domenica 28 luglio 2013

Polizia Stradale, angeli della strada e non semplici esattori. Sap: "Anche nella provincia di Pistoia l'obiettivo primario è la statistica e non la sicurezza degli operatori".


PISTOIA_ Come ricevuto volentieri pubblichiamo:

Dopo l’intervento del SAP che, nonostante le resistenze della dirigenza (ancora oggi non abbiamo comunicazioni ufficiali in merito), ha permesso il ripristino degli impianti di condizionamento negli Uffici della Polizia Stradale pistoiese, vogliamo tornare sull’argomento tutela/sicurezza dei poliziotti della specialità.
In premessa ci sembra opportuno ricordare che i colleghi “stradalini” in servizio sulle arterie primarie e secondarie della penisola svolgono una importantissima attività, e solo grazie alla loro professionalità riescono a garantire quei servizi che vanno dalla prevenzione al soccorso degli utenti su strada, tutto ciò nonostante i numerosi tagli al comparto sicurezza .
Spesso accade purtroppo, che quel personale così preparato, vorrebbe essere “utilizzato” esclusivamente al solo scopo di poter raggiungere quegli obiettivi che sulla carta sono il lustro dei Dirigenti della Specialità: il numero delle contestazioni al codice della strada che si trasformano in statistiche, tanto acclamate e pubblicizzate sulla stampa .
Noi a differenza di questi Dirigenti riteniamo , e siamo sicuri che sia così, che l’attività sanzionatoria non è l’unica attività che il collega della Polizia Stradale deve esercitare durante il servizio. 
Sappiamo bene che la realtà dei fatti è la cruda richiesta di “ verbali di contestazione ed il cappello in testa”. 
Senza alcun dubbio è giusto sanzionare chi infrange il codice della strada creando pericolo per sé e per gli altri , ma è altrettanto vero che si deve riconoscere che i poliziotti della stradale sono con la P maiuscola, capaci di intervenire in qualsiasi situazione che sia di polizia giudiziaria, di soccorso, e chi più ne ha più ne metta .
A parere di chi scrive la regola che i dirigenti dovrebbero adottare non è quella dei “numeri” ma quella della sicurezza , dimenticando almeno questa volta la statistica che sappiamo bene procura loro “fama”, sia pubblica che nell’Amministrazione.
Il SAP ritiene opportuno ricordare che l’attività primaria della Polizia di Stato è la PREVENZIONE e non la REPRESSIONE; se si riesce e prevenire non c’è necessità di reprimere.
Purtroppo anche nella nostra provincia l’obiettivo primario è la statistica e non la sicurezza degli operatori; nonostante i colleghi siano avviati a cicli di formazione di sedute di aggiornamento professionale nelle tecniche operative, le direttive impartite in quelle sedi , su strada vengono purtroppo disattese, per poter aderire alla richiesta di contestazioni.
Effettuare servizi di telelaser lungo l’autostrada Firenze Mare, nel bel mezzo di un cantiere stradale, noi lo reputiamo pericoloso; procedere al controllo di più mezzi contemporaneamente , noi lo riteniamo pericoloso e ciò avviene solo perché si deve fare statistica. 
Non conosciamo il motivo del perché durante le numerose ispezioni delle pattuglie delle stradale non vengano mai rilevate le questioni che oggi siamo a segnalare; l’ispezione è altra cosa…….. 
Perché non vengono date precise disposizioni finalizzate ad un attività preventiva nel rispetto della sicurezza di ogni operatore; sarebbe più facile che limitarsi a far chiedere “patente e libretto” al cittadino.
Ricordate sempre: i colleghi della Polizia Stradale sono gli ANGELI DELLA STRADA, non esattori.

Il Segretario Provinciale Sap

Andrea Carobbi Corso

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