mercoledì 30 marzo 2011
L'attualità della Teologia della Liberazione e la correlazione fra cristianesimo, economia e potere secondo Frei Betto. Incontro pubblico ad Agliana.
AGLIANA_ Giovedì 31 marzo alle ore 21.15 presso la Chiesa parrocchiale in Piazza Gramsci su iniziativa della parrocchia in collaborazione con Rete Radiè Resch-Casa della Solidarietà di Quarrata si terrà l’incontro-dibattito sul tema: “Cristianesimo, economia e potere. La Teologia della Liberazione oggi”. Interverrà il teologo brasiliano Frei Betto, una delle personalità di primo piano della Chiesa latino-americana e da anni protagonista dell’attività culturale e politica brasiliana.
L’incontro sarà l’occasione per riflettere sulla correlazione fra economica e potere nel segno dell’oppressione degli ultimi e sul ruolo del cristianesimo in un periodo tra l’altro caratterizzato da fermenti di liberazione come nel Nord Africa che devono interpellare direttamente “come occidentali e come esseri umani”. Sarà possibile inoltre scoprire l’attualità della Teologia della Liberazione, nata negli anni Settanta in America Latina, secondo una visione profetica del cristianesimo in opposizione alle dittature militari che calpestavano i diritti umani e che oggi continua a mantenere un’efficacia sempre attuale nell’opporsi a quel neoliberalismo privo di umanità che tende a schiacciare i più deboli (già sperimentato in Cile e in America Latina).
“La Teologia della Liberazione – scrive a questo proposito lo storico Daniele Pompejano (professore ordinario di Storia presso l’Università di Palermo che Frei Betto incontrerà sabato 2 aprile in un incontro dibattito presso il teatro Don Orione di Messina) – rimane una istanza di libertà che difende la dignità dell’essere umano, sempre più minacciato dalle leggi di un mercato senza regole”.
Carlos Alberto Libanio Christo, al secolo Frei Betto, nato a Belo Horizonte in Brasile il 25 agosto 1944, è un frei domenicano che da anni scrive libri e trattati.
Si laurea in Fisica, fa parte della GIAC, di cui è dirigente nazionale. Entra nell'ordine dei Domenicani. Durante la dittatura militare (1964) aiuta i perseguitati politici a fuggire all'estero, per questo è incarcerato e torturato dal 1969 al 1972, insieme a tre suoi confratelli: Frei Ivo, padre Fernando e Frei Tito, il quale a cause delle gravi torture ricevute si impiccherà a Lione in Francia pochi anni dopo.
Frei Betto in carcere scrive il libro "Dai sotterranei della storia", che lo renderà famoso in tutto il mondo; a seguire: "Lettere dal carcere" ecc.. A tutt'oggi ha edito 70 libri, di cui 8 in Italia.
Teologo della liberazione è stato una dei principali "agitatori" insieme a Gustavo Gutierrez, Leonardo Boff, Marcelo Barros e molti altri che hanno portato il Vaticano ad intervenire, e a bloccare la Teologia della liberazione.
Animatore dei Movimenti popolari, assesore delle Comunità ecclesiali di base, della Pastorale operaia, della commissione Pastorale della terra e del Movimento Sem Terra, è fondatore del movimento Fede e Politica.
Ha fatto parte del primo governo Lula dal 2003 al 2004 come consigliere speciale del Presidente per il Programma Fame Zero. Ha abbandonato successivamente il governo brasiliano “per due motivi”: “Perché volevo avere il tempo per scrivere e perché non condividevo la politica economica del governo”.
Oltre a scrittore è giornalista, scrive settimanalmente su 26 quotidiani brasiliani. Il suo ultimo libro pubblicato in Italia s’intitola “Quell’uomo chiamato Gesù” (EMI, 2010).
a.b.
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1 commento:
ecco i "guasti" di cui paghiamo le conseguenza oggi del sessantotto!! la tologia della liberazione induce un comportamento, un approccio ed una visione del cristianesimo che non parte dall'immenso amore di Dio per l'uomo ma dalla visione politica ed umana delle cose terrene. Tollera principi come l'assenza di castità, (quindi permette l'uso del profilattico) tollera l'aborto, l'omosessualità ammettendo che l'uomo è condannato ad essere a questa schiavo perenne, le pseudo-libertà femminili e la possibilità di sposarsi da parte dei sacerdoti, tutte cose venute con il movimento sessantottino che anzichè liberare la chiesa la fuorviano e la portano su un terreno pericolosissimo per la fede e per la salvezza eterna dell'anima!!!
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