domenica 20 febbraio 2011

"Il problema dell'inceneritore non è il raddoppio ma la sua esistenza".


MONTALE-MONTEMURLO_ Come ricevuto volentieri pubblichiamo un nuovo comunicato stampa sull'inceneritore del Cis di Montale (di proprietà dei tre Comuni della Piana). Il documento è a firma del Comitato per la chiusura dell'Inceneritore di Montale e Cittadini Uniti Montemurlesi:

IL PROBLEMA DELL'INCENERITORE NON E' IL RADDOPPIO, MA LA SUA ESISTENZA
Destano preoccupazione le dichiarazioni fatte alla stampa da alcune associazioni e comitati che, da molto tempo silenziosi, si “svegliano” adesso per chiedere un incontro all'assessore all'ambiente della Provincia Fragai, anticipando che parleranno delle raccolte differenziate che non vengono fatte e del raddoppio dell'inceneritore di Montale che vorrebbero sospendere.
A parte il fatto che del raddoppio dell'impianto, oramai, vista la pesantissima contaminazione dell'area che si protrae da tempo, si debba rapidamente andare verso una chiusura definitiva dell'inceneritore sia per la conclamata tossicità che per la drammatica situazione in cui versa il bilancio del CIS e di conseguenza le amministrazioni proprietarie.

I Comitati del territorio pistoiese e pratese, le Liste Civiche di Agliana e di Montale da tempo denunciano la situazione e chiedono azioni efficaci e, da circa venti giorni, hanno richiesto chiarimenti per le evidenti disfunzionalità dell’ inceneritore, senza ricevere alcuna risposta. Ne emerge un comportamento irresponsabile in risposta alle istanze dei cittadini, esposti agli effetti dannosi delle ricadute di inquinanti tossici.
La situazione attuale è quindi drammatica, anche solo considerando la negligenza delle Autorità all’ottemperanza delle procedure imposte dalla stessa Provincia e questo non vale solo per i microinquinanti organici interessando - con medesima incredibile gravità - la presenza di alti valori di particolato fine nell’aria respirata dai cittadini di Montale, Agliana, Quarrata e Montemurlo, esposti da mesi a tale dannosa condizione.
Per questo ribadiamo che in questa situazione l’ unica saggia e realistica strada da percorrere è la CHIUSURA DELL’ IMPIANTO DI INCENERIMENTO di MONTALE. e non certo le tiepide richieste formulate dalle associazioni locali - Legambiente, WWF Pistoia, Rete Rifiuti WWF, “No inceneritore del Calice” e “Qualità della vita di Ponte dei Bini” - di rinunciare all’ ampliamento dell’ inceneritore, che rischiano di apparire, in questo contesto, più come un salvagente per le amministrazioni locali che come una reale proposta di inversione di rotta rispetto all'attuale gestione dei rifiuti, che si incentra unicamente in quel tossico imbroglio sanitario, ambientale ed economico che è l’ inceneritore di Montale.

Per questo chiediamo:
- all'assessore Fragai di essere anche noi convocati a tutti gli incontri sulle problematiche inerenti la gestione dei rifiuti e l'inceneritore di Montale, che l'amministrazione provinciale riterrà opportuno fare con le associazioni ambientaliste, i comitati e le categorie economiche;
- al Sindaco di Montale che per competenza territoriale ne ha facoltà, di chiudere in tempi rapidi e certi l'inceneritore di rifiuti che così gravi danni arreca al territorio e alla salute dei cittadini.

Comitato per la Chiusura dell’Inceneritore di Montale

Cittadini Uniti Montemurlesi

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