mercoledì 27 ottobre 2010

A Quarrata presentazione del volume "Memorie Comuniste" di Renzo Bardelli.


QUARRATA_ Venerdì 29 ottobre alle ore 21.00 presso i locali de " La Civetta" in piazza Pertini a Quarrata sarà presentato il libro “Memorie Comuniste” (edizioni Sarnus) di Renzo Bardelli.
Al dibattito - il sedicesimo – coordinato dal capogruppo consiliare del Pd di Quarrata e consigliere provinciale Pd Gabriele Romiti – oltre all’autore (si tratta dell’ex sindaco di Pistoia) interverranno anche Marco Mazzanti (vicesindaco del Comune di Quarrata), Giorgio Federighi (commercialista), Andrea Paci (docente universitario), l’avvocato Giovanni Sarteschi e l’ingegnere Andrea Bagattini (ex candidato a sindaco a Quarrata per la lista “CittàPerTe).
Memorie Comuniste” è una raccolta di ricordi privati e politici che ripercorre la storia del Partito Comunista.
“Un libro – ha detto più volte l’autore – scritto con il cuore e con alla base una grande spinta ideale”. Bardelli nel raccontare le sue “Memorie” cerca di mettere in luce anche i limiti dei suoi 36 anni di militanza politica “vissuta tra momenti esaltanti e delusioni cocenti”.
“Vorrei che questo libro- spiega Renzo Bardelli – lo leggessero i giovani perché c’è bisogno di seminare per dare alle nuove generazioni dei modelli sani di politica da cui partire, modelli che però vanno presi dal passato”.
Dalle pagine di “Memorie comuniste” emergono tantissimi episodi di politica nazionale e internazionale, intrecciati alle esperienze di chi invece faceva politica in periferia, in una delle tante province toscane.
Il volume è corredato da belle foto d’epoca dove si possono riconoscere Togliatti, Berlinguer, Craxi, Napolitano ed altri.
Ci sono poi vecchi articoli di giornale che citano Bardelli e le sue prese di posizione.
Tra gli episodi più salienti dei quattro capitoli di cui è composto il libro - L’identità del comunismo, Esperienze personali nel Pci, Anni ’80: i nodi al pettine e infine Ancora nel Pci, in attesa di Godot - si può citare l’amicizia con Giorgio Napolitano di cui l’autore esalta la coerenza politica e la stima per Ingrao e Cossutta.
Bardelli invece se la prende con due leader storici del Pci: Palmiro Togliatti ed Enrico Berlinguer.
Su Togliatti il giudizio è particolarmente severo ma anche su Berlinguer, uno dei leader più benvoluti della sinistra, Bardelli non fa sconti, evidenziandone i limiti e gli errori nel desiderio di realizzare un nuovo modello di socialismo all’Ovest.
Come sottolinea anche Rosati nella sua postfazione, il testo, che si intitola “Memorie”, potrebbe intitolarsi “Nostalgie comuniste”. Si parla, infatti, del comunismo ricordandone i meriti e i demeriti, si sdogana il pianto di Occhetto alla Bolognina, ma si parla a tutto campo anche degli opportunismi e della real politik di alcuni politici nostrani; è un libro fatto di umanità perché non bisogna dimenticare che la storia è fatta da uomini e donne.
a.b.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

che palle sto bardelli che è stato tutto e il contrario di tutto e che è ancora in sella a fare il che gli pare!

Anonimo ha detto...

... un ego smisurato e talvolta suicida per un libro piccolo piccolo... probabilmente superfluo come molte sopravvalutate carriere politiche dei giorni nostri... che spreco di energia...
domenico alferi