sabato 26 gennaio 2013

Sicurezza a Quarrata/ Una delle soluzioni non può che arrivare dalla partecipazione dei cittadini. Daniele Manetti: "I problemi della sicurezza si affrontano a viso aperto e a faccia a faccia come tutti gli altri problemi connessi". Ecco la bozza sintetica del processo partecipativo.





QUARRATA_”Le vere telecamere installate nel nostro Comune sono gli occhi dei cittadini e da loro bisogna partire”.
E’ da questa considerazione emersa nel consiglio comunale aperto sulla sicurezza svoltosi nelle settimane scorse a Quarrata che parte una riflessione di Daniele Manetti (l’unico superstite della Commissione per la partecipazione del Comune di Quarrata) che oggi - alla luce di quanto successo nelle ultime settimane sul territorio comunale- affronta il problema della sicurezza dei cittadini.

Daniele Manetti
Lo fa dopo avere ricevuto molte telefonate ed email da cittadini, associazioni e comitati.

I giornali sulla cronaca di questi giorni ( ad oggi 26 Gennaio 2013) – spiega - stanno riportando, giustamente, a proposito dell’ennesimo atto di violenza che è avvenuto a Buriano tutti i dettagli e tutti i particolari di questo nuovo efferato atto di aggressione ad un cittadino Però, fra i diversi interventi riportati sugli articoli dei giornali , le soluzioni per stroncare la violenza sono unicamente, al momento, solo di duro carattere repressivo (argomento che meriterebbe un discorso a parte). Emerge anche la richiesta nella nostra zona di un commissariato di polizia. Sono cose, tutte nessarie insieme alla richiesta della certezza della pena per i delinquenti, ma da sole queste richieste, non basteranno assolutamente a risolvere il problema”.

“Il nostro Comune con la partecipazione dei cittadini deve crearsi un nuovo tessuto sociale in cui i problemi della sicurezza- aggiunge Daniele Manetti - si affrontano a viso aperto e a faccia a faccia , come tutti gli altri problemi connessi ( lavoro, immigrazione, rischio idrogeologico, traffico, inquinamento). Servono a mio avviso confronti in periodiche assemblee pubbliche di frazione e/o di quartiere, fra cittadini, Sindaco, Giunta ed i consiglieri Comunali e le comunicazioni non devono essere inoltrate alla popolazione , come avviene oggi, solo con freddi comunicati stampa”.



“ Nel programma elettorale del nostro nuovo Sindaco Marco Mazzanti era stata messa al primo punto il tema della Partecipazione” e quindi dopo le prime tre assemblee pubbliche che si sono tenute ad Olmi, Montemagno e Quarrata per la stesura di un regolamento partecipativo , sollecitiamo fortemente, in relazione anche a tutti questi fatti criminosi , il Sindaco di Quarrata, a farsi carico di procedere velocemente alla stesura insieme alla popolazione e al Consiglio Comunale di questo Regolamento partecipativo”.


“La criminalità, nei pochi comuni italiani dove viene applicata la partecipazione, è nettamente in ribasso; i delinquenti stanno alla larga da posti dove i cittadini sono organizzati, dove sono rispettati i diritti sociali di tutti ( Immigrati e italiani) e dove la collaborazione trasparente fra cittadini onesti con l’amministrazione avviene alla luce del sole e sotto gli occhi di tutti. Con la Partecipazione si combatte la delinquenza e si instaura dei rapporti di solidarietà e aiuto reciproco , molto stretti e forti, fra i cittadini”.



Nel recente incontro svoltosi a Olmi presso il Parco Verde è stata “rivista e corretta” la prima bozza sintetica su come poter attuare la partecipazione sul territorio quarratino.
Il testo è stato già inviato all’Amministrazione Comunale che dovrà valutare quanto prima il da farsi.

Ecco il testo (come inviatoci):

 

PROPOSTA

PER UNA PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA NELLE SCELTE AMMINISTRATIVE

E NELLA GESTIONE DEI BENI COMUNI

DEMOCRAZIA E BILANCIO PARTECIPATIVO

- STRUMENTI PER LA PARTECIPAZIONE -

I cittadini eletti nel Consiglio comunale si impegnano formalmente a promuovere e sostenere le seguenti forme di democrazia diretta:
a ) Suddivisione della città in " quartieri " ( oppure " osservatori " ) con statuti associativi e presidenti .
Le assemblee di quartiere stabiliranno con modalità e tempi ben noti a tutti i cittadini le priorità di spesa del governo locale e gli interventi compreso la sicurezza che è possibile fare sul territorio .
b ) A tal fine l'ASSESSORATO ALLA PARTECIPAZIONE favorirà i metodi partecipativi ( assemblee di quartiere, di categoria e assemblee tematiche ) e definirà i processi di autogoverno della città.
c ) Successivamente, un apposito CONSIGLIO DI BILANCIOcomposto da amministratori, consiglieri comunali e delegati eletti dalle assemblee definiscono di comune accordo il programma economico d'insieme.
d ) Questo processo decisionale si conclude a fine anno con l'adozione del bilancio partecipativo da parte del consiglio municipale e del sindaco .
Per le attività di partecipazione democratica non sono previsti emolumenti da assegnare alle persone impegnate nei processi partecipativi.

“Questa – conclude Daniele Manetti - è una proposta aperta : ulteriori idee e suggerimenti che possono contribuire al miglioramento di questo progetto saranno accolte favorevolmente. I cittadini, le associazioni, i comitati che condividono questo progetto possono comunicarci la loro adesione”.
 
A.B.

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