PISTOIA_ E’ stato presentato stamani, lunedì 22 luglio in Provincia, il rapporto sulla scuola pistoiese, a.s. 2011/12, elaborato dall’ Osservatorio scolastico provinciale: una fotografia del sistema scuola del territorio, prima del dimensionamento messo in atto nell’ a.s .2012/13 con il piano annuale di riorganizzazione (approvato a novembre 2011 dal Consiglio provinciale, alla luce della legge n.111/2011 che prevedeva la riunione delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di I grado in Istituti Comprensivi) e con il quale sono stati istituiti 8 nuovi istituti comprensivi nei comuni di Montecatini, Pescia e Uzzano, Pistoia e Quarrata (i comprensivi ad oggi su tutto il territorio pistoiese sono 24).
Da un primo confronto sugli organici di fatto, relativamente al numero medio di alunni per classe, tra l’ a.s. 2011/12 e l’a.s. 2012/13, nelle classi della scuola primaria il dato è passato da 20,42 a 20,62; valori più bassi rispetto a quelli della scuola dell’infanzia, dove dal 27,66 del 2011/12 si passa al 27,02 del 2012/13; nella scuola secondaria di I e II grado, invece, la il dato passa da 22,36 a 22,77 nella scuola media e da 21,98 a 22,2 nella scuola superiore.
La scuola paritaria non statale è presente in modo rilevante nell’infanzia dove raccoglie un terzo degli alunni (28,41%), questo grazie alle 12 scuole dell’infanzia del comune di Pistoia, che accolgono 901 alunni (dato a.s. 2011/2012), sommate alle 23 scuole dell’infanzia private paritarie , che ne accolgono 1313 (a.s 2011/2012).
La mobilità degli alunni tra i comuni è un importante indicatore, ai fini della programmazione della rete scolastica.
Non esistendo un parametro oggettivo,che possa essere individuato come segnale di troppa mobilità in entrata o in uscita, ai fini dell’analisi dei dati, si è stabilito nel 20% il livello al di sopra del quale porre attenzione alle cause.
Il rapporto mette in evidenza la percentuale di alunni che risiedono nello stesso comune della scuola: fra i comuni con le percentuali più basse, nella scuola dell’infanzia si segnala il comune di Ponte Buggianese (51,35% di alunni residenti nello stesso comune della scuola); nella scuola primaria si segnalano i comuni di Marliana, con una percentuale del 64,2%, e di Uzzano, con il 76,9%; nella scuola secondaria di primo grado, 3 comuni (Abetone, Marliana e Piteglio) su 22 non hanno scuole statali di questo grado, con la conseguenza di forti concentrazioni di alunni in entrata nei comuni limitrofi (Montecatini Terme, con il 76,4%, Pieve a Nievole , con il 77,4%, e Uzzano, con il 75,3%).
La scuola secondaria di secondo grado è presente in 7 comuni su 22, pertanto la mobilità è necessariamente alta.
Per quanto riguarda la mobiltà in entrata, ovvero tutti gli alunni residenti nelle province toscane, eccetto Pistoia, che decidono di studiare nelle scuole secondarie di II grado della nostra Provincia, il totale è di 1757 (di cui 72 residenti fuori regione). Un numero molto alto se confrontato con la mobilità in uscita, con 654 alunni residenti a Pistoia che studiano in scuole di altre province toscane.
In sostanza, ci sono istituti scolastici superiori del nostro territorio che attraggono molti studenti residenti fuori provincia. Montecatini Terme (dove si trovano l’istituto alberghiero F. Martini e il Liceo C. Salutati) accoglie 503 alunni; Pescia (dove si trovano liceo C. Lorenzini, l’I.T.C. Marchi, istituto Sismondi - Pacinotti, istituto tecnico agrario D. Anzilotti) ne accoglie 555, di cui ben 420 provenienti da Lucca.
Per quanto riguarda la dispersione scolastica, i valori si riferiscono alle analisi per genere, al giudizio di licenza media, al ritardo nel percorso di studi, agli esiti, alla presenza di alunni con cittadinanza non italiana e all’analisi del voto di maturità.
L’esame di licenza media avviene dopo 11 anni di rapporto tra alunno e scuola ed è un indicatore importante per la carriera scolastica futura. Dal giudizio ottenuto si conclude che: il voto più basso, il 6, è riportato dal 31,82% degli alunni (30,1% per l’anno precedente);quello più alto, il 10, dal 4,95 % degli studenti delle terze medie (inferiore rispetto al 6,8% dell’anno precedente); le alunne femmine presentano in generale risultati migliori dei maschi. Il giudizio di licenza media influenza fortemente l’orientamento, cioè la scelta della scuola secondaria di II grado: gli alunni licenziati con il 6 si concentrano nell’istruzione professionale per il 51,67 % (iscrizioni a.s. 2011/12); gli alunni licenziati con il 10 si orientano prevalentemente nei licei (92,26 %).
