QUARRATA_ Nei locali della Limonaia di Ponente di Villa La Magia continua fino al 17 novembre prossimo la mostra “Visioni di Storia e Moda” corredata dal servizio fotografico di Lucia Baldini. La mostra rimane aperta il pomeriggio dalle 15 alle 18 nei giorni dal giovedì alla domenica.
Questo il “documento esplicativo” della mostra inviatoci da Rosita Testai (che ringraziamo):
Per tutto il XVIII e XIX secolo in Toscana l’artigianato nasce e cresce nelle campagne come manifattura a domicilio e come lavoro residuale rispetto a quello dei campi, affidato alle donne, che si dedicano ora all’allevamento del baco da seta, ora alla produzione di trecce di paglia per i cappelli, ora al ricamo su tela o del filet a modano.
È un artigianato che si integra nella economia agricola, senza rompere l’ordine del binomio podere-famiglia e del contratto di mezzadria che regola rigidamente i rapporti tra i padroni della terra ed i contadini che la lavorano.
È un artigianato che si integra nella economia agricola, senza rompere l’ordine del binomio podere-famiglia e del contratto di mezzadria che regola rigidamente i rapporti tra i padroni della terra ed i contadini che la lavorano.
Con l’avvento dello Stato Unitario nel 1861 e lo scoppio della prima guerra mondiale nel 1915, si mette in moto la prima industrializzazione in Italia ed a Quarrata, con l’arrivo di famiglie facoltose dal nord, come i conti Spalletti e l’ascesa economica di alcune famiglie contadine come quelle di Anacleto Bracali e di Edoardo Lunardi a Lucciano, di Paolo e Dario Rossi a Colle, di Dino e Noemi Bagni e di Nello Lenzi, inizia la trasformazione della nostra economia che passa da prevalentemente agricola ad artigianale e commerciale.
Successivamente gli incontri con intermediari commerciali italiani come Francesco Navone, o stranieri in stanza a Firenze, l’istituzione di Società di Mutuo Soccorso come la Scuola di Merletti Lucciano e Quarrata, fondata dalla contessa Gabriella Spalletti, i risparmi ottenuti dal lavoro all’estero della famiglia Bagni o dal lavoro al Cantiere Ferroviario della Porrettana della famiglia Bracali, infine l’inventiva e l’intraprendenza artigianale e commerciale della famiglia Lenzi, uniti al coraggio, allo spirito di sacrificio ed alle conoscenze ed abilità acquisite anche sul fronte di guerra, avviano la nascita delle prime aziende a Quarrata.
Successivamente gli incontri con intermediari commerciali italiani come Francesco Navone, o stranieri in stanza a Firenze, l’istituzione di Società di Mutuo Soccorso come la Scuola di Merletti Lucciano e Quarrata, fondata dalla contessa Gabriella Spalletti, i risparmi ottenuti dal lavoro all’estero della famiglia Bagni o dal lavoro al Cantiere Ferroviario della Porrettana della famiglia Bracali, infine l’inventiva e l’intraprendenza artigianale e commerciale della famiglia Lenzi, uniti al coraggio, allo spirito di sacrificio ed alle conoscenze ed abilità acquisite anche sul fronte di guerra, avviano la nascita delle prime aziende a Quarrata.
Le notizie statistiche sulla industrializzazione della Provincia di Pistoia al 31 dicembre 1928, ci confermano che una prima industrializzazione è già avvenuta anche a Tizzana, dove su 13.312 abitanti, gli addetti alle attività produttive sono 959 nell’industria, 468 nel commercio e 4031 nell’agricoltura, e dove le ditte si distribuiscono 5 nel tessile/abbigliamento, 4 nelle cave, 4 nell’edilizia, 2 nelle fornaci, 1 nella meccanica, 5 nelle attività varie.
Dopo un cammino lungo due secoli si concretizza così la vocazione artigiana della popolazione quarratina e con essa l’identità collettiva della nostra città.
Dopo un cammino lungo due secoli si concretizza così la vocazione artigiana della popolazione quarratina e con essa l’identità collettiva della nostra città.
Nessun commento:
Posta un commento