martedì 12 aprile 2011

Piazza della Dichiarazia. Quando alle parole non seguono i fatti. Le considerazioni di "Agorà-Circolo di cultura politica


QUARRATA_ Riceviamo e volentieri pubblichiamo una riflessione redatta dal presidente di Agorà-Circolo di Cultura politica di Quarrata Renata Fabbri dopo la pubblicazione sulle pagine de “Il Tirreno” di un articolo (a firma di Marta Quilici) dal titolo: “Piazza della Ferruccia: pronto il progetto”.
Si tratta di uno spunto per alcune considerazioni sulla politica del fare… dichiarazioni.


Il motto dello zio Ben nell’Uomo Ragno dice cosi: “A grandi poteri corrispondono grandi responsabilità”.
La prima implicazione è di far coincidere le parole con i fatti. Almeno quelli del giorno dopo, o della settimana successiva, insomma del tempo breve nel quale bisognerebbe , a maggior ragione, misurare le parole.
Tempo che si può quantificare in un mandato amministrativo? In due o tre già si annebbia la memoria. Perché la prova della verità è non chissà quando, ma subito.
E il caso della Piazza di Ferruccia – tornato sulla cronaca di questi giorni - calza, come suol dirsi, a pennello.

All’atto della discussione del bilancio 2002 – Sindaco Stefano Marini – già si parlava della sistemazione della Piazza e si spendevano impegni a parole. La parrocchia da tempo sollecitava che l’area, di proprietà della stessa, avesse una destinazione consona e non venisse sfruttata solo a parcheggio pubblico.
Nel mandato amministrativo successivo (Sindaco Sabrina Sergio Gori) si è continuato a parlare della sistemazione; addirittura fu dato incarico all’arch. Nicola Giuntoli di predisporre un progetto che, nell’intento, andava a ridisegnare il centro del paese con l’ambizione di “ricucire” pure su Agliana.
Nel frattempo i promessi interventi intorno alla piazza, previsti in bilancio, per esempio l’illuminazione, venivano “congelati” e poi dirottati altrove in attesa di una definizione dell’assetto complessivo dell’area..

E siamo al 2007.

Ora si dichiara da parte dell’assessore Mazzanti, nonché vice-sindaco, che “Ancora non è possibile quantificare con precisione il costo dell’intervento perché il progetto, una volta approvato in consiglio comunale, dovrà essere suddiviso in tre stralci: ridisegnare la viabilità, intervenire sulla piazza, definire i parcheggi. Ancora, quindi, non c’è un progetto definitivo: ne sarà redatto uno per ogni singolo stralcio. Per quanto riguarda le risorse, per il momento, in effetti, non ne abbiamo previste: spero si possano trovare già nell’arco dell’anno”.

La realtà è che se non si prevede l’intervento – e non è previsto - nel piano delle opere e dei finanziamenti, i soldi - che non ci sono - non ci saranno neppure domani. E chi dovrebbe, come potrebbe attivarsi per reperire le risorse necessarie?

Siamo seri: l’effetto annuncio, alla lunga utilizzato per riempire le pagine dei quotidiani, vorrebbe far credere che le parole possano sostituire i fatti. Purtroppo non è così, con discapito della credibilità delle istituzioni e disincanto dei cittadini che non sanno più a chi e a cosa credere.

Non si può che prendere atto, amaramente, che questo modo di amministrare ha sostituito il potere del fare con la dichiaràzia inconcludente e straparlante di chi non riesce neppure ad assumersi nelle scelte – o non scelte – fatte le proprie responsabilità.

Renata Fabbri
Agorà- Circolo di Cultura Politica

1 commento:

Alessandro Cialdi ha detto...

Questa è una delle tante riprove che, destra, sinistra, centro hanno perso il significato che avevano nel dopoguerra.
Che differenza notate tra l'effetto annuncio di Mazzanti e quello di Berlusconi? Nessuno! entrambi oggi dicono una cosa, la strombazzano sui giornali, aspettano di vedere come reagisce l'opinione pubblica, e poi, di solito, lasciano cadere tutto!.
Quante cose dette da Mazzanti sui giornali, sono state poi effettivamente realizzate? basta una mano per contarle tutte.
Si ritorna lì, l'importante è andare sui giornali, la coerenza è un optional!

Alessandro Cialdi