QUARRATA_ “Mercoledì 30 gennaio il coordinamento dei Comitati contro il rischio idrogeologico è riuscito ad organizzare una riunione in Regione Toscana con i massimi responsabili quali l’assessore Annarita Bramerini e/o i suoi delegati e con tutti gli enti locali (Provincia di Pistoia, Provincia di Prato, Consorzio Ombrone, Comune di Quarrata, Comune di Agliana, Comune di Pistoia, Comune di Prato , Comune di Poggio a Caiano, Comune di Carmignano) per fare il punto su tutta la grave situazione dei nostri torrenti (in primis gli argini e l’alveo dei Torrenti Stella, Ombrone. Fosso Quadrelli ecc..) e della costruzione delle casse di espansione sul territorio quarratino e su quello del Comune di Pistoia”.
Lo annuncia Daniele Manetti che aggiunge: “La richiesta del Coordinamento dei Comitati è di firmare tutti insieme un patto di solidarietà e di aiuto reciproco per la manutenzione ed il rifacimento degli argini pericolanti e della costruzione veloce delle nuove Casse d’espansione”.
"Si tratta di una vera prima vittoria della partecipazione- ha spiegato - che può essere estesa anche alle altre problematiche che attanagliano il nostro territorio come quella della sicurezza, della gestione dei rifiuti, dei fitofarmaci, dell'acquedotto e della qualità dell'acqua potabile".
“L’ingegnere Giovanni Massini (responsabile del rischio idrogeologicho per la Toscana) – ha fatto sapere con una nota lo stesso Manetti – porterà come esempio da seguire anche per le altre zone sottoposte a rischio idrogeologico dell’intera Regione la collaborazione instaurata fra il nostro Comitato di Quarrata e la Regione Toscana. C’è quindi l’intenzione di coinvolgere direttamente nella risoluzione delle alluvioni della nostra Piana anche il nostro Comitato. Nella riunione del 30 gennaio parleremo perciò anche delle priorità in base ai soldi che potranno essere spesi”.
A Roma intanto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha siglato una intesa con il ministro Corrado Clini su un programma pilota di interventi per la mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico. L’intesa impegna la Toscana a presentare entro 60 giorni al ministero una proposta di programma pilota da attivare, cofinanziandolo, nei tre anni della validità dell’accordo stesso, indicando anno per anno tempi di attuazione, controllo dell’avanzamento dei lavori e quadro finanziario.
“Cercheremo – ha detto il
presidente Rossi - di presentarlo al più
presto in modo che il Comitato di
indirizzo e monitoraggio nazionale possa approvarlo altrettanto rapidamente.
Dopo aver concordato il cofinanziamento potremo dare il via ai lavori”..
Le aree soggette a
pericolosità idraulica rappresentano circa il 20% del territorio regionale e
quelle a rischio frane circa il 14%.
L’intesa
è un ulteriore passo avanti in termini di riduzione del rischio. Si calcola che
per raggiungere questo obiettivo sia necessario mettere in campo 600 milioni di
euro, di cui circa 147 già finanziati.
Nel novembre scorso la Regione Toscana
aveva inviato al ministero un elenco di interventi per la riduzione del rischio
per ciascun bacino idrografico. Eccolo:
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