mercoledì 17 ottobre 2012

Piscina di Vignole. La giunta: "La vicenda ha assunto connotati tali da richiedere l'assistenza di un legale esperto". "Dovrà valutare e difendere le ragioni dell'Amministrazione Comunale". E l'Uisp pensa alla rescissione del contratto e ad una richiesta danni a carico del Comune.


QUARRATA._Dalle parole ai fatti. Dopo l’annuncio “pubblico” di difficoltà nella querelle con l’Uisp di Firenze sulla questione della piscina di Vignole la giunta municipale ha deciso di ricorrere alle vie legali dando mandato al servizio affari generali e attività negoziali di affidare un incarico allo studio legale Hofer – Losch – Torricelli di Firenze ed in particolare all'avv. Andrea Torricelli di assistere l'Amministrazione Comunale nella vertenza legata al rispetto del contratto (stipulato nel gennaio 2007) e al successivo atto integrativo del marzo 2010 con l’associazione Uisp-Comitato di Firenze.

In questi mesi, da informazioni acquisite sia direttamente dall'associazione appaltatrice che indirettamente, - si legge nella delibera - la vicenda ha assunto connotati tali da richiedere l'assistenza di un legale esperto in materia che possa valutare e difendere le ragioni dell'Amministrazione Comunale che tanto ha investito nel progetto sia a livello economico che di immagine, così come richiesto per le vie brevi dal Responsabile del Servizio Lavori Pubblici”.
 
Data la complessità del contratto ed il suo valore economico, il Servizio Affari Generali ed Attività Negoziali ha provveduto a richiedere una serie di preventivi a studi legali esperti in materia; il preventivo risultato più vantaggioso, se pur con le poche informazioni fornite ai professionisti incaricati per esigenze di riservatezza, è risultato quello dell'avv. Andrea Torricelli dello studio legale Hofer – Losch – Torricelli, per € 12.700,00 oneri fiscali e spese domiciliatarie comprese, dando atto che la somma potrebbe risultare notevolmente inferiore se si arrivasse in tempi brevi ad una soluzione della vicenda”.
 
L’affidamento dell'incarico, il relativo impegno e liquidazione di spesa, nonché tutti gli ulteriori adempimenti necessari – si legge ancora nella delibera - saranno assunti con atti del responsabile del Servizio Affari Generali e Attività Negoziali, ai sensi del D. Lgs. 267/2000 e del vigente regolamento comunale di contabilità”.
La vicenda è nota: l’Uisp aveva affidato a suo tempo l’esecuzione dei lavori dell’impianto notatorio di Vignole all’impresa Cepa Spa di Pontassieve ma i lavori risultano fermi ormai dal dicembre 2011.
Se il Comune di Quarrata ha deciso ora di ricorrere ai legali dall’altra parte anche la Uisp di Firenze ha annunciato l’avvio delle procedure per la rescissione del contratto e l’eventuale richiesta danni a carico del Comune di Quarrata come annunciato sulle colonne de “Il Tirreno” dal presidente del Comitato Uisp di Firenze Mauro Dugheri.
Da Firenze – si legge nell’articolo a firma di Beatrice Faragli - parlano di confronti chiesti all’amministrazione comunale e ottenuti solo diversi mesi dopo, e viaggi alla volta di Roma con sorpresa finale. Nel marzo scorso infatti Dugheri ricorda che Uisp e Comune si sarebbero dovuti incontrare per sistemare la parte economica. In pratica l’ente locale doveva garantire per l’Unione di fronte al credito sportivo. Questo denaro però non c’è mai stato. «Al momento della garanzia fideiussoria – racconta Dugheri – non si sono presentati. Qualcuno dal Comune ci disse addirittura che non era urgente prendere un mutuo. Si tratta di oltre 2 milioni di euro. Intanto gli interessi sono lievitati. Già da maggio abbiamo individuato una ditta che può subentrare nel cantiere. Il 4 ottobre scorso abbiamo inviato l’ultima lettera all’amministrazione, dicendo ancora una volta che siamo pronti a ripartire. Per adesso nessuno ci ha contattati. Ci siamo esposti per 300mila euro di lavori. In questa condizione non s’arriva all’inverno».
 
Secondo l’amministrazione comunale invece «La cifra chiesta dalla Uisp era aumentata, passando da un milione e qualcosa a oltre 2 milioni – come spiegato dal sindaco –.  L’impegno non corrispondeva più al piano economico iniziale. L’amministrazione non può garantire per 2 milioni di euro alla cieca, di fronte al blocco del cantiere e a lavori fatti male. Per questo non ci siamo presentati. A settembre dalla Uisp ci dissero che avrebbero liberato il cantiere e che ci avrebbero comunicato il nome della nuova ditta costruttrice. Tutto ciò non è mai avvenuto. Ancora oggi non abbiamo accesso all’area. Di fronte a queste incertezze il Comune non ha ritenuto opportuno procedere con la fideiussione. Non avevamo la certezza, necessaria, su quale fine avrebbero fatto quei soldi pubblici. Siamo disponibili a dare garanzie solo di fronte a un quadro chiaro. Che adesso non c’è”.
Di qui la scelta del Comune di Quarrata di ricorrere al legale fiorentino.

Andrea Balli

1 commento:

Anonimo ha detto...

LO posiamo chiamare "il pasticciaccio brutto dei comunisti quarratini e pistoiesi". Una piscina che lo stesso sindaco ha più volte, ridendoci in faccia, detto che sarebbe stata ultimata. Chieda scusa ai cittadini e speriamo, visto che si e' schierato con Bersani, che presto sia rottamato per il bene di tutta la citta'.

Daniele Ferranti (da Facebook)