mercoledì 13 giugno 2012

Si parlerà di messa in sicurezza degli argini, di rendite catastali nell'area di massimo rischio idrogeologico e di applicazione dell'Imu nell'assemblea pubblica indetta a Vignole dai comitati civici del bacino pistoiese.


QUARRATA_ I Comitati Civici del bacino pistoiese stanno da tempo portando avanti la battaglia per la messa in sicurezza dell’area compresa fra la zona del Guado dei Sarti, nel Comune di Pistoia, e la frazione di Catena fino al Molin Nuovo, nel Comune di Quarrata, un’area ad oggi sottoposta a rischio idrogeologico.
L’assemblea civica, convocata per Venerdì 22 Giugno alle ore 21 all'auditorium della Bcc di Vignole, alla quale interverranno rappresentanti della Regione, dei Comuni della piana nonché delle Province di Prato e Pistoia, avrà lo scopo di chiarire le varie competenze e responsabilità in materia di realizzazione dei lavori di messa in sicurezza degli argini dei torrenti, pulizia e manutenzione degli stessi.
Inoltre, considerando che circa un migliaio di immobili si trovano nell’area di massimo rischio idrogeologico (IP4), - area che nelle stime dell’Autorità di Bacino è suscettibile di ampliamento -, i Comitati Civici hanno ritenuto legittimo impegnarsi per sensibilizzare le competenti autorità comunali affinché si impegnino per una equa applicazione dell’IMU.
Dopo un colloquio esplorativo avuto dal Coordinatore dei Comitati Niccolò Lucarelli e dal Vice Daniele Manetti, con funzionari dell’Assessorato regionale alle finanze, si è avuta la conferma che ci sono gli estremi per un’azione in tal senso: la circolare n°9 del 2005, dell’Agenzia del Territorio, impegna i Comuni a individuare le cosiddette microzone, ove ciò sia necessario, per dividere il territorio in aree specifiche, ai fini della valutazione della qualità del territorio e delle rendite catastali.
Nello specifico, a Quarrata esiste un’unica zona, ma la mappa del rischio idrogeologico redatta dall’Autorità di Bacino suddivide il territorio comunale in varie zone a seconda del rischio cui sono sottoposte.
Da qui, la definizione delle microzone è abbastanza semplice, seguendo la mappa già tracciata dall’Autorità di Bacino. Inoltre, la richiesta di una differente applicazione dell’IMU nelle aree sottoposte a rischio IP4, se non anche in quelle a rischio IP3, è legittima da un punto di vista legale.
Dopo colloqui esplorativi con funzionari dell’Assessorato comunale alle finanze, si è trovata disponibilità a ridiscutere le rendite catastali in dette aree, operazione che consentirà una diversa applicazione dell’IMU, appunto.
A seguito di questi primi contatti, cui seguirà un incontro Sabato 16, Lucarelli e Manetti, assieme agli altri colleghi dei Comitati Civici, auspicano che l’assessorato comunale competente giunga all’assemblea del 22 con almeno una bozza di proposta su cui aprire un collaborativo confronto con i Comitati Civici, in nome della più ampia partecipazione democratica.

Fonte: Comunicato Stampa


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