QUARRATA_ Al “faccia a faccia” tra il coordinamento dei comitati civici dell’Ombrone Pistoiese e i consiglieri comunali hanno preso parte tutti i rappresentanti dei gruppi consiliari di Quarrata. Insieme a Gabriele Giacomelli (Pd), Fiorello Gori (lista Per Quarrata) e Anna Ciervo (Gruppo Misto) erano presenti anche Alessandro Cialdi (Udc) e Ennio Canigiani (Pdl) oltre al presidente del consiglio comunale Giovanni Dalì che “giocava in casa” essendo residente a Caserana.
All’ordine del giorno dell’assemblea a cui erano presenti anche rappresentanti del Movimento Cinque Stelle di Quarrata e diversi cittadini c’erano alcuni punti inerenti il rischio idraulico. In particolare i rappresentanti del coordinamento Niccolò Lucarelli e Daniele Manetti hanno voluto esporre ai consiglieri comunali quelli che – a detta dei cittadini – sono ritenuti gli interventi non rinviabili.
“Di problematiche da affrontare – hanno dichiarato sia Lucarelli che Manetti – ce ne sarebbero molte. Riteniamo però fondamentale prima dell’inizio della stagione autunnale-invernale risolvere la situazione dello scascio in prossimità di via del Corso a Caserana sull’Ombrone alla confluenza del Calice e della Brana; il ripristino dell’argine sull’Ombrone a Ferruccia nonché gli scasci sullo Stella (in sinistra idraulica) a Valenzatico”.
Sono stati poi sollevati dubbi sull’utilizzo di circa 50 mila euro per la riforestazione dell’Area Naturale Protetta di interesse locale della Querciola inseriti nel progetto definitivo per la realizzazione della cassa di espansione per le acque basse della Querciola il cui tracciato è stato nuovamente ridefinito a marzo 2013 con una nuova cartina che sta destando una serie di dubbi dal momento che all’interno della cassa di espansione ci sarà anche una abitazione che dovrà essere espropriata ma non sarebbero stati previsti nel conto i soldi per tale operazione.
Gabriele Giacomelli e Niccolò Lucarelli |
“La nostra intenzione – ha dichiarato Niccolò Lucarelli – è di sbloccare almeno i tre lavori ritenuti più urgenti”. Ai consiglieri comunali presenti è stato chiesto in particolare di spiegare le “strategie” che ognuno intende adottare in materia di rischio idraulico. Gabriele Giacomelli (Pd): “Indubbiamente su certi interventi idraulici siamo in ritardo. I passaggi e le questioni in campo li conosciamo. L’amministrazione comunale da un anno a questa parte è riuscita a definire per quanta riguarda la cassa un progetto che potrà risolvere in parte il problema delle alluvioni. Come consiglieri comunali potremo in collaborazione con i cittadini sollecitare gli enti preposti ad essere il più solerti possibile. Per quanto riguarda la cassa di espansione tutti sappiamo che sorgerà all’interno dell’Anpil di cui è nota la vocazione ambientale. La perimetrazione della cassa che prevede di utilizzare da una parte l’argine stesso del Quadrelli non sottrae ulteriore terreno alla Querciola. Chiederò come richiesto quali saranno le contromisure da adottare nel malaugurato caso che si dovesse rompere l’argine dell’Ombrone”.
“Condivido i problemi sollevati dai cittadini – ha dichiarato Anna Ciervo (Gruppo Misto) – costretti a vivere sempre in allarme. Come consiglieri comunali non abbiamo le competenze per disporre di risorse ma possiamo richiamare l’assessore o il sindaco sulle questioni urgenti. Mi farò quindi da portavoce all’interno della maggioranza. Il nostro territorio ha bisogno urgente di essere risanato”.
“Il vostro marcare stretto la Pubblica Amministrazione – ha detto il presidente del consiglio comunale Giovanni Dalì – dà il senso che c’è qualcosa che non funziona a livello istituzionale; non funziona più la politica.. Di cassa di espansione è da tempo che se ne parla ed ogni volta si fanno pezzi di carta. Quando ho smesso di fare l’assessore al rischio idraulico (nel 2012, ndr) il progetto era diverso da quello del febbraio 2012. E oggi il progetto è nuovamente cambiato. Mi preoccupa ancora l’esproprio della casa. Non vorrei che questo fosse un altro elemento per rimandare i lavori”.
Fiorello Gori |
“Il recupero ambientale – ha aggiunto – è imprescendibile all’interno di una Anpil. Mi auguro che la revisione del progetto non intralci i lavori…”
Per quanto riguarda il problema dello scascio in prossimità di via del Corso Alessandro Cialdi (Udc) ha proposto di presentare come gruppi consiliari una mozione in consiglio comunale per chiedere al dirigente della provincia di Pistoia di valutare e verificare la situazione di grossa pericolosità dell’argine a Caserana. “Secondo il nostro parere – ha detto – andrebbe richiesto una dichiarazione di somma urgenza così da superare anche i problemi imposti dal patto di stabilità”.
La proposta è stata subito “sposata” da Ennio Canigiani (Pdl) mentre titubanze “Il consiglio comunale non può chiedere la somma urgenza o dire all’ingegnere di esprimersi” sono state espresse da Fiorello Gori (lista Per Quarrata) il quale ha puntualizzato che nel caso del rischio idraulico “le responsabilità sono di tutti e sono ben individuare”. “I soldi c’erano ma non sono stati utlilizzati”.
Nel corso del dibattito sono intervenuti tra gli altri Oreste Vannucci, Carlo Amadori e Franco Gaiffi.
Andrea Balli
Nessun commento:
Posta un commento