mercoledì 19 gennaio 2011

Tre firme per il riciclo e gli acquisti verdi. Sabrina Gori: "L'impegno dei Comuni Toscani per il riciclo di plastica e vetro e il loro riutilizzo"


QUARRATA_ Riceviamo e volentieri pubblichiamo – su segnalazione di Daniele Manetti del Comitato di Olmi-Vignole e Legambiente - un comunicato stampa della Regione Toscana riguardo alla firma di tre protocolli d’intesa sul riciclo dei materiali e dei prodotti derivati dalla raccolta differenziata della plastica e del vetro nonché per gli acquisti verdi
Nella nota introduttiva al documento – inviata da Manetti a “tutti gli amici di Quarrata” – viene tra l’altro ricordato che nell’ultima commissione per la partecipazione è stata avanzata anche la richiesta di realizzare un ”percorso partecipativo” per risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti, argomento di grande attualità dal momento che nei prossimi mesi i consigli comunali dei tre Comuni proprietari del Cis saranno chiamati a votare il bilancio ed a rinnovare il Consiglio di amministrazione della Società Cis SpA (ad oggi presieduta da Angelo Fazio).
I tre protoccoli d’intesa prevedono lo stanziamento da parte della Regione Toscana di incentivi economici per circa 2 milioni di euro.
a.b.

Ecco il testo del documento:

