PISTOIA_ Il comitato provinciale di Pistoia dell'Anpi interviene con un proprio comunicato sulle scritte razziste comparse a Pistoia.
Le scritte razziste comparse in questi giorni a Pistoia, istiganti all'odio e alla violenza nei confronti della Ministro Cecile Kyenge, che con compito istituzionale si prodiga per favorire l'inclusione e l'integrazione dei migranti e in particolare di chi, residente nel territorio nazionale, è tenuto all'osservanza del dovere della solidarietà sociale attraverso
la propria capacità contributiva, mentre non gode dei pieni diritti di cittadinanza, sono solo l'ultimo dei pericolosi segnali di involuzione democratica e di deriva neo-fascista che costituiscono un grave attacco ai valori fondanti della Repubblica, scritti nella nostra Costituzione con il sangue di chi lottò e morì per una società in cui non ci fossero distinzioni "di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali."
L'ANPI ricorda con apprensione le recenti azioni stragiste operate da alcuni fascisti "squilibrati" nei confronti di immigrati e rom, una delle quali originata a Pistoia, nella convinzione che questi non hanno agito da soli e che le loro imprese folli riflettono segmenti oscuri della nostra società, ed invita pertanto i responsabili dell'ordine pubblico ad un'opera assidua di controllo e prevenzione, per impedire che la campagna di odio razzista in atto porti a nuove violenze contro esseri innocenti e socialmente deboli.
Da tempo l'ANPI Nazionale segnala alle autorità competenti sia la proliferazione di siti web inneggianti al nazi-fascismo del terzo millennio e professanti di odio razziale e xenofobia, sia la costituzione di associazioni e forze politiche che esplicitamente si richiamano al fascismo, con apertura di sedi ed iniziative di stampo populista e razzista, e addirittura con la presentazione di liste elettorali di chiara ispirazione neo fascista e neo nazista: iniziative e liste tollerate o addirittura favorite da chi dovrebbe far rispettare la Costituzione, in particolare dove questa prescrive che " è vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista" o ad essa ispirarsi nell'azione istituzionale.
L'ANPI di Pistoia ha apprezzato la pronta stigmatizzazione di questa recente diffusione di scritte razziste da parte degli eletti alla guida delle istituzioni democratiche locali e tuttavia ritiene che la loro denuncia e la solidarietà espressa nei confronti di Cecile Kyenge non siano sufficienti.
L'ANPI di Pistoia ritiene infatti urgente e necessario un nuovo impegno unitario delle Istituzioni, delle forze politiche e sindacali e dell'associazionismo democratico, affinché nel nostro territorio certe presenze neofasciste e le loro iniziative siano avvertite come un corpo estraneo, da emarginare: un impegno culturale per comprendere le ragioni storiche di questi rinascenti fenomeni, per scoprire l'humus su cui essi affondano le radici e denunciare le connivenze, le protezioni e le tolleranze; una continuativa e diffusa iniziativa "pedagogica" per vincere l'ignoranza e l'indifferenza nei confronti dei crimini commessi dal fascismo e dal nazismo; un impegno costante, soprattutto tra i giovani, per diffondere la conoscenza della Costituzione ed il patriottismo costituzionale, contro ogni forma di autoritarismo, populismo, razzismo e intolleranza, comunque si presentino, e contro ogni limitazione della libertà e disprezzo delle regole del vivere civile".
Fonte: Comunicato stampa
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