QUARRATA_ 798
genitori su 895 questionari distribuiti hanno respinto la proposta di
modificare l’orario delle scuole medie di Quarrata non accettando di terminare
la settimana scolastica il venerdì.
E’ quanto emerge dall’indagine conoscitiva
promossa dal Comune e dalle due direzioni didattiche di Quarrata dopo la
nascita dei due Istituti Comprensivi, disposti dalla legge 111/2011 e dalla
successiva normativa regionale di attuazione.
La necessità di riunire gli
alunni dalla scuola dell’infanzia fino al III anno della scuola secondaria di I
grado in ogni Istituto Comprensivo comporterà come noto anche la
riorganizzazione delle modalità di erogazione dei servizi da parte dell’Amministrazione
Comunale per il trasporto scolastico. Per questo a seguito di alcune proposte
presentate da alcuni genitori è stata svolta l’indagine conoscitiva. Nella
compilazione dei questionari predisposti dal Comune, che si è fatto così
intermediario fra le famiglie e gli istituti scolastici del territorio, i
genitori degli studenti degli ultimi anni di scuole elementari, IV e V, e dei
primi anni di scuole medie, I e II, hanno avuto la possibilità di indicare
quello che per loro, risulta essere l’orario migliore sulla base delle esigenze
proprie e dei propri figli.
“La percentuale
di questionari restituiti è stata altissima, i questionari riconsegnati – si legge
in un comunicato del Comune - sono stati ben 798 su 895, una percentuale del
89,16%, mentre il risultato emerso mostra come ben il 63,56% delle famiglie che
hanno partecipato alla consultazione si è espresso a favore del mantenimento
dell’orario su 6 giorni”.
“La
settimana corta - ha affermato l'assessore alla Pubblica Istruzione e Trasporti del Comune di Quarrata Paola Milaneschi - è sicuramente un grande stravolgimento nelle abitudini delle
famiglie e quindi con le direzioni didattiche e le scuole medie abbiamo
ritenuto più opportuno, prima di compiere qualsiasi scelta al riguardo, sentire
l’opinione dei diretti interessati”.
“La modalità del questionario - ha aggiunto - ci è sembrata la soluzione più ovvia per mettere
in piedi quella che si può definire come una piccola forma di partecipazione,
in cui gli Enti sono riusciti a coinvolgere le famiglie e gli studenti, dando
loro la possibilità di esprimersi su un argomento di così diretto
interesse".
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