domenica 27 marzo 2011

Inceneritore di Montale, preoccupazioni anche da Montemurlo. I comitati: "Anche l'Arpat ha presentato denuncia: l'inceneritore è fuori legge"


QUARRATA-AGLIANA-MONTALE_ Facciamo il punto della situazione sulla vicenda dell’inceneritore di Montale: ecco le ultime novità.
Si svolgerà giovedì 7 aprile il prossimo Tavolo Tecnico istituzionale sull’inceneritore di Montale.
Vi parteciperanno oltre ai rappresentanti del Cis (il consorzio intercomunale servizi di proprietà dei comuni di Quarrata-Agliana e Montale), i Comuni soci, i rappresentanti dell’Asl 3 di Pistoia e della Provincia, i comitati dei cittadini, il comune di Montemurlo, l’Arpat di Pistoia e l’Ordine provinciale dei medici di base di Pistoia.
Intanto sulla questione dell’inceneritore di Montale anche il sindaco di Montemurlo Mauro Lorenzini ha chiesto con urgenza un incontro chiarificatore con il sindaco di Montale David Scatragli e l’assessore all’ambiente della provincia di Pistoia Rino Fragai a seguito della lettera inviata dall’Asl 3 di Pistoia in cui si denunciano alcune deficienze funzionali sull’impianto di via Tobagi a Montale.
Lorenzini nell’ottica dell’attenzione sulle questioni del termovalorizzatore ha chiesto chiarimenti sullo sforamento dei limiti delle emissioni e le eventuali ricadute sul territorio del comune di Montemurlo e nei prossimi giorni chiederà all’Asl 4 di Prato un aggiornamento del profilo di salute dei cittadini montemurlese per valutare se vi sono state ricadute nocive.
Anche l’Arpat ha presentato una denuncia all’Autorità Giudiziaria. Il coordinamento dei comitati della Piana e il Comitato per la chiusura dell’inceneritore di Montale hanno infatti proprio ieri reso noti alcuni documenti pubblicati sul sito web della provincia di Pistoia dove la stessa Agenzia tramite il responsabile dei controlli di Pistoia dottoressa Perissi nell’annunciare una denuncia agli enti competenti certificherebbe che l’Inceneritore di Montale “è fuori legge” .
Nel documento diramato dai due comitati si fa pure riferimento alla riunione svoltasi il 3 marzo scorso presso la provincia di Pistoia (alla presenza tra gli altri del Comune di Montale, Arpat e Asl).
“Tale riunione – si legge nel documento – deve essere stata molto animata con l’Asl che riferisce di una mancanza di carboni attivi nell'impianto, con conseguente mancanza di adeguato abbattimento della diossina, e che afferma testualmente "che al momento attuale l'impianto non appare essere sotto adeguato controllo gestionale". Giudizio evidentemente condiviso anche dall'Arpat che denuncia penalmente il gestore, ma l'Arpat va anche oltre, in quanto preannuncia (a pag. 16 della lettera inviata il giorno successivo) una nota "che sarà inviata ai vari Enti per le opportune diffide".
“A questo punto – si chiedono i rappresentanti dei due attivi comitati - è lecito sapere perché dopo oltre un mese da questa comunicazione, con l'impianto che ha continuato a emettere diossina al limite di legge (86 ed 81 picogrammi/metro cubo, e che vanno anche oltre i limiti di legge di 100 picogrammi se si considera il valore di incertezza analitica, così come esplicitamente prevede l'autorizzazione all'impianto), non sono state emessi da parte dalle Amministrazioni Pubbliche, o dall'Autorità Giudiziaria, alcun provvedimento cautelativo per la salute pubblica? “ Eppure – proseguono - gli argomenti non mancano; allegata alla lettera della dott.ssa Perissi c'è anche il rapporto conclusivo degli accertamenti effettuati dalla struttura specialistica dell'Arpat di Firenze sui sistemi di controllo dell'inceneritore di Montale. In questo rapporto si afferma che, nel corso del 2010, "sono stati rilevati 10 casi di medie normalizzate con palesi errori di elaborazione", si segnalano anche per gli ossidi di azoto, "7 casi di superamento della soglia", che inoltre "potrebbero sussistere violazioni connesse alla mancata comunicazione di eventi", ed ancora che "nelle impostazioni del sistema di elaborazione dati è presente un errore in qualche algoritmo di calcolo"... per il quale..." non è pervenuta comunicazione in merito alla risoluzione effettiva del problema".
Che cosa si aspetta ancora per chiudere l'inceneritore?".
a.b.

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