domenica 24 giugno 2012

A Pistoia la prima settimana sociale dei Cattolici Toscani. Ridotti i Vicariati Foranei, conferma per “Preti e Parrocchie in Alleanza”



PISTOIA.  Se nel 1907 i cattolici italiani si trovarono a Pistoia per la prima delle settimane sociali (e nel 2007 la Settimana del centenario si aprì proprio nella cattedrale di san Zeno) l'anno prossimo – nel maggio 2013 – saranno i cattolici toscani a ritrovarsi a Pistoia per quella che viene definita come la prima “Settimana sociale dei cattolici toscani”.
La notizia – pressoché certa anche se ancora manca la ufficialità formale - è stata fornita venerdì scorso, nel tardo pomeriggio, da don Cristiano D'Angelo, vicario per la Pastorale, durante l'assemblea di verifica della chiesa pistoiese.
Speriamo ha aggiunto il Vicario – possa diventare anche per la nostra comunità un momento importante di coinvolgimento, riflessione e rilancio di tutto ciò che rappresenta l'impegno sociale dei cattolici”.
Sono due i pistoiesi (Selma Ferrali ed Edoardo Baroncelli) a far parte della segreteria pastorale sociale della (CET), che dopo l'incontro dello scorso marzo, sta lavorando proprio su contenuti e logistica del convenire toscano fra tutti i cattolici impegnati in politica e nel sociale.
La verifica pastorale di “fine anno” (anche per la comunità ecclesiale la pausa estiva, pur non rappresentando certo una sosta, costituisce un evidente discrimine temporale) si è svolta con la presenza del vescovo Mansueto Bianchi che, nella sue conclusioni, ha sottolineato il senso del Programma Pastorale 2011-2014 (“Finché ci sono, continuerò ad andare avanti con una chiesa che ha lo stile della programmazione e della verifica. Non sono venuto a Pistoia per fare il notaio, ma per impostare scelte pastorali: queste le abbiamo condivise, le ho tracciate dopo una intensa fase di ascolto e tutti dobbiamo sentirci impegnati su esse”).
L'aula magna del Seminario ha visto una buona presenza di laici e sacerdoti nonché un bel dibattito sulla relazione di don Cristiano che, a sua volta, ha considerato le relazioni pervenute dai vari Uffici diocesani (tutto il materiale è sul sito www.diocesipistoia.it).
Fra le questioni su cui si sta pensando di intervenire ce n'è una anche simile alle riforme che, sul piano civile, stanno interessando le istituzioni pubbliche (ad esempio con le Unioni fra i Comuni e fra le Province): i Vicariati Foranei (oggi a Pistoia sono 10) saranno ridotti di numero (si presume a 7). Ciò sia per migliorarne l'efficienza pastorale che per favorire una migliore formazione del clero.
Proseguono e si consolidano anche le esperienze (“Preti e Parrocchie in alleanza”) rese necessarie sia per “vivere meglio le nostre parrocchialità” e sia per reagire alla drammatica situazione di carenza numerica nel clero. A Pistoia i sacerdoti incardinati sono appena 103, di cui quasi 20 a riposo per limiti di età o malattie, 3 o 4 impegnati fuori diocesi e attorno ai 45 in età superiore ai 75 anni. Le parrocchie teoricamente presenti sono 161.
Forte attenzione, nella relazione di don D'Angelo, proprio per le relazioni fra i preti (“Dobbiamo riconoscere con onestà la difficoltà a collaborare, la diversità di età e di impostazioni mentali, le diversità di culture e di provenienze geografiche”).
Un capitolo centrale quello sulla dimensione sociale (“Una chiesa dove il Sociale fosse sentito concorrente o alternativo allo Spirituale o dove la Carità sostituisse la catechesi, o viceversa, sarebbe una chiesa debole, schizofrenica e disunita”) con il “Tavolo sull'occupazione”, il “Progetto Policoro” per l'occupazione dei giovani, le attività di Caritas e l'impegno in favore dei nuovi stili di vita.
Viene in parallelo ribadita la centralità per l'ascolto della Parola di Dio. Su questo progetto esistono circa 130 gruppi, 140 animatori e oltre 1.300 persone coinvolte in varie zone della diocesi.
E' stata anche analizzata la situazione della Pastorale Giovanile (circa 30 gruppi) e – attualissima – la partenza di “Oraestate”, gli oratori estivi parrocchiali con oltre 200 giovani formatori.
Si è quindi parlato di “iniziazione cristiana” (13 , in tutta la diocesi, le parrocchie che hanno iniziato una nuova sperimentazione): in pratica un nuovo modo per amministrare il primo dei sacramenti, il Battesimo, in un contesto radicalmente secolarizzato.
Si è discusso di Cresima (appena uscito un “direttorio” diocesano per vivere al meglio questa celebrazione), ma anche di Insegnamento della Religione cattolica, di Pastorale con la Famiglia e di omelie (si sono conclusi incontri fra parroci e vescovo per riflettere su come rendere più efficace questo strumento di comunicazione).
Ma si è parlato anche di media ( il sito web e il settimanale diocesano) e di come essere meglio presenti nell'arcipelago del web 2.0 (tantissimi i gruppi e le parrocchie con siti o profili sui social network).
Iniziative particolari sono annunciate, anche a Pistoia, per l'anno della Fede a partire dalla tradizionale “Settimana Teologica” (settembre 2012) quest'anno dedicata proprio alla “nuova evangelizzazione".

Fonte: Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Pistoia

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