QUARRATA_ Al congresso provinciale dell’Udc svoltosi al Polo Tecnologico “Libero Grassi” di Quarrata molto atteso- a livello locale - è stato l’intervento del capogruppo consiliare dell’Udc Alessandro Cialdi. A Quarrata infatti è nota la posizione assunta dal rappresentante Udc che nelle settimane scorse ha annunciato, in vista delle elezioni amministrative del 2012, l’adesione alla coalizione “Insieme per Quarrata”(con Fli e la lista civica “CittàperTe”).
Dopo un chiarimento interno con i membri del suo partito all’indomani dell’annuncio della costituzione della coalizione Cialdi ha colto l’occasione del congresso per spiegare meglio la scelta fatta a Quarrata.
“Tutti sanno che nei prossimi mesi, nella primavera 2012- ha affermato - si voterà a Pistoia, a Serravalle, a San Marcello, a Marliana e anche qui da noi, a Quarrata. Per una curiosa casualità, il percorso del partito dell’Unione di Centro nazionale è coincidente con quello del partito a livello locale; con una particolarità; a Quarrata abbiamo anticipato i tempi di un anno. Infatti, lo strappo con il centrodestra nazionale avvenuto nel 2008, a Quarrata avvenne nel 2007, ultime elezioni Comunali. Come molti di voi ricorderanno, scelte scellerate degli esponenti di centrodestra riuscirono a riconfermare l’attuale Sindaco Gori per 160 voti, mentre noi andammo al voto da soli riuscendo nell’impresa, per conto mio storica, di ottenere il 14% dei voti partendo da una base del 3,5%”.
“Da allora- ha proseguito Cialdi - tanta acqua è passata sotto i ponti, molte cose sono cambiate, ma non è cambiata la nostra impostazione di oppositori in Consiglio Comunale. Io e l’altro consigliere UDC, Andrea Mazzoni, supportati da un bel gruppo di amici che intendo così ringraziare – ha aggiunto - abbiamo sempre tenuto in Consiglio Comunale, un atteggiamento tale che non ci ha mai portato a votare contro un provvedimento della maggioranza solo perché all’opposizione; abbiamo sempre votato entrando nel merito dei provvedimenti, mai per spirito di contraddizione. Questo modo di fare ci ha permesso di essere, come dicevo prima, autorevoli; per questo, ora che siamo in piena bagarre preelettorale, siamo “corteggiati” da più parti”.
“A Quarrata- ha continuato - abbiamo fatto una scelta, che peraltro ricalca la linea nazionale del partito; abbiamo, al momento, trovato un accordo con coloro i quali, durante questi 4 anni di opposizione, hanno condiviso con noi la stragrande maggioranza delle situazioni: Futuro e Libertà e la Lista Civica Cittaperte. Con questi amici stiamo lavorando in modo corretto e spedito, ognuno con le proprie specificità ma avendo ben presente la stella polare del bene comune. Questo è il naturale risultato di 4 anni di lavoro consiliare all’opposizione, nei quali abbiamo condiviso, oltre i problemi, anche le loro soluzioni, verificando contemporaneamente l’inadeguatezza di questa Amministrazione”.
“Cosa vogliamo fare ? Vogliamo dare alla nostra città- ha ribadito il capogruppo Udc - un’alternativa a questa sinistra che, in modo autoreferenziale, si è presentata agli elettori con delle proposte, è stata votata per queste e ne ha fatte altre, spendendo milioni di euro in opere non precisamente prioritarie. Tutto questo ricadrà anche sulla futura amministrazione, grazie ai PIUSS”.
“Vogliamo che quest’arte difficile ma allo stesso tempo nobilissima qual è la politica – ha precisato- ritorni ad esserla anche nell’immaginario collettivo; oggi essere un “politico” è quasi una vergogna. Perchè questo modo di pensare cambi, occorre riavvicinarsi ai cittadini, farne parte, dare l’esempio”.
“Ecco, dare l’esempio. Chi si candida a governare qualsiasi cosa – ha detto - deve essere trasparente, disponibile all’ascolto, estraneo ai privilegi e sobrio nei comportamenti, pronto a farsi da parte una volta concluso il mandato perché la politica non deve essere un mestiere.”
“Vogliamo rimettere al centro di tutto la persona, senza strumentalizzazioni, senza populismo, con una attenzione maggiore per chi ha meno, per chi è rimasto indietro, vogliamo rimettere al centro la famiglia, forse l’unico punto fermo, il porto sicuro di questa scalcinata società. Vogliamo realizzare una vera partecipazione dei cittadini alla vita politica”. “ Solo così – ha concluso Alessandro Cialdi - potrà esserci un riavvicinamento, solo così il politico non verrà più considerato “casta” ma uno, come gli altri, che si mette a disposizione di tutti. Vogliamo, come si diceva una volta, agire come il buon padre di famiglia, anteponendo gli interessi della famiglia, intesa come comunità, ai propri, come facevano i nostri padri”.a.b.
2 commenti:
forza Cialdi, la squadra è giusta. mandate i politicanti a fare opposizione insieme.
L.M.
Bravo, mi piace molto la semplicità di esposizione e le idee che esprimi. Principalmente mi piace il riferimento al fatto che non si deve vivere di politica, e che dopo l'eventuale mandato, ritorneresti a fare il tuo mestiere. Questo l'apprezzo molto.
In bocca al lupo.
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