mercoledì 2 febbraio 2011

Pd e Sel- Sinistra Ecologia e Libertà divisi sulla partecipazione. Respinta la richiesta del regolamento del bilancio partecipato


QUARRATA_Con 10 voti a favore (quelli del Pd, del vicepresidente del consiglio comunale Migliorini e del sindaco Sergio Gori), 6 voti contrari (Fli-Udc-Pdl e lista civica CittàPerTe) e l’astensione di “Sinistra ecologia e Libertà-Sel” dopo un dibattito che ha riunito in un solo punto la discussione dell’ordine del giorno sul bilancio partecipato, promosso dalle opposizioni, la mozione presentata da Sinistra Ecologia e Libertà e quella relativa ai percorsi di democrazia partecipata (appoggiata dal Pd) il consiglio comunale di Quarrata ha respinto la proposta di redigere un regolamento per disciplinare la messa in atto del bilancio partecipato “da approvare entro la fine del mandato Sergio Gori” in modo tale da permettere di essere utilizzato già dalla prossima legislatura.
Pd e Sinistra Ecologia e Libertà fin da ultimo hanno cercato una intesa in sede di riunione di maggioranza per non arrivare divisi in consiglio comunale.
L’accordo evidentemente non c’è stato per cui al capogruppo di Sel Riccardo Musumeci alla fine non è restato altro che dare un voto d’astensione “per spirito di maggioranza”.
Allo stesso tempo però l’esponente di sinistra dai banchi di maggioranza si è astenuto anche sulle mozioni presentate da Udc-Fli-Pdl e CittàPerTe “condividendone il senso” ed ha accolto favorevolmente anche l’emendamento dell’Udc alla sua mozione riguardo alla tempistica sulla proposta di redazione di un regolamento apposito sulla partecipazione, incassando così il voto favorevole dei gruppi d’opposizione.
E’ di oggi intanto la notizia di un incontro tra Sinistra Ecologia e Libertà con i rappresentanti della lista civica “CittàPerTe” in programma lunedì prossimo al “Parco Verde”.
L’incontro rientrerebbe nelle iniziative avviate dal partito di Vendola a Quarrata in vista delle elezioni amministrative del 2012.
A dimostrazione di quanto siano però deteriorati i rapporti tra Sel e Pd c’è da registrare il dissenso alla decisione finale del Pd raccolto dal portavoce di Sinistra Ecologia e Libertà Claudio Di Vincenzo al termine del consiglio comunale.
Il dibattito sui percorsi partecipativi – a tratti – è stato assai animato. Le opposizioni hanno accusato l’amministrazione comunale di un uso strumentale del percorso partecipativo.
“E’ stata utilizzata la bontà del regolamento della partecipazione – ha detto Daniele Ferranti (Pdl)- per fini economici; per togliersi la responsabilità dei tagli al prossimo bilancio di previsione scaricando le colpe sui cittadini che poi hanno risposto con un giudizio negativo al percorso pilotato della partecipazione”. “
Per Sinistra Ecologia e Libertà – ha detto Riccardo Musumeci – sarebbe importante invertire il metodo di governare e quindi sulla partecipazione sarebbe importante arrivare ad un coinvolgimento della commissione affari istituzionali per arrivare a redigere entro la fine della legislatura (come proposto dall’emendamento Udc, ndr) un regolamento sul bilancio partecipato. Noi non vogliamo essere del tutto denigratori come i partiti di opposizione ma neppure crediamo che il percorso scelto dal sindaco e dal Pd sia quello ottimale. Si sta nel mezzo ma ci interessa arrivare allo scopo”.