Per quanto riguarda gli alunni non italiani, la provincia di Pistoia ha una percentuale di 9,28% nella scuola secondaria di II grado; la percentuale sale a 13,99% per gli alunni iscritti nella scuola secondaria di I grado (in crescita rispetto alla percentuale dell’anno passato, cioè 11,72%): la cittadinanza prevalente è quella albanese, seguita da quelle rumena e marocchina.
In riferimento agli esiti negativi degli alunni, le percentuali delle classi della scuola secondaria di I grado, se confrontate con quelle dell’anno precedente, sono superiori per alcune scuole: l’Istituto comprensivo 2 – Monsummano Terme; l’i.c. Don Milani, l’i.c. Leonardo da Vinci, l’i.c.di Montale e la scuola media A.Roncalli.
Si distingue per il proprio miglioramento l’istituto Raffaello di Pistoia. Nella scuola secondaria di II grado solo il liceo Lorenzini di Pescia mostra una percentuale elevata rispetto all’anno precedente, ma, grazie ai progressi ottenuti dall’istituto Capitini di Agliana e dall’Einaudi di Pistoia, si ottiene un dato provinciale migliore dell’anno precedente.
Il capitolo relativo al diritto dovere all’istruzione è utile per capire la quantità e le caratteristiche degli alunni più deboli, che escono dai percorsi scolastici verso la formazione professionale o l’apprendistato.
Le procedure di vigilanza sui ragazzi in diritto - dovere prevedono che il dirigente scolastico informi tempestivamente sugli abbandoni il sindaco del comune di residenza (nel caso di obbligo scolastico, fino ai 16 anni ovvero 10 anni di studio) o il responsabile dei centri per l’impiego nel caso di ragazzi in obbligo formativo (alunni di 16 e 17 anni fino al compimento dei 18).
L’Osservatorio Scolastico Provinciale raccoglie tutte le comunicazioni in un database: l’anagrafe studenti e i database regionali permettono oggi di gestire in tempo reale le interruzioni dei percorsi e sono di grande supporto ai dirigenti scolastici, sindaci e responsabili dei centri per l’impiego, per attivare procedure mirate di prevenzione dell’evasione e dell’abbandono scolastico.
Nel rapporto si trova il capitolo dedicato ai principali indicatori del sistema scolastico provinciale, che possono essere letti sia per comune di residenza dell’alunno, che per istituzione scolastica.
Fra gli indicatori di dispersione per comune di residenza, in merito alla valutazione dell’esame di licenza media, i voti migliori riguardano gli alunni residenti a Lamporecchio, Cutigliano e Abetone (i comuni della montagna hanno numeri piccoli che facilmente possono portare a percentuali molto alte o molto basse); i voti migliori alla maturità riguardano gli alunni residenti a Cutigliano e Lamporecchio.
Sull’indicatore dei ritardi accumulati dagli alunni, invece, percentuali alte per la scuola secondaria di I grado si trovano nei residenti di Montecatini Terme; i ritardi più significativi nella scuola secondaria di II grado si hanno per gli alunni residenti a Monsummano Terme.
Gli esiti negativi sono insignificanti per la scuola primaria; per la scuola media emergono i comuni di Montale e Pistoia; per la scuola secondaria di II grado, il dato più alto per gli alunni residenti a Marliana, Piteglio, Sambuca Pistoiese e Monsummano Terme.
Per i dati sull’orientamento (la scelta della scuola superiore da parte degli alunni): i percorsi liceali sono preferiti dagli alunni residenti a Montecatini Terme e Pistoia; le scuole professionali sono scelte prevalentemente dai residenti di Ponte Buggianese, Chiesina Uzzanese, Lamporecchio, Pescia e Monsummano Terme; i percorsi tecnici dagli alunni residenti nei comuni montani (data la presenza del percorso tecnico commerciale all’Istituto omnicomprensivo di San Marcello Pistoiese) e nei comuni di Agliana e Montale (grazie alla presenza dell’istituto tecnico A. Capitini).
Tra gli indicatori troviamo anche le percentuali di stranieri, che ci indicano le zone dove si concentra il maggior numero: nella scuola primaria e secondaria di I grado nel comune di Montecatini Terme; per la scuola secondaria di II grado, gli alunni stranieri, oltre che a Lamporecchio e Montecatini Terme, si concentrano nel comune di Sambuca Pistoiese.
