QUARRATA-PISTOIA_ Tutti gli enti invitati dai Comitati Civici dell’Ombrone Pistoiese al dibattito sul rischio idrogeologico in televisione non hanno declinato l’invito ed ognuno ha portato il proprio contributo sollecitato a Tvl dalle domande del direttore Luigi Bardelli. Particolarmente attesi gli interventi dell’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini che per quanto riguarda nello specifico il problema delle acque basse nella piana pistoiese con particolare riferimento alla storia infinita della cassa di espansione della Querciola, ha ricordato a tutti (Comuni di Quarrata, Pistoia, provincia di Pistoia e Consorzio Ombrone Pistoiese-Bisenzio) che “gli accordi di programma” sono una cosa seria e “vanno rispettati”.
“E’ dovere sacrosanto di fare le cose per cui ci siamo impegnati con atti formali e tutti abbiamo l’obbligo di rispettarli”. “La cosa grave- ha detto – è che in passato era stato siglato un accordo di programma che ha subito ritardi”.
Proprio per questo motivo dopo la legge regionale 35 – ha ricordato – è stato necessario aggiornare l’accordo e i relativi costi per la realizzazione dell’opera. “Abbiamo individuato il Consorzio di bonifica come ente attuatore e stabilito un cronoprogramma che prevede di appaltare i lavori entro il 30 settembre prossimo e di chiudere l’intervento entro un anno (dunque il settembre 2014) con il collaudo”.
Non sono ammessi secondo l’assessore regionale ulteriori ritardi.
Nel corso della trasmissione si è parlato ampiamente anche dei progetti previsti per i Laghi Primavera e il bacino di Gello.
L’assessore all’ambiente del Comune di Pistoia Mario Tuci ha ricordato che con il “venire meno” di Publiacqua (che si era con l’accordo di programma del 2005 impegnato a versare 17 milioni di euro su un’opera complessiva di 31 milioni di euro) – quell’accordo non è più valido.
“Nell’agosto scorso- ha spiegato – venne preso atto a Firenze dal coordinatore del collegio di vigilanza il venir meno dell’accordo (mancando 8 milioni di euro per realizzare la cassa di espansione ai Laghi Primavera e la ristrutturazione del bacino, ndr). E’ grazie al sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli che l’accordo stesso ha ripreso vita..”.
Dopo il congelamento del progetto del bacino è stato deciso come noto di lavorare per realizzare invasi più piccoli, facilmente fattibili, ipotesi su cui è stata registrata una convergenza sia da parte del Comune di Pistoia che dell'Autorità di Bacino.
Il nuovo progetto ammonta a 15 milioni di euro (già disponibili) ma è più ridotto. “Per il Bacino di Gello si è passati da 900 mila metri cubi a 300 mila”. “I tempi sono maturi e siamo in una fase conclusiva e non più alle enunciazioni”. Dei due laghi Primavera presenti il primo a destra sarà escluso dalla cassa di espansione mentre l’altro diventerà un lago allagabile. L’assessore Tuci ha ribadito che sull’opera l’amministrazione comunale avvierà un percorso condiviso di confronto con i cittadini.
“In questo ultimo anno – ha aggiunto l’assessore Bramerini- abbiamo fatto un lavoro significativo che ci permetterà di definire un cronoprogramma comunque più complicato rispetto a quello per la Querciola visto che nel caso di Pistoia si tratta di due strutture che saranno tra loro correlate. Gli interventi sono stati ridimensionati alle effettive esigenze del territorio. Complessivamente andremo a ratificarne la sua traccia a breve una volta ottenuto un responso sulla qualità dell’acqua da parte di Publiacqua La consegna dei campioni dovrebbe avvenire entro la fine del mese. Si dovrebbe vedere l’opera nel 2016. L’inizio dei lavori dovrebbe avvenire nell’aprile 2014”Si è parlato anche della situazione degli argini del reticolo minore e dei problemi legati alle opere di manutenzione. “A parere nostro- ha detto Paolo Bargellini (commissario del consorzio di bonifica Ombrone –Bisenzio) – il reticolo non è più capace di contenere le acque che arrivano due-tre volte all’anno”. Ha dichiarato poi perplessità sulla richiesta avanzata dai rappresentanti dei Comitati riguardo alla ricavatura degli alvei. “Si rischia di far cascare qualcosa”. “Inoltre- ha aggiunto – ci sono enormi problemi da un punto di vista economico per conferire nelle discariche autorizzate quanto tolto in quanto è assimilato a rifiuto speciale”.
“Su questo aspetto – ha risposto l’assessore Bramerini – come Regione Toscana oltre un anno fa aveva previsto una norma per utilizzare il materiale estratto dai corsi di acqua con l’intento di ricoloccarli lungo gli argini senza quindi ricorrere a costi aggiuntivi che sarebbero ricaduti inevitabilmente sui contribuenti. Ma ciò c’è stato impedito.. L’Arpat sta attualmente compiendo un lavoro sulla qualità dei terreni che vengono estratti dai corsi d’acqua e che devono essere smaltiti in discarica. A breve questo lavoro sarà presentato e solo allora sapremo cosa fare. Non si è quindi potuto intervenire con le regole del buonsenso”.
A proposito di argini è intervenuto anche il sindaco di Quarrata Marco Mazzanti. “Su questi occorre lavorare molto. Occorrerà fare investimenti sulla sicurezza delle arginature. Per quanto riguarda la cassa di espansione mi sento di esprimere fiducia perché vedo che c’è
un buon rapporto con le amministrazioni comunali”
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Poco prima del termine della trasmissione (a cui era presente anche l’assessore provinciale Mauro Mari) Daniele Manetti ha presentato come una delle soluzioni innovative per monitorare le zone a rischio idrogeologico un quadrielicottero (un drone) munito di telecamere e in grado di essere telecomandato da terra . “Il Club aeromodellismo di Pistoia – ha detto – si è dichiarato disponibile a collaborare per visionare dall’alto in caso di alluvione i punti più critici del nostro reticolo idraulico”.
Rispetto ai punti proposti dai rappresenanti dei Comitati (Daniele Manetti, Niccolò Lucarelli e Carlo Amadori) alla vigilia della trasmissione non si è parlato di politica edilizia del Comune di Quarrata nelle aree IP4-Pai (sulla base della Legge regionale 21 del 2012) e nemmeno sui tempi di attuazione del Nuovo Consorzio e della Commissione Permanente per la difesa del suolo prevista dalla legge regionale 27 dicembre 2012, n. 79.
La trasmissione sarà replicata sabato 10 maggio alle ore 16,30 su Tvl.
Rispetto ai punti proposti dai rappresenanti dei Comitati (Daniele Manetti, Niccolò Lucarelli e Carlo Amadori) alla vigilia della trasmissione non si è parlato di politica edilizia del Comune di Quarrata nelle aree IP4-Pai (sulla base della Legge regionale 21 del 2012) e nemmeno sui tempi di attuazione del Nuovo Consorzio e della Commissione Permanente per la difesa del suolo prevista dalla legge regionale 27 dicembre 2012, n. 79.
La trasmissione sarà replicata sabato 10 maggio alle ore 16,30 su Tvl.
Andrea Balli
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