“La nostra mozione – ha detto il consigliere Leonardo Galigani (Pd) – è estremamente chiara: l’amministrazione quarratina ha voluto impegnare i cittadini in un processo partecipativo che avesse ad oggetto la parte strategica del Bilancio, ovvero la parte corrente, quella più fortemente compromessa dai pesanti tagli del Governo. Non è quindi una partecipazione di facciata su aspetti marginali della politica di bilancio ma il suo centro nevralgico. Si è ricorso ad un percorso partecipativo che fosse rigoroso e scientificamente riconosciuto attraverso un sorteggio che ha seguito precise regole di campionamento statistico, la presenza di un soggetto terzo a garanzia dell’oggettività e della non manipolabilità dell’indagine, la pubblicazione delle regole e dei criteri con cui l’inchiesta è stata condotta e l’accessibilità da parte dei cittadini alle varie fase del processo”.
Ed ha continuato: “Il percorso Contiamo Tutti è secondo noi lo strumento con cui il Comune sta dando modo ai cittadini di fare politica di Bilancio su temi che riguardano il Comune nel suo insieme ma è anche la possibilità per il cittadino di entrare effettivamente all’interno della macchina dell’amministrazione locale e di diventarne interprete, prima di tutto, come rispetto delle regole condivise. E’ una tappa fondamentale di approccio al Bilancio che chiediamo diventi il punto di partenza di un processo partecipativo che coinvolga un numero sempre maggiore di cittadini e che si estenda anche al Titolo II del Bilancio nel più stretto rispetto delle regole stabilite dal Regolamento comunale sulla partecipazione”.
“Chiediamo – ha concluso Leonardo Galigani a nome del Pd – che non venga tralasciata la possibilità di includere altre tipologie di percorsi partecipativi, diverse nella forma, nella metodologia, nel grado di estensività purchè rigorosamente rappresentative delle esigenze dell’intera cittadinanza quarratina”.
“Siamo interessati come Udc e gruppi di minoranza – ha dichiarato Alessandro Cialdi (Udc) – a portare avanti il nostro ordine del giorno per iniziare un percorso che porti invece a redigere un regolamento per il bilancio partecipato perché riteniamo che il percorso partecipativo promosso dal sindaco e sostenuto dal Pd, non sia altro che retorica e il documento presentato solo un testo di propaganda e di difesa dell’azione fatta. Con Contiamo Tutti si invitano infatti i cittadini a prendere decisioni su cose di cui non sono a conoscenza e che non gli spettano. Noi vogliamo iniziare dalle fondamenta: con questo percorso si è andati invece a chiedere quale guaina mettere al tetto per tappare i buchi. Noi vogliamo chiedere ai cittadini di esprimere nei tempi giusti le loro idee. Tutto dovrebbe essere riportato in un regolamento. Alla fine l’ultima parola spetta comunque alla giunta perché ci deve essere un giusto mix tra democrazia partecipativa e democrazia rappresentativa”.
“La mozione di Sinistra Ecologia e Ambiente- ha concluso Cialdi - è dello stesso tenore della nostra a parte la prefazione che non ci interessa. Quella del Pd appare invece un documento retorico e autoreferenziale. Vi si dicono cose non vere anche a proposito del Piuss”.
Duro anche il giudizio di Roberto Cartei (CittàPerTe). “La mozione del Pd e il percorso partecipativo Contiamo Tutti – ha detto – è una richiesta di aiuto, è solo un paravento di fronte alla necessità di fare scelte. E’ più un percorso politico che partecipativo”.
Contiamo Tutti ha avuto delle criticità ma non lo considero un percorso sbagliato all’inizio” ha quindi precisato nelle dichiarazioni di voto Riccardo Musumeci (Sel).
“Questo percorso- ha spiegato il capogruppo Pd Gabriele Romiti – è stato ampiamente discusso nella maggioranza. A Quarrata l’amministrazione comunale ha fatto una cosa di cui siamo orgogliosi e fieri. Alla Magia non si è parlato solo di tagli ma anche di scelte. Il dato di fatto è che il percorso partecipato non è stato fatto dai gruppi di opposizione. Noi invece abbiamo cercato di conoscere il pensiero dei cittadini. Un metodo che da sempre portiamo avanti incontrando i cittadini nelle assemblee e stando in mezzo alla gente. Come è avvenuto per il Piuss. I gruppi di opposizione hanno parlato di criticità soltanto per andare sul giornale. Fare un regolamento significherebbe per noi rispendere altri soldi per un un regolamento comunale sulla partecipazione che invece funziona. Riteniamo infatti che dentro un percorso partecipativo si possa discutere di tutto”.

a.b.

Nella foto in allegato: la mozione del Pd sulla partecipazione

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