QUARRATA-PISTOIA_La 19° edizione della “Marcia della Giustizia
Agliana-Quarrata” si terrà il prossimo settembre (precisamente sabato 8) e
verterà questo anno su “Dichiariamo illegale la povertà”.
La questione della povertà in sé è considerato come un soggetto illegale
e socialmente pericoloso sotto ogni punto di vista. Genera infatti
disuguaglianza, esclusione ed ingiustizia; lede inoltre gravemente ai diritti
fondamentali delle persone. Per molti decenni è stata giustificata per
“legalizzare” forme di sopruso e di sopraffazione nei confronti di persone non
abbienti, tenute poi
nei giochi di potere di chi si sente padrone assoluto delle risorse del creato
e delle materie prime. Questo ha fatto in modo che molti propositi e accordi
presi in occasione dei numerosi summit internazionali “ a favore” dei poveri,
come per esempio le 5 convenzioni Acp-Cee di Lomé e di Cotonou siano rimasti
chiusi nei cassetti. Non se ne parla nemmeno piu’. Come se nulla fosse
successo. I trattati diventati improvvisamente carta straccia dei governi e di
diversi capi di stato che si sprecano di elogi e intenzioni anziché
indirizzarsi veramente negli obiettivi di sradicamento della povertà.
La presentazione del tema della
nota manifestazione promossa dalla Casa della Solidarieta- Rete Radiè Resch di
Quarrata e da Libera si terrà venerdì 4 maggio alle ore 21,15
presso il Convento di San Domenico (g.c) in piazza Garibaldi a Pistoia e
vedrà la presenza di Riccardo Petrella.
“All’incontro
– spiegano dall’associazione quarratina – sono invitate tutte le associazioni
laiche e cattoliche, le istituzioni, chi ancora crede nel valore della
politica, tutti coloro che in questo momento di crisi credono che si possa
tornare alla democrazia sociale.
L’iniziativa è promossa in collaborazione con il Monastero dei Beni
Comuni degli Stimmatini di Sezano (Verona) di cui Petrella è stato uno dei
promotori.
Riccardo
Petrella è dottore in Scienze Politiche
e Sociali (specializzazione in Politica economica)
all'Università di Firenze.
Dal 1967 al 1975 è stato segretario scientifico e direttore del Centro Europeo
di Ricerche Sociali Comparative di Vienna. Dal 1976 al 1978 è stato ricercatore presso
il Consiglio Internazionale delle Scienze Sociali di Parigi.
Dal 1978 al 1994 ha guidato la commissione di previsione e
valutazione in scienza e tecnologia (Programma FAST, Forecasting and Assessment
in Science and Technology) alla Commissione delle
Comunità europee, a Bruxelles. Dal 1982 è professore presso l'Università Cattolica di Lovanio (Belgio).
È attivamente impegnato nello studio della globalizzazione,
del welfare, dell'educazione e, negli ultimi tempi, dei problemi dell'acqua (diritto alla vita, bene comune, eccetera). Nel 1991
ha fondato il Gruppo di Lisbona, formato da docenti, imprenditori, giornalisti
e leader culturali, per promuovere un'analisi critica delle attuali forme di
globalizzazione.
Nel 1997 ha istituito il Comitato Istituzionale per il
Contratto Mondiale dell'Acqua, presieduto da Mario Soares.
Nel 2001 ha pubblicato il Manifesto dell'acqua,
dove si afferma che l'acqua deve essere considerata come "bene
comune", patrimonio dell'umanità.
Da sempre impegnato per la difesa dei beni comuni, continua a sollecitare i
governi a riappropriarsi di tali beni attraverso gestioni pubbliche e
democratiche. Si definisce un "operaio della parola", presente
ovunque è possibile proporre soluzioni alternative alla mondializzazione dell'economia di mercato.
Insegna, inoltre, Ecologia umana all'Accademia di Architettura dell'Università della
Svizzera italiana, a Mendrisio.
È fondatore e presidente dell'Università del Bene Comune le cui
attività sono iniziate nell'autunno del 2004.
È stato nominato nel 2005
Presidente dell'Acquedotto Pugliese
da Vendola, il quale però lo ha allontanato l'anno successivo.
Petrella è stato nominato dottore honoris causa
dalle Università di Umea e di Roskilde, dalla Katholieke Universiteit Brussel, dai Politecnici di Mons e di Grenoble e dall'Università del Quebec
a Montreal.
Ha fondato a Milano l’Università del Bene Comune. Un
progetto educativo, nato nel 2001/2002 a seguito dei lavori del Gruppo di
Lisbona, che parte dal principio che la conoscenza
è un patrimonio dell’umanità, che fa
parte dei beni comuni, cosi come l’acqua è fonte di vita.
Il progetto è il risultato dell’elaborazione di un gruppo internazionale di docenti e di esperti impegnati nella promozione di alternative alla mercificazione della conoscenza e dell’educazione.
Il progetto è il risultato dell’elaborazione di un gruppo internazionale di docenti e di esperti impegnati nella promozione di alternative alla mercificazione della conoscenza e dell’educazione.
L’obiettivo è di promuovere la cultura del bene comune, vale a dire un modo nuovo di fare educazione alla cittadinanza nella
triplice dimensione immaginare, condividere ed agire, centrata sullapprendimento del vivere insieme.
E' stato tra i promotori della nascita del
Monastero dei Beni Comuni degli Stimmatini di Sezano (Verona).
- Una nuova narrazione del mondo (Giustizia, ambiente, pace). Milano: EMI, 2007
- Il diritto di sognare. Le scelte economiche e politiche per una società giusta. Sperling & Kupfer (collana Continente desaparecido), 2005
- Unità, diversità, dialogo. A venticinque anni dalla morte di Giorgio La Pira per una rinnovata lettura teologica della storia (con Bianchi Enzo; Conso Giovanni). A cura della Delegazione regionale toscana di Azione Cattolica. Editore AVE (collana Argomenti), 2004
- Il bene comune. Elogio della solidarietà. I muri bianchi, 2003
- Economia come teologia? (con Enrique Dussel e Enrico Chiavacci)
- Il pozzo di Antonio. L'acqua in Italia, o l'emergenza come politica. EGA-Edizioni Gruppo Abele. Collana Altri saggi, 2002.
- Il Manifesto dell'acqua. Il diritto alla vita per tutti EGA-Edizioni Gruppo Abele. Collana Altri saggi. Edizione: 2°, 2001.
- Il bene comune: elogio della solidarietà. Bollati Boringhieri. Collana Temi, 1997.
- La sfida della descrescita. Il sistema economico sotto inchiesta (con Serge Latouche e Enrique Dussel). Milano: Cooperativa L'Altrapagina, 2008.
a.b.
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