QUARRATA_Anche
il Consiglio Comunale di Quarrata (come già hanno fatto altre amministrazioni
comunali) ha approvato nel corso della
seduta di ieri l'adesione alla “Carta di Pisa”, il codice etico per gli enti locali redatto dall’associazione
nazionale "Avviso Pubblico" (associazione presieduta dal sindaco di
Certaldo Andrea Campinoti).
La “Carta” prende il nome dalla città di Pisa poiché
il gruppo di giuristi ed esperti che l’ha redatta, coordinati dal docente
Alberto Vannucci dell’Università di Pisa, ha lavorato nel capoluogo pisano,
ospite della Provincia.
La “Carta” prevede tra gli impegni che
l'amministratore assume al fine di favorire trasparenza e legalità nella
propria attività, il divieto di accettare regali oltre i 100 euro di valore,
dimissioni immediate in caso di semplice rinvio a giudizio per corruzione,
concussione, mafia, estorsione e riciclaggio, divieto di ricoprire incarichi
per soggetti privati destinatari delle sue decisioni di sindaco nei 5 anni
successivi alla scadenza del mandato. Inoltre l'amministratore pubblico renderà
note le associazioni di cui è affiliato e socio e la propria situazione
reddituale.
Basata sui generali obblighi di diligenza,
lealtà, onestà, trasparenza, correttezza e imparzialità dell’azione
amministrativa il documento costituisce un
importante codice etico, per far si che gli amministratori dell’ente, nello
svolgimento dei loro compiti, si conformino a specifiche regole di condotta e
di comportamento, finalizzate a rafforzare la trasparenza e la legalità
all’interno delle Istituzioni pubbliche.
Nel corso
della seduta il sindaco Sabrina Sergio Gori ha illistrato i punti principali
del documento concentrati come detto sull'impegno a
fornire i dati relativi alle attività professionali svolte, i redditi
percepiti, gli incarichi ricevuti, nonché i potenziali conflitti di interesse,
come per esempio l'esistenza di preesistenti rapporti di affari, di lavoro, di
parentela o convivenza con persone o organizzazioni interessate da decisioni
dell'amministrazione, anche se non figuranti fra le incompatibilità previste
dalla legge. E’ stato inoltre sancito l’obbligo di non accettare regali con un
valore superiore di 100 euro annui e il divieto al cumulo di incarichi.
Fra le altre
cose poi si ribadisce un secco no al sostegno irregolare o non dichiarato, sia
diretto che indiretto, che provenga da privati o da concessionari e gestori di
servizi pubblici o da privati che abbiamo ricevuto provvedimenti dall'ente nei
5 anni precedenti per l'attività politica degli amministratori.
In più, per
tutti coloro che sottoscrivono il codice, di fronte a un rinvio a giudizio o a
misure di prevenzione personale e patrimoniale per reati di corruzione,
concussione, mafia, estorsione, riciclaggio e traffico illecito di rifiuti, vi
è l'impegno a dimettersi dal proprio mandato.
“La corruzione e l’illegalità –
ha detto il sindaco Sabrina Sergio Gori - incidono sulla credibilità
dell’Italia a livello internazionale. Tutto questo provoca, oltre che un danno
morale, anche un notevole danno economico facendo fuggire gli investitori
esteri dal nostro paese. Occorre inoltre far ritrovare la fiducia ai cittadini,
recuperando il rapporto fra la società civile e le istituzioni: molti amministratori
sono onesti e da qui si deve ripartire per dare risposte in termini di
trasparenza e legalità”.
Info: www.avvisopubblico.it
A.B.
1 commento:
MA IL SUO COMUNE, QUELLO DELLA SABRINA, E' L'ESEMPIO DELLA LEGALITA'?
SI STA FRESCHI!
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