mercoledì 17 luglio 2013

Pd Pistoia Centro: "In prospettiva congressuale si dia avvio ad un confronto ampio e partecipato per una nuova stagione democratica".. Ecco il documento del Circolo Pd Pistoia Centro.


PISTOIA_ In attesa dell'apertura della fase Congressuale del Pd il Circolo Pistoia Centro ha redatto un documento con alcune riflessioni e proposte.

"Il nostro intento - spiega Marco Frediani (Pd) - è di provare ad avviare un confronto che tarda per il momento ad arrivare e che sia per quanto possibile ampio e partecipato".
L'invito che viene rivolto a tutti è quello di contribuire con proprie riflessioni scrivendo all'email: circolocentrostorico.pd@gmail.com oppure telefondando al numero 328- 0420650.

Ecco di seguito il documento integrale del Circolo Pd Pistoia Centro.
 
”In attesa dell’apertura della fase Congressuale, nel Circolo PD Pistoia Centro abbiamo avviato alcune riflessioni e proposte su cui invitiamo tutti (iscritti e non iscritti) a discutere e confrontarci.
Il Partito Democratico, per propria vocazione, si propone di essere un’associazione politica in cui apertura, condivisione, coinvolgimento, trasparenza, libero confronto e democrazia siano principi irrinunciabili. Ancora troppo spesso però il nostro partito si è dimostrato incapace di onorarle e farle proprie fino in fondo, di renderle parte effettiva del vivere comune.
Al prossimo Congresso il PD si troverà dunque di fronte a un bivio: quello tra il tentativo di sopravvivere a se stesso nelle forme e nei contenuti visti fino ad ora e il lancio di una sfida, la voglia crescere, di osare, di diventare finalmente quel contenitore di idee e di persone, quella sinistra moderna, progressista e riformista che in tanti abbiamo auspicato.
Significa questo che tutto quello che abbiamo fatto fin qui sia da buttare? Assolutamente no. Dobbiamo tenerci stretto il processo costituente che nel 2006-7 favorì l’avvicinamento alla politica di tanta e sana società civile, l’idea delle primarie per la premiership e delle parlamentarie, e la voglia di costruire programmi condivisi. Perché dei passi avanti, a partire dal 2006, li abbiamo fatti: ma tante cose ancora dobbiamo migliorarle.

Siamo perciò convinti che al prossimo congresso il PD, anche locale, debba rimettersi in cammino per assolvere il proprio ruolo storico di autore primario del rinnovamento della politica, di rafforzamento della democrazia, che eserciti il pluralismo nei fatti e non nelle parole, che rimetta al centro i cittadini, che veda la rete Internet come potente mezzo di partecipazione, garanzia e trasparenza.
Di fronte al populismo e all’antipolitica, il PD deve essere e apparire in ogni ambito un soggetto politico di Centrosinistra rinnovato e ri-innovatore.Partito DemocraticoCircolo Pistoia CentroUn cantiere politico che porti alla costruzione di una chiara coscienza identitaria, di una classe dirigente diffusa che ci guidi verso l’affermazione di un nuovo modello sociale di sviluppo che ponga al centro l’individuo in quanto persona e la dignità del popolo italiano.
Un modello in cui l’economia torni a essere al servizio del cittadino (e non vice-versa), per una società della relazioni prima che dei consumi, che al patrimonio storico dei temi “tradizionali” (contrapposizione capitale – lavoro, giustizia, equità) aggiunga quelli legati alle “nuove dimensioni” della politica che partono dalla consapevolezza, profonda, dell’interdipendenza tra Stati, da un punto di vista economico e finanziario ma anche ambientale (es.: approvvigionamento energetico, cambiamento climatico, acqua, cibo).
 
Un modello che affronti i temi del “recupero” della sovranità nazionale, il tema della sostenibilità e del diritto di approvvigionamento delle risorse per le nuove generazioni e che esprima in modo forte l’obiettivo la propria vocazione europea, quell’Unione Europea intesa come unione politica, federazione di stati, per la ripresa del cammino verso gli Stati Uniti d’Europa. E per questo un partito di governo, per le istituzioni ma non delle istituzioni. In grado perciò di ribadire la propria autonomia da esse e che torni a farsi prima di tutto collettore e interprete di domande e bisogni sociali.

Un partito sul tema del finanziamento giunga prima di tutto a declinare l’inattuato Art. 49 della Costituzione, sia attraverso regole statutarie da rivedere e rispettare, sia con scelte e pratiche politiche autenticamente democratiche e che dica basta al finanziamento pubblico nelle forme e nelle degenerazioni viste fino ad ora ma dica sì ad una una legge europea sui partiti e uno Statuto Europeo dei Partiti («statuto che definisca segnatamente gli organi responsabili della gestione politica e finanziaria, e gli organismi o le persone fisiche che detengono, in ciascuno degli Stati membri interessati, il potere di rappresentanza legale, in particolare per quanto riguarda l'acquisizione o la cessione di beni immobili e la capacità di stare in giudizio». Vedi ad es. regolamento (CE) n. 2004/2003 relativo allo statuto e al finanziamento dei partiti politici a livello europeo (2010/2201(INI)).
 
Tutto questo assumendo in modo forte il criterio della partecipazione come logica fondante della democrazia.
ASPETTI CHE RIGUARDANO IL PD NAZIONALE:
- Regole chiare da subito. Basta sorprese dell’ultimo minuto.
- Congresso nazionale separato da Congressi locali.
- Congresso per tesi, partendo dal basso, aperto alla cittadinanza, in un’ottica di rinnovamento generale e profondo, che rimetta al centro i cittadini.
- Stesura di un “Manifesto dei Valori” comuni per una chiara identità di partito.
- Diritto di voto al Congresso per tutti i tesserati (vecchi e nuovi) dell’anno in corso del Congresso registrati entro le 48h prima del giorno della votazione.
- Stesura della Carta dei Diritti degli Elettori.
- Valorizzazione del ruolo dei Circoli e interconnessione tra loro.
- La rete (Internet) come mezzo di garanzia, trasparenza e partecipazione attraverso i nuovi linguaggi comunicativi.
- Chiarezza nel linguaggio e tempi di intervento contingentati nelle assemblee.

 STATUTO:

- Nessun vincolo predefinito tra ruolo di segretario (nazionale) e candidato premier.
- Le primarie per i candidati alle istituzioni:
- Le Primarie di Coalizione: votano gli iscritti all’Albo degli Elettori. Anche gli elettori possono esprime un loro candidato.Partito DemocraticoCircolo Pistoia Centro

Oppure:
- Primarie di Partito: più candidati di partito, votano gli iscritti all’Albo degli Elettori.
- Ruolo di garanzia e terzietà per i segretari e gli organi dirigenti nella gestione delle consultazioni.
- Rafforzamento dell’autonomia del Partito dalle Istituzioni: incompatibilità tra incarichi apicali di partito (segretario e organi esecutivi) e cariche istituzionali di rilievo (a tutti i livelli) oltre che negli enti a partecipazione pubblica; decisioni a maggioranza degli aventi diritto e non dei presenti;
- Decadanza da ruoli elettivi dopo un determinato numero di assenze.- Tesseramento non più vincolato alla residenza.
- Rafforzamento e valorizzazione delle forme di partecipazione, anche via web.
- Rafforzamento e valorizzazione del tesseramento on-line".
 
Pd Pistoia Centro

Nessun commento: