martedì 1 novembre 2011

"Un viaggio lungo un mondo. Racconto sulla vita e le opere di don Lorenzo Milani". Presentato a Calenzano il libro di Claudia Cappellini. Il vicepresidente del Senato Vannino Chiti tra i relatori.


QUARRATA-CALENZANO_ "Un viaggio lungo un mondo. Racconto sulla vita e le opere di Don Lorenzo Milani" (Settegiorni Editore, 2011) è  il titolo del nuovo  libro di Claudia Cappellini.
Laureata in lettere con una tesi sulla storia del teatro, funzionario alla cultura e sport del Comune di Quarrata, dal 1997 responsabile della programmazione del Teatro Nazionale di Quarrata Claudia Cappellini è anche autrice di testi teatrali  tra cui ricordiamo “Set-monologo da viaggio” (1998); “Voce bambina” (1998); “Soli” (1999), questi ultimi  rappresentati a Castel dei Gironi (Quarrata) e al Teatro Fabbricone (Prato).
Il nuovo libro  è nato dopo vari incontri tenuti con gli allievi della Scuola popolare di San Donato  (Maresco Ballini, Giovanni Bellini, Mario Rosi, Teopisto Bonari, Clemente Romualdi e Ezio Palombo) che hanno raccontato all’autrice il loro particolare ricordo e la loro esperienza con don Lorenzo Milani negli anni in cui il priore era cappellano a San Donato.
Dal racconto degli allievi è nato anche uno spettacolo teatrale (di e con Gionni Voltan) che è andato in scena tra l'altro nel luglio scorso a San Donato ed è stato riproposto di recente.

Lo spettacolo è visibile al seguente link:


La rappresentazione teatrale così come il libro si sviluppa in forma narrata come un racconto che tocca un aspetto biografico di don Milani ed uno più “poetico”.
Claudia Cappellini
Il testo di Claudia Cappellini restituisce la figura di un uomo e di prete con le sue debolezze e la sua caparbietà, il suo coraggio e la sua solitudine.
E’ il racconto di un’Italia all’inizio del boom economico che maturava un profondo bisogno di giustizia sociale.

Il libro è stato presentato nei giorni scorsi nella nuova sala conferenza del Comune di Calenzano  alla presenza  tra gli altri del vicepresidente del Senato Vannino Chiti (esperto dei rapporti tra le istituzioni, i cattolici e le altre religioni) e di Gionni Voltan, regista e attore dello spettacolo tratto dal libro di Cappellini.
All’incontro ,insieme all'autrice, hanno preso parte il sindaco di Calenzano Alessio Biagioli, il presidente dell’associazione Anziani  Giampaolo Nibbi e il presidente del Gruppo Don Lorenzo Milani Maresco Ballini.

“ Don Milani- si legge in una nota -  fondò tutto il suo lavoro sull’importanza del possesso della parola perché possedere le paroleavrebbe voluto dire avere autonomia intellettuale, libertà dalla schiavitù dell’ignoranza. Prima che il tempoinghiotta le parole, è necessario dare la voce e prestare l’orecchio, a coloro che hanno potuto conoscereun’esperienza unica in Italia, perché la scuola di Don Milani non era una tecnica, non riguardava solol’alfabetizzazione o la competenza, ma la coscienza. Per questo si scelse la centralità della parola asvantaggio delle discipline, scrive don Milani: “Dovevo insegnare come il cittadino reagisce all’ingiustizia.Come egli ha la libertà di parola e di stampa. Come ognuno deve sentirsi responsabile di tutto”. Una scuola anticlassista che si prendeva cura di tutto perché tutto riguarda tutti”.
a.b.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

bravo vannino, tanto lui prende digià 360mila euro il mese tra lui e la sua moglie! e a don milani gli va in quel posto

Anonimo ha detto...

il mese?!Mi sembra un po' troppo, eh...

Anonimo ha detto...

no, l'anno. ma è una vergogna uguale, compagno!