QUARRATA_ Dopo la dura "lettera" del segretario provinciale di Idv Michele Parronchi arriva la replica (altrettanto dura) di Anna Ciervo, fino a qualche giorno fa capogruppo consiliare di Idv/Sel a Quarrata ed ora passata al “Gruppo Misto”.
Nel documento che pubblichiamo integralmente la Ciervo spiega le motivazioni che l'hanno portata a dimettersi dall'Italia dei Valori, rispondendo alle sollecitazioni fatte e lanciando nuove accuse al suo ex segretario.
“Il Partito, a livello locale – scrive - è tornato in mano a una guida individualistica che ne determinerà l'ennesima spirale negativa” e "a livello nazionale, Italia dei Valori ha perso quei valori e quelle battaglie che hanno caratterizzato la sua azione politica fino a pochi mesi fa, allontanandosi dal centrosinistra per inseguire la strada del populismo fine a se stesso".
Le ragioni che l’hanno portata a questa scelta sono tutte “politiche”.
Le ragioni che l’hanno portata a questa scelta sono tutte “politiche”.
Le mie
dimissioni da Italia dei Valori sono l'estremo gesto, fatto non senza dolore,
di chi da mesi, come ho avuto modo di sottolineare in sede di dibattito
pubblico e di Partito, non si riconosce più nella linea politica, nei valori e
nelle persone che hanno animato Idv fino ad oggi.
Dispiace che
il neoeletto Segretario provinciale di Idv, Michele Parronchi, rifugga, per
quel che sono riuscita a capire dalla sua balbettante lettera, dalla politica e
presenti il solito scontato attacco personale a testa bassa.
Anna Ciervo |
Vorrei precisare
alcuni semplici inesattezze che ha scritto.
La mia
esperienza politica è iniziata in età matura, nel 2010, per pura passione: io
ho scelto il mio lavoro, di quello ho vissuto e di quello vivo ancora. Non
accetto, dunque, di essere tacciata di opportunismo e corsa alla poltrona da chicchessia,
tanto meno da chi, per mesi, dopo il fallimento della sua esperienza di
dirigente di Partito, si è visto sottrarre anche il ruolo amministrativo per il
quale era stato nominato, e sottolineo nominato.
Per mesi abbiamo assistito
alla battaglia del signor Parronchi e dei suoi pochi sostenitori nel voler
distruggere tutto il lavoro fatto sul territorio di Pistoia con i cittadini e
con le altre forze di centrosinistra pur di riottenere la poltrona scippata.
Insomma, muoia Sansone e tutti i Filistei! Per fortuna, per quasi un anno, Idv
Pistoia ha avuto una guida solida, aperta e capace come la Commissaria Loredana
Ferrara, senza il cui aiuto Idv non avrebbe mai potuto ottenere, alle elezioni
del 2012, quegli ottimi risultati che lo stesso Parronchi ricorda.
Il problema
delle mie dimissioni è, dunque, tutto politico. Il Partito, a livello locale, è
tornato in mano a una guida individualistica che ne determinerà l'ennesima
spirale negativa.
A livello nazionale, Italia dei Valori ha perso quei valori e
quelle battaglie che hanno caratterizzato la sua azione politica fino a pochi
mesi fa, allontanandosi dal centrosinistra per inseguire la strada del
populismo fine a se stesso e oggi, a tutti i livelli, è attraversato da una
crisi lacerante da sembrare irrecuperabile per chi come me ha creduto in quei
valori ispiratori violentemente traditi.
Si è accorto, il signor Parronchi, che
c'è stato un esodo massiccio dall'Italia dei Valori o pensa che tutti fossero
in cerca di poltrone?
Lasci stare
la “schizzofrenia”, che scritto così mi pare pure esagerata. Le consiglio di
scriverla così, schizofrenia con una sola zeta: è più leggera e, soprattutto,
anche più corretta. in fondo sono una semplice maestra e tale rimango, anche se
momentaneamente, e sottolineo momentaneamente, prestata alla politica.
Voglio
lasciarvi, infatti, con una notizia, particolarmente utile per la classe
dirigente pistoiese dell'Idv: in politica ci sono ancora persone che si
impegnano solo per il piacere di far parte della polis.
Ci sono persone che si
mettono al servizio dei cittadini e del bene comune perché avvertono il dovere
di mettersi in gioco in prima persona, nel loro piccolo, senza chiedere niente
in cambio.
Io ho scelto di farlo, alla mia non più giovane età, fuori tempo per
qualsiasi ambizione di carriera, per rabbia e per speranza, per lanciare un
messaggio anche a tutti quei ragazzi più giovani di me che si sono già arresi,
come mio figlio, e per combattere quella politica arraffona, assetata di potere
fine a se stesso e di individualismo.
A questo non
voglio rassegnarmi.
Anna Ciervo
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