PISTOIA-QUARRATA_ All’alba di questa mattina la compagnia carabinieri di Pistoia e l’Aliquota della locale sezione di Polizia giudiziaria, coadiuvati dagli uomini del reparto operativo, della compagnia di Montecatini Terme, dalle unità cinofile dei nuclei di Firenze e San Rossore, nonché da un velivolo del 4° elinucleo di Pisa, hanno eseguito un’ingente operazione anti-droga.
Tra le persone coivolte nell’operazione, denominata simpaticamente dagli operanti “Caramella” (poiché in numerosissime circostanze, all’atto del controllo, gli indagati avevano ingerito la sostanza che tenevano occultata in bocca, salvo poi recuperarla per venderla) al fine di acquisire riscontri alle attività di spaccio condotte nel centro di Pistoia (principalmente piazza della Sala, nelle vicinanze del Sert, stazione ferroviaria, ospedale comprese le aree interne, supermercati), nelle frazione di Capostrada e nei comuni di Quarrata e Agliana) c’è anche una coppia di anziani (che avevano trasformato la loro abitazione in un luogo dedito alla fabbricazione e allo smercio di eroina).
L’attività ha interessato il territorio del comando provinciale di Pistoia: complessivamente sono state eseguite 9 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari (8 italiani tra cui una donna ed un cittadino marocchino), 2 sottoposizioni all’obbligo di dimora (i pensionati residenti a Pistoia) ed ulteriori 7 perquisizioni domiciliari e personali delegate dell’autorità giudiziaria.
Per la maggior parte dei soggetti interessati è stato contestato il concorso nel reato di produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti e accertati nelle provincia di Pistoia.
L’indagine è iniziata dal luglio
2011 a seguito dell’ arresto da parte del Norm di Pistoia di un pregiudicato
pistoiese con l’accusa di detenzione al fine di spaccio di 23 dosi di eroina.
Da allora è iniziata, a cura della sezione di polizia giudiziaria, coadiuvata
dalle stazioni di Quarrata, Pistoia, Capostrada e Serravalle Pistoiese, una articolata
indagine, svolta sia con metodi tradizionali (pedinamenti, servizi di
osservazione, raccolta di informazioni, videoriprese, ecc.) che con sofisticate
apparecchiature di localizzazione e captazione telefonica ed ambientale.
“Le attività - si legge in un comunicato dei Carabinieri - sono state
costantemente dirette dal Sostituto Procuratore della Repubblica Claudio
Curreli, titolare dell’ inchiesta. La particolarità dell’operazione, che è anche il suo valore aggiunto, è da
individuarsi nella inconsueta circostanza che l’intera indagine è stata
condotta da reparti non ordinariamente deputati allo svolgimento di attività
antidroga e che, quindi, hanno superato tutte le difficoltà che un’indagine
come questa comporta grazie ad uno straordinario impegno individuale e di
reparto”.
Nel corso dell’indagine “Caramella" sono stati effettuati controlli sul
territorio, che hanno consentito l’arresto in flagranza per il reato di spaccio
di stupefacenti (eroina e metadone) di ben 5 persone, di cui una a luglio 2011,
due a fine dicembre 2011, una a gennaio 2012, una a febbraio 2012.
In occasione dei vari controlli e
degli arresti in flagranza sono stati sequestrati circa 50 grammi di eroina,
oltre a marijuana, semi di marijuana, bilancini di precisione, denaro provento
del delitto di spaccio, materiale per il confezionamento delle dosi.
Le analisi
tossicologiche sulle sostanze stupefacenti fino ad ora effettuate hanno
dimostrato non solo la buona qualità delle stesse, ma hanno anche fornito la
certezza che l’oggetto delle conversazioni tra i vari correi riguardasse
esclusivamente stupefacenti.
“Le intercettazioni, malgrado la
gestione sia stata complessa e molto impegnativa (per la mole delle
conversazioni da valutare giornalmente, per l’uso di frasari convenzionali da
decriptare, per l’utilizzo di sim card con intestatari fittizi e per la
frequente sostituzione di quest’ultime, nonché per il ricorso a cabine
telefoniche) - spiegano i Carabinieri - hanno comunque fornito un rilevante contributo per l’acquisizione
degli elementi di prova. Alcuni dei diciannove indagati sono allo stesso tempo
consumatori e spacciatori di eroina e di altre sostanze. Le modalità di spaccio
sono state delle più tradizionali, caratterizzate da accordi telefonici e
ripetute cessioni nell’arco della stessa giornata (spesso anche allo stesso
soggetto) in luoghi predeterminati e di volta in volta concordati tramite
frasari convenzionali.
Le risultanze investigative segnalate al
Pubblico Ministero e da questi sviluppate in una richiesta di misura cautelare,
hanno trovato pieno riscontro nel provvedimento emesso dal Gip - Alessandro
Buzzegoli – che ha applicato gli arresti domiciliari a 9 indagati e ad altri 2
l’obbligo di dimora"..
Nella giornata odierna, con l’
ausilio di un velivolo del nucleo elicotteri Carabinieri di Pisa, di tre unità
cinofile del Centro di Firenze e di San Rossore (PI), impegnando 60 uomini del
Comando Provinciale di Pistoia, sono state applicate le misure cautelari ed
eseguite, inoltre, ulteriori 7 perquisizioni domiciliari nei confronti di
altrettante persone, che hanno permesso di rinvenire e sequestrare altre dosi
di eroina, una buona quantità di metadone, i telefoni cellulari usati nelle
cessioni dello stupefacente, bilancini, sostanza da taglio e materiale per il
confezionamento delle dosi.
Fonte: Carabinieri Pistoia
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