QUARRATA_ Il
progetto di allestimento sui “Maestri del Novecento” a Villa La Magia con la
valorizzazione della collezione comunale di opere di Agenore Fabbri (già
installata nel 2008) e di Alfredo Fabbri, entrambi legati al territorio
comunale ha comportato per le casse comunali una spesa di 22 mila euro.
La maggior parte della spesa è stata
utilizzata per le opere di falegnameria, arredo tessile e fornitura e posa in
opera dell’impianto di illuminazione.
E’ questa la
somma prevista nel quadro economico stilato dal servizio Lavori Pubblici in
collaborazione con il Servizio Cultura del Comune di Quarrata, recentemente approvato dalla giunta municipale.
Il nuovo
percorso espositivo di visita – inaugurato nel corso della manifestazione
svoltasi sabato pomeriggio - integra quello
esistente dedicato all’arte contemporanea che è stato realizzato nel giardino storico
della villa negli ultimi anni con la “Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia
e Pescia".
Sono quattro in tutto - nella parte
nord del piano nobile della villa - le stanze dedicate ai due artisti locali “che
per motivi diversi hanno stretto nella loro vita un forte legame con la città”.
Ogni stanza è caratterizzata da un
colore che evidenzia e dialoga con le specifiche opere esposte.
Dopo i lavori di recupero dei
trattamenti superficiali delle pareti, delle decorazioni e degli infissi in
legno le quattro stanze del percorso sono state allestite con pannelli in legno
trattato ad effetto intonaco, montati in
modo da non coinvolgere le murature e i loro paramenti così da formare una
superficie continua dove sono state “ospitate” le opere.
I pannelli verticali a
sua volta sono stati collegati tra di loro da una fascia continua posta all’altezza
delle imposte delle volte di copertura lungo tutto il percorso a formare una
sorta di “modanatura” di collegamento.
Agenore
Fabbri: nel primo vano i visitatori hanno la possibilità di conoscere da vicino
le note bibliografiche con notizie sull’artista e il suo lavoro, ritratti
fotografici, opere e sculture di grande impatto emotivo che testimoniano la sua attività fino alla fine
degli anni ottanta. Nel secondo vano è stata raccolta invece l’opera pittorica,
le litografie e i modelli del monumento realizzato nel 1990 per la piazza
Risorgimento di Quarrata e dedicato ai caduti di tutte le guerre. Una
documentazione fotografica testimonia inoltre la grande opera in terracotta Il
Mito di Orfeo (1951) che l’artista ha realizzato per la IX Triennale di
Milano, acquistata dal Comune di Quarrata nel 1998 e oggi esposta nella “Piazza
Coperta” del Polo Tecnologico, edificio pubblico situato nel centro cittadino.
Alfredo Fabbri: il terzo vano accoglie le opere pittoriche di Alfredo Fabbri e
la documentazione fotografica e bibliografica dedicata all’artista. L’ultima
sala è stata destinata soprattutto alla sua opera grafica, di cui una serie a colori donata dalla
famiglia è dedicata alle maggiori città europee, un’altra, sempre donata dalla
famiglia, sceglie come tema il territorio di Quarrata e infine quella sulla
Maremma in bianco e nero.
” La mostra – spiegano dal Comune di
Quarrata - non è rivolta solo a studiosi e appassionati d’arte ma cerca di
coinvolgere e sensibilizzare la gente comune divenendo strumento educativo per
persone di ogni età”.
“Entrambi gli artisti hanno avuto un
legame con il Barba,
una frazione di Quarrata, Agenore con la nascita e Alfredo con la residenza di
una vita. Agenore e Alfredo Fabbri- si legge in un comunicato - si differenziano
nelle scelte stilistiche: il primo sceglie per le sue sculture forme essenziali
simboliche che consentono di esprimere liberamente i valori civili in cui crede
stabilendo un legame tra l’opera e il periodo storico che l’ha vista nascere;
le opere di Alfredo sono invece fondate sul tema della natura e del paesaggio
rappresentati con un marcato realismo e colori brillanti”.
a.b.
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