Catalano sono da accettare, noi come Italia dei Valori di Quarrata riteniamo che è stata una vittoria della democrazia e dei cittadini di Quarrata ,prendiamo atto che questa volta anche chi non era d'accordo ha votato a favore, speriamo che il confronto politico possa continuare
abbattendo gli steccati ideologici su questioni che riguardano tutti i cittadini di Quarrata. Come faceva notare giustamente Daniele Ferranti siamo in campagna elettorale; diamo a cesare quello che è di cesare .
Noi dell' DV siamo stati i promotori di questa delibera , e grazie all' impegno di tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale l'esito ha raggiunto buon fine.

Domenico Pagliaro IDV

Anonimo ha detto...

grazie all'impegno di tutte le forze politiche,ma non del sindaco che al momento del voto aveva in impegno inderogabile ed è dovuta uscire.