lunedì 28 febbraio 2011

Verso il "Bilancio di genere": al "Nazionale" presentazione dei dati sulle politiche di genere del Comune. Una commedia per festeggiare l'8 marzo.

QUARRATA_ “Solo numeri ma politica di genere”: è il titolo di una nuova pubblicazione che il Comune di Quarrata (con il contributo della Banca di Credito cooperativo di Vignole) presenterà mercoledì 9 marzo in una serata al Teatro Nazionale.
Si tratta di una analisi sperimentale dei dati sulle politiche di genere, propedeutica ad un vero e proprio “bilancio di genere”che il Comune ha intenzione di redigere prossimamente.
Lo studio sulla efficacia delle politiche (istruzione, formazione, lavoro, sviluppo economico, politiche sociali, pari opportunità) messe in atto per l’effettiva partecipazione delle donne e degli uomini alla vita economica e sociale si inserisce nell’ambito della Legge Regionale n.16 del 2009 sulla Cittadinanza di genere ed il patto territoriale di genere sottoscritto nel giugno 2010 fra la Provincia di Pistoia, le amministrazioni comunali, l’azienda Usl 3 di Pistoia ed altri enti ed istituzioni presenti sul territorio. Tutti hanno riconosciuto fra gli strumenti delle politiche di genere anche il cosidetto bilancio di genere quale efficace supporto per il monitoraggio e la valutazione delle politiche in tema di pari opportunità. Ricordiamo per la cronaca che il primo bilancio di genere di Pistoia sarà realizzato entro la fine del 2011 in collaborazione con la Fondazione Giacomo Brodolini che si è aggiudicata la gara.
Il sindaco di Quarrata Sabrina Sergio Gori e l’assessore alle pari opportunità Martina Nannini insieme a Giancarlo Gori (presidente della Bcc di Vignole che ha sostenuto con un contributo il lavoro) presenteranno i dati economici del rendiconto di esercizio dell’anno 2009 approvato nell’aprile del 2010 “letti in una ottica di genere delle politiche realizzate dal Comune”.
Dati che rendiconterranno l’impiego delle risorse economiche in maniera chiara e comprensibile per i cittadini” e che serviranno agli amministratori locali per trarre importanti indicazioni per la programmazione futura.
“L’Amministrazione comunale – si legge in una delibera di giunta - riconosce infatti nelle pari opportunità un valore determinante per la democrazia, che comporta la promozione di una cultura del rispetto delle diversità non solo fra uomini e donne, ma che abbia come obiettivo quello di facilitare per tutti le pari opportunità di partecipazione in ogni aspetto della società, dal momento che le differenze devono rappresentare una ricchezza ed un valore utile al miglioramento
della qualità della vita e del lavoro di tutti e non dare origine a discriminazioni ed emarginazioni”. La presentazione dei dati (che permetteranno di leggere in chiave di genere le politiche del Comune contribuendo a dare maggiore trasparenza all’utilizzo delle risorse ed a valutare la ricaduta degli interventi su donne e uomini”) si inserisce nelle iniziative per la celebrazione della ricorrenza dell’8 marzo.
Sarà anche l’occasione per assistere alla esilarante commedia teatrale "Rifiuti.. differenziati" di Cinzia Lotti, con Marcellina Ruocco e Monica Menchi nei panni di quattro personaggi: una quarantenne completamente rifatta dalla testa ai piedi, una donna trasandata da una vita un po’ monotona, una barbona e un’ubriacona.
Un’ora di spettacolo cabarettisticamente insolito per una favola metropolitana comica e surreale dove i rifiuti vengono osservati da diversi punti di vista: c’è chi li usa per migliorare la propria immagine ma non è mai soddisfatto, chi li getta scrupolosamente dividendoli per tipologie di materiale e chi considera i bidoni degli scaffali del supermercato ! In tutti i casi i rifiuti fungono da protagonisti per quattro storie buffe ma che inducono alla riflessione…

Ma cos’è il bilancio di genere?

Il bilancio di genere è uno strumento di analisi delle scelte politiche nei confronti di uomini e donne che consente di promuovere:
- la consapevolezza degli amministratori pubblici sull'impatto di genere delle decisioni di allocazione delle risorse;
- contribuire a ridurre le disuguaglianze di genere attraverso una distribuzione più equa delle risorse finanziarie;
- aumentare la trasparenza nell'utilizzo delle risorse collettive e migliorare il rapporto tra istituzioni e cittadine e cittadini;
- far emergere le esigenze (domanda) della popolazione del territorio di riferimento;
- verificare la coerenza e l'efficacia della risposta dell'ente in termini di programmi e servizi (offerta);
- verificare il perseguimento delle pari opportunità da parte dell'ente pubblico;
- contribuire a promuovere lo sviluppo del territorio e delle sue risorse (umane, socio-economiche, ambientali ecc.)

L’esigenza di redigere un Bilancio di Genere nasce dalla consapevolezza che le scelte delle amministrazioni e le politiche sociali ed economiche non sono neutre, ma hanno un impatto molto differente sugli uomini e sulle donne: i loro bisogni e le esigenze sono infatti diversi, in relazione al diverso ruolo sociale e ai diversi carichi lavorativi e familiari; a questi, corrisponde una diversa richiesta di servizi, orari, procedure.
Il Bilancio di Genere si pone l’obiettivo di comprendere ed evidenziare su chi ricadono maggiormente i benefici e gli effetti delle azioni amministrative, anche per valutare le ricadute “di genere” delle possibili alternative.
Il Bilancio di Genere non è quindi solo un’analisi, ma un vero e proprio strumento di promozione ed attuazione delle pari opportunità.
Grazie al Bilancio di Genere infatti, sarà possibile conoscere e tener conto dei bisogni (espressi e non) della popolazione femminile in fase di pianificazione degli interventi e, a consuntivo, rendere visibile l’attenzione ai diversi bisogni e la conseguente scelta di operare consapevolmente per i cittadini.
a.b.

1 commento:

Anonimo ha detto...

la nannini ha un opportunità in più dell'altre
la sabrina anche due