QUARRATA_ Parte domani venerdì 11 novembre nella sala teatro dei Circolo Acli di Montemagno con inizio alle ore 21 il ciclo di incontri sull’insegnamento sociale della Chiesa. Nel primo appuntamento- promosso dal Circolo Acli della frazione quarratina – il teologo e direttore del settimanale diocesano della Diocesi di Pistoia monsignor Giordano Frosini affronterà il tema “Riscoprire il pensiero sociale cristinao: urgenza più che mai attuale”.
Il venerdì successivo, 18 novembre, è in programma un confronto a due sul "laicato cristiano nella vita sociale e politica": intervengono Federico Gelli, già presidente provinciale ACLI pisane e vicepresidente Regione Toscana nella precedente legislatura, con il pistoiese Tebro Sottili vicepresidente di Ceis Pistoia.
Il ciclo si concluderà venerdì 25 novembre ancora con un confronto a due: stavolta tra mons. Giordano Frosini e Ivano Paci presidente Fondazione Cassa Risparmio Pistoia e Pescia.
Al centro dell'ultimo incontro i rapporti ("nel momento storico attuale") fra gerarchia e laicato.
Fin troppo evidente l'estrema attualità del ciclo di incontri. "Pur con le dovute distinzioni - si legge nel programma - la politica sta perdendo ogni giorno di più credibilità e fiducia da parte dei cittadini: appare incapace di indicare un progetto di società verso il quale indirizzare le energie positive ancora presenti in grado di restituire speranza di futuro a tanti nostri confratelli che vivono nella precarietà, ai giovani in particolare, espropiati - di diritti basilari - dai modelli imposti dalle cosiddette regole di mercato".
Davanti al degrado ("sociale, economico e soprattutto morale") che ci coinvolge, gli organizzatori fanno presente che "assuefarsi sarebbe la scelta più comoda ma tale da tradire i nostri principi". E allora? Si segnala l'importanza di "recuperare le radici del nostro essere cittadini e cristiani, il tornare alle fonti - la Costituzione e il Vangelo - a cui rigenerarsi".
a.b.
1 commento:
In questo periodo di "grandi eventi" che condizioneranno il futuro della nostra società, forse può apparire irrilevante che un piccolo circolo Acli dedichi energie alla trattazione di un tema apparentemente interno alla comunità ecclesiale. Ma direi solo "apparentemente", perchè proprio in momenti come quello attuale è importante, non solo per un credente, riflettere sull'insegnamento sociale della Chiesa. L'impegno di ciascuno verso il bene comune deve avere a riferimento la persona, la giustizia sociale, l'equità e, quindi la lotta ad ogni forma di abuso e di annientamento dei diritti. Le dinamiche politiche ed economiche del nostro tempo sono tali da richiedere con urgenza una riflessione su quanto è stato via via indicato dalla dottrina sociale della Chiesa, che diventa una fonte obbligata soprattutto per tutti coloro che, politicamente e socialmente impegnati, si dichiarano credenti. Tutto ciò, a mio avviso, non deve portare, però, a quella sorta di strumentalizzazione che alcuni fanno e che si traduce nell'espressione "unità politica dei cattolici". Applicare l'insegnamento sociale della Chiesa significa caratterizzare il prorio impegno, comunque lo si concretizzi, tenendo a riferimento questo insegnamento, evitando di essere sopraffatti dall'interesse particolare, dal metodo della denigrazione dell'avversario, dalla logica del benessere superfluo a scapito degli ultimi, dalla filosofia del consumismo e dell'apparire.
Quindi anche l'iniziativa di una piccola realtà sul territorio può rappresentare una occassione importante di crescita.
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