Per quanto riguarda la mobilità degli alunni, è molto ridotta per la scuola primaria; nella scuola secondaria di I grado si confermano percentuali alte anche nei piccoli comuni della montagna, oltre a Agliana e Pistoia, percentuali inferiori (che indicano una dispersione maggiore dei propri residenti) nei comuni di Montecatini Terme, Pieve a Nievole e Serravalle Pistoiese.
Questi risultati possono essere letti anche per istituzione scolastica. Per i voti di licenza media, si confermano migliori gli alunni della scuola media Marconi Frank e degli Istituti comprensivi Martin Luther King, Lamporecchio e Leonardo da Vinci.
Gli alunni con insuccessi scolastici sono in piccolissima percentuale nella scuola primaria, con una media del 3,91% (spicca il dato del Circolo didattico di Montecatini, dove il 6,58% degli alunni sarebbe in ritardo già alla scuola primaria); nella scuola secondaria di I grado il ritardo maggiore lo troviamo, per Pistoia, all’istituto comprensivo Leonardo da Vinci e alla scuola A. Roncalli, per la Valdinievole alla scuola media G. Chini di Montecatini Terme.
La percentuale di stranieri per la scuola primaria, rispetto alla media provinciale (12,43%), risulta superiore per il Circolo didattico di Montecatini Terme (21,16%), per il III Circolo di Pistoia (18,47%), per l’istituto comprensivo di Lamporecchio (16,90%); per la scuola secondaria di I grado risultano alte, rispetto alla media (13,99%), le percentuali per la scuola media G. Chini di Montecatini Terme (22,27%) e per la scuola media Marconi - Frank (20,62%).
Se leggiamo gli indicatori per ciascuna scuola di ogni ordine e grado (direzioni didattiche, istituti comprensivi, scuole nedie e superiori a.s. 2011/12 ), oltre al confronto dei voti riportati nella carriera scolastica, per le scuole secondarie di II grado si è elaborato un dato significativo: si è messo a confronto il voto di licenza media dell’anno precedente con le nuove iscrizioni alla classe prima superiore.
Gli alunni che hanno riportato i voti di licenza media più alti (8,75) si sono iscritti per l’anno 2011/12 al Liceo Scientifico A. di Savoia Duca d’Aosta, istituto che riporta anche la percentuale più alta della provincia (88,8% ) di nuovi iscritti alle classi prime.
Se confrontiamo la media dei voti di maturità ottenuti dagli alunni nei diversi istituti superiori della nostra provincia, sono molto buoni i voti del Liceo Lorenzini di Pescia, del Liceo Petrocchi e del Liceo Forteguerri di Pistoia.
Il ritardo accumulato nel percorso scolastico sul totale provinciale è di 32,86%, con percentuali superiori in 3 istituti: l’ist. Einaudi (65,8%), l’ist. Pacinotti (64,18%) e l’istituto Sismondi - Pacinotti di Pescia ( 59,71%).
Se confrontiamo gli esiti negativi riportati al termine dell’anno scolastico 2011/12 con quelli dell’anno precedente, ad eccezione degli studenti dell’ istituto Pacinotti (28,57 % di esiti negativi)e dell’Istituto Sismondi-Pacinotti (24%), percentuali diverse rispetto all’anno precedente risultano per l’istituto Einaudi (da 26,67% a 14,97%).
L’altro indicatore da tenere presente è la presenza di alunni stranieri alla scuola superiore, che in alcuni istituti è molto più alta della media provinciale (9,28%) ovvero: il 18,78% all’istituto Einaudi, il 18,91% all’ist. Sismondi - Pacinotti e addirittura il 26,43% all’istituto Pacinotti di Pistoia.
Se analizziamo il genere, la minor percentuale di femmine si trova nell’istituto Pacinotti (0,2%), mentre la più alta la ritroviamo al Liceo Forteguerri di Pistoia (81,14%).
“Si conferma la capacità attrattiva del nostro territorio; sono costanti gli ingressi di studenti da altre province e quelli che se ne vanno sono un terzo rispetto a quelli in ingresso – spiega l’assessore all’Istruzione, Paolo Magnanensi - Questo comporta varie difficoltà in relazione agli spazi di cui le scuole hanno sempre più necessità. La nostra preoccupazione per i mancati finanziamenti della legge 23/96, unica fonte di sovvenzionamento delle strutture scolastiche, si unisce alla consapevolezza di coinvolgere l’intero territorio pistoiese e tutte le istituzioni per affrontare e risolvere i problemi legati agli spazi e all’edilizia scolastica”.
Fonte: Ufficio Stampa-Provincia di Pistoia
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