venerdì 7 gennaio 2011

Dopo la strage dei cristiani copti. Da Poggio a Caiano all'Egitto: il coraggio delle suore "Minime". Stanno bene le 25 religiose francescane.


PISTOIA-PRATO. “Sono serene, pur provando una comprensibile paura”. Così, da Poggio a Caiano (Prato), suor Agnese, madre generale delle suore francescane “Minime del Sacro Cuore” riferendosi alle 25 consacrate di questa congregazione religiosa – fondata dalla beata Margherita Caiani nel 1902 – che prestano servizio in Egitto.
Sono tutte egiziane, tranne due italiane, e la loro attività (“a totale servizio di chi ha bisogno, in particolare dei più poveri” sottolinea la madre generale) si svolge in cinque diverse località di un Egitto a larghissima maggioranza musulmano: Cairo, Kafr-El-Dawar, Abo Tig, Esna, Mansafis.
La casa madre di Poggio a Caiano, dove riposa il corpo della beata Caiani, è in contatto continuo (e-mail e telefono) con le consorelle. E i contatti – conferma suor Agnese – si sono intensificati in questi giorni di particolarissima tensione dopo le minacce islamiche ai Copti che celebrano il loro Natale, un Natale di autentica paura.
“Le chiese sono state gremite per una notte di Natale così difficile – conferma suor Agnese – ma la gente è molto impaurita: la presenza delle nostre consorelle è utile anche per tentare di dare serenità”.
La prima “casa” in Egitto delle Minime fu aperta, a Esna, più di mezzo secolo fa e l’ultima, a Mansafis, è molto recente. Ispirandosi al carisma della fondatrice, le religiose svolgono attività pastorale nelle cinque parrocchie: collaborano con i padri francescani e con i sacerdoti copti.
Ad Abo Tig, in Alto Egitto vicino a Luxor, hanno uno studentato; a Kafr, vicino ad Alessandria, un poliambulatorio specialistico; a Esna, oltre a una materna, anche un piccolo ambulatorio.
Le giornate delle suore si dividono dunque fra attività pastorali, sanitarie, educative, accoglienza di minori.
Una presenza, la loro, molto apprezzata dalla popolazione e svolta a servizio di chi ha più bisogno.
Sull’esempio di san Francesco d’Assisi, le suore Minime non guardano certo la fede religiosa di chi bussa alle loro porte: in gran parte – ed è normale visto che il 90%degli egiziani sono di religione musulmana - si tratta proprio di musulmani.
Oltre che in Egitto, le “Minime” sono presenti anche in altri Paesi: Brasile, Sri Lanka e Terra Santa (a Betlemme, proprio a fianco della Basilica della Natività).
Nella primavera 2002 tre “Minime” di Poggio a Caiano furono protagoniste, durante la seconda Intifada, del tragico assedio alla Basilica).

Fonte: Ufficio Comunicazioni sociali della Diocesi di Pistoia

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