Nuova spinta al mercato dei prodotti “figli del riciclo”. Sono stati firmati oggi (ieri per chi legge, ndr) i protocolli d’intesa per favorire e promuovere il riciclo e il mercato dei materiali e dei prodotti derivati dalla raccolta differenziata della plastica e del vetro. Per il riciclaggio di queste due materie, raccolte in modo differenziato da Revet, la Regione Toscana dà incentivi economici, circa 2 milioni di euro, ai Comuni che così avranno la possibilità di utilizzarli per aumentare la quota di acquisti verdi (Gpp).
Tre i protocolli firmati. Nel primo, Regione Toscana, Anci e Conai hanno sottoscritto un protocollo quadro triennale per promuovere le filiere del riciclo dei materiali e dei prodotti recuperati per dare impulso agli acquisti verdi.
Il secondo e terzo protocollo d’intesa contengono gli impegni per il sostegno e gli incentivi economici per la massima diffusione sia dei manufatti in plastica riciclata (ottenuti dal plasmix) sia di materiali e nuove destinazioni d’uso della quota di vetro che non può andare alle vetrerie.
Per la plastica – L’accordo sottoscritto si aggiunge a quanto già previsto nel protocollo stipulato un anno fa tra Regione Toscana, Revet SpA e Co.Re.Pla.
Oggi, con l’aggiunta dei firmatari Anci, Anci Toscana e Pont-tech si garantisce il riciclo del plasmix (ottenuto da Revet dal trattamento delle plastiche eterogenee derivate dalle raccolte differenziate in 219 comuni della Toscana) attraverso l’approfondimento della ricerca già avviata attraverso l’attuazione di cinque progetti già attuati da Revet per la produzione dei Ri-prodotti in Toscana. Si tratta di arredamenti per esterni, pannelli fonoassorbenti, profilati cavi per prefabbricati, particolari per automotive, pallet, con l’aggiunta di prodotti “consumer” destinati al mercato dei casalinghi (secchi, componenti per spazzoloni e granate, etc.).
La Regione Toscana per stimolare la diffusione dei Ri-prodotti si impegna a destinare il 15% dei proventi dell’ecotassa destinati alle raccolte differenziate, per un ammontare complessivo di 1 milione di euro, a sostegno dei Comuni per gli acquisti verdi di prodotti in plastica riciclata. Revet e Corepla si impegnano nell’attività di ricerca applicata per sviluppare i progetti già avviati e per promuovere sul mercato i Ri-prodotti dal Plasmix. Inoltre, circa 75mila euro saranno destinati per la ricerca sui prodotti “consumer”.
Per il vetro – È stato siglato un nuovo protocollo d’intesa tra Regione Toscana, Conai, Anci, Anci-Toscana, Coreve, Revet e La Revet Vetri per la ricerca di nuovi sbocchi di riciclo diversificati per il materiale non avviabile alle vetrerie e al progressivo passaggio al sistema di raccolta monomateriale del vetro.
La Regione Toscana si impegna a destinare 1 milione di euro, 15% dei proventi ecotassa destinati alle raccolte differenziate, a sostegno dei Comuni per l’utilizzo nelle opere pubbliche di materiali contenenti vetro e un altro milione di euro (sempre proventi dell’ecotassa) ai Comuni per sostenere gli investimenti che i gestori dovranno avviare per passare entro 5 anni alla raccolta monomateriale del vetro. Ancora, circa 80mila euro saranno destinati alla ricerca applicata per individuare la possibilità di reimpiego della componente vetrosa non avviabile alle vetrerie, così da destinarla ad altre forme di riciclo, come la realizzazione di piastrelle, l’uso in bioedilizia e l’uso come materiale inerte.
“Queste tre firme rappresentano un impegno nuovo – ha detto l’assessore regionale Anna Rita Bramerini – perché per la prima volta destiniamo una parte di introiti dell’ecotassa all’incentivo di acquisti verdi, una tappa importante per lo sviluppo del riciclo. In Toscana non brilliamo per questo tipo di azioni ma siamo convinti che con aiuti concreti come questi possiamo dar quella spinta in più necessaria a sostenere le richieste dei Comuni e quindi il mercato, che è fatto di domanda e di offerta. Inoltre, non secondario, investiamo un milione di euro per dar una mano ai Comuni a avviare la raccolta dal multimateriale al monomateriale vetro, un passaggio fondamentale e utile a garantire la qualità di quanto poi deve essere riciclato”.
“I Comuni hanno sempre fatto la loro parte sulla raccolta differenziata, che è cresciuta negli anni con buoni risultati – ha commentato Sabrina Sergio Gori, vicepresidente vicario dell’Anci Toscana – . Anche in questa occasione confermiamo il nostro impegno e la nostra partecipazione attiva per il riciclo della plastica e del vetro e per il loro riutilizzo, con particolare riferimento all’ambito dei lavori pubblici”.
“Affiancare le Regioni per favorire la raccolta e il riciclo rientra in una strategia precisa – ha aggiunto Walter Facciotto, direttore del Conai – e con la Toscana abbiamo trovato una linea d’azione congiunta. Ci fa piacere firmare un accordo dove, tra l’altro, per la prima volta in Italia si va a sperimentare l’utilizzo di materiale non di prima qualità per rifare prodotti da reimmettere sul mercato”.
“La novità assoluta con i protocolli di oggi – ha detto Valerio Caramassi , presidente Revet - è che sia a livello toscano che a livello nazionale, insieme alle parole arrivano i numeri, con l’impegno forte di tutti, compresa Revet, che di numeri ne ha messi molti. Con questi incentivi, che sono fondamentali, lo abbiamo visto per l’eolico e il fotovoltaico che solo così hanno potuto svilupparsi, anche il riciclaggio trova la sua possibilità di decollo. Purtroppo questo succede in Toscana e non Italia. Per questo Ministero e Anci nazionale dovrebbero incentivare il riciclaggio in ambito italiano, altrimenti gli impegni e gli sforzi economici orientati alla sola differenziazione dei rifiuti, saranno poco utili”.
Il commento all’accordo è venuto anche da Alfredo De Girolamo, presidente Confservizi Cispel Toscana (l’associazione delle aziende pubbliche) che ha detto: “Il sistema industriale toscano non e’ ancora maturo per valorizzare i materiali provenienti da raccolta differenziata, che si può fare solo se, dopo la raccolta, si ricicla davvero. Questo accordo può dare un contributo in questo senso, per far sì che i materiali riciclati possano trovare un mercato grazie alla ricerca sui prodotti. L’accordo conferma la volontà delle aziende pubbliche di non vanificare l’impegno che i tanti toscani pongono nella raccolta differenziata dei materiali, che rappresenta un piccolo sacrificio che può dare una mano a risparmiare materie vergini e a valorizzare prodotti di scarto”.
Mentre il presidente di Co.Re.Pla Giuseppe Rossi ha sottolineato l’importanza degli accordi con i quali il suo consorzio si impegna non solo a mantenere e collocare in Toscana tutto il prodotto riciclato ma a incentivare il riciclo della plastica e a valorizzare anche quelle sue parti meno nobili tramite la ricerca e la promozione, il direttore generale di CoReVe Dante Benecchi conclude “La firma di questo protocollo di intesa è per CoReve un importante passo in avanti verso il principio della qualità e dell’omogeneità territoriale della raccolta. Ottenere dei rottami di vetro di fatto idonei per essere successivamente recuperati e riciclati è sicuramente garanzia di un’ottimizzazione delle risorse, soprattutto in un momento di crisi economica quale quello che sta attraversando l’Italia e il resto del mondo. Ritengo inoltre, che questa sia la dimostrazione pratica di quanto i comportamenti virtuosi delle amministrazioni e dei cittadini possano essere amici dell’ambiente e al tempo stesso dell’economia del Paese.”

Fonte: Regione Toscana

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