mercoledì 9 febbraio 2011
La provincia di Pistoia sul termovalorizzatore di Montale: "Nessun superamento dei limiti di legge ma monitoraggio continuo".
PISTOIA-MONTALE. "La Provincia di Pistoia, in relazione alle preoccupazioni espresse anche a mezzo stampa su recenti superamenti dei limiti di emissione del termovalorizzatore di Montale, precisa alcuni punti per una corretta informazione, anche dal punto di vista tecnico e della tempistica delle comunicazioni.
Il 20 gennaio scorso, con una nota acquisita agli atti della Provincia il 26, il Dipartimento provinciale ARPAT ha trasmesso i risultati analitici alle emissioni dell’impianto di termovalorizzazione di Montale effettuati nel dicembre 2010 da cui si evinceva che il parametro PCDD/PCDF, nell’effluente gassoso della Linea 3, era in concentrazione pari a 0,034 ng/Nm3 TEQ e dunque si era vicini al superamento del valore di attenzione.
L’ente ricorda però che tale “valore di attenzione” è stato proprio stabilito dalla Provincia come ulteriore elemento di cautela (più restrittivo dei limiti consentiti dalla legge) ed è 0,05 ng/Nm3 TEQ., prescritto con l'Autorizzazione Integrata Ambientale.
Dopo questa comunicazione dell’Arpat la Provincia ha richiesto, a titolo precauzionale il 3 febbraio 2011 alla ditta Ladurner Impianti S.r.l. l’attivazione della procedura prevista dall’autorizzazione stessa.
Questa procedura prevede, in caso di superamento di questi valori l’attivazione di una serie di operazioni di monitoraggio e verifica sugli impianti ai fini di individuare le cause della eventuale disfunzione. Tali verifiche, devono avvenire in una prima fase a “linea in marcia”, ed in caso di mancati effetti la procedura prevede ulteriori accertamenti e interventi manutentivi a “linea ferma”.
Ultimati gli interventi si procede alle analisi necessarie, se il parametro PCDD/PCDF risulta entro i limiti della soglia di attenzione (più restrittivi dei limiti consentiti dalla legge) la linea di smaltimento rimane regolarmente in funzione, diversamente il fermo della linea si protrae fino alla risoluzione del problema.
La procedura, richiesta dalla Provincia, è stata attivata immediatamente dalla ditta Ladurner Impianti S.r.l. comunicando che avrebbe provveduto, come da procedura, alla successiva trasmissione degli esiti risultanti dalle verifiche.
Nella stessa data (3 febbraio 2011) il Dipartimento Arpat di Pistoia ha comunicato che in seguito ad un nuovo campionamento alla linea 3, svolto il 24 gennaio 2011, è risultato che il parametro PCDD/PCDF si presentava in concentrazione pari a 0,087 ng/Nm3 TEQ e che dunque questo superava i limiti della soglia di attenzione stabiliti dalla Provincia e non quelli previsti dalla legge.
Il 4 febbraio 2011 la ditta Ladurner Impianti srl ha comunicato l’ultimazione dei primi interventi e l’esecuzione del campionamento alle emissioni della linea 3. Nella comunicazione è stato specificato che l’esito dei controlli non ha evidenziato nessun tipo di anomalia.
Il 7 febbraio 2011 la Provincia di Pistoia ha richiesto, per una ulteriore maggiore precauzione, al Dipartimento Arpat di Pistoia l’esecuzione urgente di un controllo analitico alla linea 3 per la determinazione della concentrazione del parametro PCDD/PCDF.
L’ 8 febbraio 2011 la ditta Ladurner impianti srl ha comunicato il report dei lavori eseguiti sulla linea 3, dal quale si evidenzia tra le varie operazioni eseguite la messa a punto del sistema analogico di portata del carbone attivo e la sostituzione di 9 maniche al relativo filtro.
Al momento, la Provincia è in attesa delle analisi effettuate dalla ditta Ladurner impianti srl, nonché quelle richieste a breve ad Arpat.
Nel merito della vicenda l’assessore provinciale all’ambiente Rino Fragai ha dichiarato:
“Appare evidente dai fatti fin qui esposti, che non esiste alcuna condizione di allarme anche in ragione del continuo monitoraggio riservato all’impianto di termovalorizzazione e delle procedure cautelative volute dalla amministrazione provinciale. E’ tuttavia necessario riflettere sulle modalità applicative delle stesse per garantire una maggiore efficacia nei tempi ed il massimo della trasparenza. E’ necessario attendere gli esiti delle analisi in corso per comprendere le cause dell’inconveniente registrato e per esprimere una valutazione più complessiva sull’attuale condizione impiantistica“.
Pistoia 9 febbraio 2011
Fonte: Ufficio Stampa della Provincia di Pistoia
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