lunedì 16 aprile 2012

Anche nel 4° semestre 2011 difficoltà nell'export del distretto del mobile di Quarrata. Meno aziende pistoiese al "Salone Internazionale del mobile di Milano".



QUARRATA-FIRENZE_ Anche per il 4° semestre del 2011 il “Monitor dei Distretti della Toscana” realizzato per Banca Cassa di Risparmio di Firenze a cura del Servizio Studi di Intesa San Paolo conferma le difficoltà attraversate nell’export dai distretti del mobile toscani (con particolare riferimento alla situazione di Quarrata).
“I distretti del mobile- si legge in un comunicato stampa- faticano a trovare nuovi sbocchi commerciali sui mercati più dinamici, sperimentando una evoluzione più lenta delle esportazioni rispetto a quanto registrato nelle altre realtà distrettuali del settore a livello nazionale”.
Già nel terzo semestre il distretto del mobile imbottito di Quarrata aveva mostrato un peggioramento  (-16,7 %) dovuto in particolare alla debolezza delle vendite sul mercato francese (calate di un ulteriore 25%  nel 3° semestre) su un mercato che nel 2010 aveva rappresentato oltre la metà delle esportazioni di questo distretto.
Intanto da domani martedì  prenderà il via il salone internazionale del mobile di Milano. Il trend negativo registrato negli ultimi anni – si legge in una nota di Cna Pistoia – ha sensibilmente ridotto la presenza delle ditte pistoiesi alla vetrina mondiale più importante per gli operatori.
Prima della crisi del 2008 erano oltre 30 gli espositori della nostra provincia al Salone, mentre nel 2012 si registra la presenza di una ventina di aziende, presenti nel catalogo della fiera con più marchi, di cui la metà è associata alla CNA”.
Paolo Spadoni
Secondo il  coordinatore del mobile-arredamento di CNA Paolo Spadoni  “Le imprese hanno fatto forti investimenti per innovare e valorizzare i propri prodotti, per consolidarsi sui mercati e andare incontro alle esigenze dei clienti nei diversi segmenti e aspettano con fiducia l'esame dei visitatori e compratori. I prototipi e le bozze in anteprima delle produzioni di alcune aziende inducono a considerazioni positive sulle prospettive di interesse verso i mobili del distretto dell'imbottito. Gli imprenditori più attenti per resistere alla crisi già da anni hanno cercato di diversificare le produzioni, di puntare a mercati alternativi a quelli consueti, di alzare la qualità dei prodotti e di cercare forme di integrazione e collaborazione per rispondere alle richieste di clienti esigenti e selettivi: su questo versante la CNA ha avuto un ruolo di stimolo e propositivo”.
“L'impegno continuo dei mobilieri pistoiesi, delle loro maestranze, della filiera produttiva e gli sforzi economici nell'attività, che porta valore aggiunto al territorio, secondo Spadoni, dovrebbero trovare maggiore attenzione e sostegno nel sistema creditizio e azioni concrete e meno estemporanee da parte degli enti pubblici e delle amministrazioni".
Il Coordinatore legno arredamento della CNA rileva nelle imprese associate una concreta attenzione alla qualità del prodotto, all'organizzazione aziendale, ad una maggiore attenzione alla filiera produttiva nella valorizzazione del Made in Italy, imposta dalla clienti del lusso e non solo e alla comunicazione dell'immagine dell'azienda, aspetti fondamentali per una strategia di successo e per il rilancio del territorio.
"Ci si deve augurare -conclude Spadoni - che il dopo fiera dia l'avvio ad una stagione di maggiore fiducia verso le imprese del mobile, che hanno rappresentato una risorsa fondamentale per la comunità e saranno un punto di forza al momento della ripresa del settore”.

a.b.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' sempre più dura stressante e difficile la situazione, penso però che si debba tener duro senza mollare anche se spesso viene in mente "chi ce lo fa fare". Penso che di strade per uscire dalla crisi che qui da noi è peggio che da altre parti tipo Forlì che a quanto sò il mercato dell'imbottito regge e va benino. Le soluzioni che penso che ci possono essere io da giovane imprenditore sono quelle di puntare su prodotti commerciali di buona qualità e fattura, senza ridursi allo "scannamento del prezzo", quello ha portato e porterà solo male a Quarrata. Già girando il mondo Quarrata comincia a passare come una cittadina che produce a basso costo e qualità questo è molto male. Nel contesto mondiale è che siamo tutti dei micro-imprenditori a Quarrata e la cosa peggio è che siamo abbandonati dalle istituzioni tutte, a parte qualche progetto senza senso e che costa caro non c'è nulla. Da imprenditore mi chiedo perchè in Lombardia e nel Veneto rimborsano più del 40% del costo dell'affitto del suolo della fiera di Milano e in Toscana danno €2.000 + o - a fronte di spese maggiori di € 100.000 per fare una fiera come quella di Milano? Questo mi piacerebbe che mi rispondessero le istituzioni che oggi ci governano ma sò già che la domanda cadrà persa. Sono consigliere comunale uscente e in 5 anni non ho visto muovere un dito in consiglio sulla crisi ma non solo nel mobile ma anche in tutte le altre attività. Ora visto la situazione economica che richiede sempre più assiduamente la mia presenza in azienda non mi sono ricandidato ma per fortuna abbiamo trovato Flavio Berini come candidato sindaco un uomo speciale per tutti quelli che lo hanno conosciuto e parlando a lungo con lui penso che sia la persona giusta per cercar di ridare slancio a questa economia stagnante. Ha idee penso per Quarrata rivoluzionarie parla come noi cittadini no come gli uomini di partito, conosce l'economia pratica non quella teorica che sta rovinando l'Italia.
Un Saluto
Lorenzo Mantellassi
Amministratore Satis S.p.A.
Consigliere Comunale Uscente PDL

Anonimo ha detto...

A Quarrata non esiste ne un aiuto ne un incentivo dalle istituzioni a chi vuol esporre il proprio prodotto !I piccoli imprenditori , artigiani, designer hanno il diritto di emergere e di rinnovare il settore del mobile Quarratino!! E' interesse e dovere da parte del comune seguire, aiutare e incentivare chi oggi ha la volontà nel credere nella nostra città del mobile!!

Fabio Biondi (da Facebook)