lunedì 14 marzo 2011

Rifiuti zero è utopia? In un documento di Italia dei Valori di Quarrata le proposte per un Piano dei Rifiuti "coerente" e "moderno"


QUARRATA_ Come ricevuto volentieri pubblichiamo il documento di Idv di Quarrata a firma del referente comunale Domenico Pagliaro sul tema dei rifiuti. Una ampia riflessione che il movimento di Di Pietro vuole sottoporre alle forze politiche locali e "a chi andrà ad amministrare" il Comune di Quarrata nel 2012. Idv Quarrata si dice anche a favore dell'iniziativa di Daniele Manetti, membro della commissione della partecipazione del Comune di Quarrata, a favore di un percorso sui rifiuti.

Ecco il testo:

"Ci rendiamo perfettamente conto che questo progetto non è applicabile subito anche se molti sostengono il contrario. Fare un progetto a lungo periodo fissando degli obbiettivi si può, per poi raggiungere l' utopia di Rifiuti Zero. L'utopia va costruita ,oggi è importante per l'emergenza ambientale avere grandi obbiettivi. La politica deve avere il coraggio di lavorare e progettare a lungo periodo, non preoccupandosi solo del consenso immediato ma di operare negli interessi della comunità che amministra senza campanilismi ma avendo uno stretto rapporto con i comuni vicini visto, che le problematiche ambientali non hanno confini.
L'Italia dei Valori di Quarrata sostiene e appoggia l'iniziativa di Manetti Daniele (membro della Commissione della Partecipazione) per iniziare un percorso di confronto sulla tematica dei rifiuti, coinvolgendo tutte le forze politiche presenti sul territorio e in particolar modo con i cittadini perchè per noi è l'unico modo per costruire "L' Utopia? RIFIUTI ZERO".
I cittadini chiedono “leadership” alla politica: dimostriamo coraggio nelle nostre azioni.
Il nostro obiettivo deve essere quello di recuperare, riciclare e riutilizzare i materiali altrimenti destinati in discarica, o negli inceneritori.
Per fare questo occorre innanzitutto organizzare la raccolta differenziata.
La sua gestione non è un problema tecnologico, bensì organizzativo. Il valore aggiunto di una simile scelta risiede nel coinvolgimento e nella condivisione dei cittadini verso politiche e pratiche tese alla sostenibilità ambientale.
Il secondo passo prevede l’introduzione della raccolta spinta porta a porta, unico sistema in grado di raggiungere in breve tempo e su larga scala quote percentuali superiori al 70%.
Fondamentale poi è realizzare un impianto di compostaggio comunale. Il quarto passo muove verso la realizzazione di piattaforme per il riciclaggio e il recupero dei materiali per reinserirli nella filiera produttiva.
Diffusione del compostaggio domestico, sostituzione delle stoviglie e delle bottiglie di plastica, fare uso dell’acqua del rubinetto, utilizzo dei pannolini lavabili, acquisto alla spina di latte, bevande, prodotti alimentari, detersivi e ricorso alla sporta per la spesa ecc......
Realizzazione di centri per la riparazione, il riuso di beni durevoli, dove vengono riparati, riutilizzati e venduti.
Bisogna tuttavia premiare il comportamento virtuoso dei cittadini, incoraggiandoli a fare acquisti più consapevoli. Come? Introducendo una tariffazione che faccia pagare le utenze sulla base della produzione dei rifiuti non riciclabili da raccogliere.
Dopo tutto questo, occorre un impianto di recupero e selezione dei rifiuti al fine di recuperare eventuali materiali sfuggiti alla raccolta differenziata e impedire che rifiuti tossici possano essere inviati nella discarica, o negli inceneritori, transitoria e stabilizzare la frazione organica residua.
Il penultimo passo prevede la corretta chiusura del ciclo e l’analisi del residuo a valle della differenziata, il recupero, il riutilizzo, la riparazione e il riciclaggio con il fine di riprogettare gli oggetti a livello industriale, di estendere alle imprese la responsabilità sociale del produttore, di promuovere le buone pratiche di acquisto, produzione e consumo.
Con la strategia Rifiuti Zero si è oltre il riciclaggio.
Tuttavia senza raccolta porta a porta e compostaggio domestico non può esservi Rifiuti Zero, una strategia che diviene a sua volta un vasto percorso di sostenibilità e che permette di fare scelte responsabili a difesa della nostra salute.
Le donne e gli uomini della nostra città sono persone sensibili, i nostri giovani sono orgogliosi, le famiglie sono pronte giorno dopo giorno a contribuire, con passione, a una nuova configurazione di Quarrata, più bella, presentabile, accogliente, sostenibile.
Queste sono le nostre proposte per un Piano dei rifiuti coerente e moderno, basato sui reali bisogni e sulle aspettative dei cittadini nonché sulla redistribuzione del reddito.
Differenziare, dunque, e non bruciare, comporta incentivare piani di ricerca e sviluppo nell’ambito delle nuove tecnologie ambientali e posti di lavoro. Sì, lavoro per tanti giovani delle nostre comunità!
Ci rendiamo conto che questo è un argomento che molte forze politiche non vogliono affrontare perchè si rischia il consenso ma non possiamo più fare gli struzzi , noi chiediamo a tutte le forze politiche di mettere da parte le differenze partitiche e di avviare una seria riflessione sull'argomento.

Un'ultima riflessione: aria ,acqua,ambiente in generale è di Destra o di Sinistra?

Domenico Pagliaro
(Referente dell'Italia dei Valori di Quarrata)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

bravo pagliaro domenico!!...aria ,acqua,ambiente in generale è di Destra o di Sinistra?...oppure non interessa?..basta che il problema sia affrontato usando il buon senso nell'interesse di tutti.

guazzini roberto

Massimo Sauleo ha detto...

Non si può che condividere ciò che Domenico Pagliaro sostiene su un nuovo modo di affrontare la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Deve essere chiaro a tutti i soggetti (cittadini, partiti, associazioni, comitati) che occorre stare solo da una parte : la salvaguardia dell'ambiente e ciò che riusciremo a consegnare alle future generazioni. Non é più tempo di " chiacchiere" intorno ad un camino o seduti intorno ad un tavolo. Ora é necessario dare gambe a progetti "solidi e fattibili" che tengano conto non solo del " pareggio dei conti" ( necessario ed imprescindibile) ma anche della necessità che non é più possibile trovare siti per discriche, trovari siti per inceneritori etc. Proviamo a studiare con i Comuni di Agliana, Montale e Quarrata ed il CIS a studiare la fattibilità di una raccolta differenziata spinta ( umido, plastica,carta, alluminio etc.) scegliendo, nei tre Comuni, porzioni di territorio (quartieri) dove "SPINGERE" la raccolta evitando altre sperimentazioni che sono costate alla collettività parecchie migliaia di euro. Capisco che i tempi si possano dilatare, ma bisogna unire le forze per realizzare qualcosa che non può più essere un sogno.
Un appunto a Domenico Pagliaro : sono convinto che aria , acqua , ambiente in generale hanno visioni diverse da Destra a Sinistra ( confrontare decreto su energie rinnovabili, sul nucleare , etc.).
Massimo Sauleo