domenica 25 marzo 2012

Approvato il piano intercomunale di Protezione Civile tra il Comune di Quarrata e il Comune di Serravalle Pistoiese.


QUARRATA_ E’ stato approvato ad unanimità dal consiglio comunale di Quarrata il piano intercomunale di Protezione civile tra il comune di Quarrata e il comune di Serravalle Pistoiese.
Le due amministrazioni da qualche tempo hanno costituito come noto un Centro Operativo Intercomunale (Coi) approvando una convenzione dove si stabiliva anche la stesura di un unico piano per l’ambito intercomunale secondo il metodo Augustus, il collaudo del piano attraverso la verifica del modello di intervento (e dell’utilizzabilità delle risorse disponibili sui due territori comunali) nonchè l’implementazione e l’affinamento delle azioni dei singoli Enti con l’informazione alla popolazione in rapporto agli scenari di rischio ipotizzati..
Il piano redatto a cura dello studio dell’ingegnere Stefano Allegri di Cremona è costituito da tre allegati (rischio idraulico; chimico-industriale; meteorologico e idrogeologico- dissesti e Incendi Boschivi) e dalle procedure operative sull’interscenario e il rischio sismico.
Oltre alla rappresentazione di un quadro dei rischi più articolato è stato tracciato un quadro conoscitivo del territorio intercomunale nonché delle infrastrutture presenti comprensivo dei fattori di pericolosità rilevabili, degli elementi di criticità dei collegamenti viari, delle industrie a rischio di incidente rilevante. E’ stata anche predisposta una banca dati con le segnalazioni e gli interventi riferibili a calamità naturali e ad eventi di emergenza con l’aggiornamento dei rischi ed un raccordo stretto con i piani antincendio e industriale.

“Il centro intercomunale, a prescindere dall’attività che si svolgerà in virtù dell’atto costitutivo – si legge agli atti - è una struttura permanente e ordinaria rimanendo di competenza di ciascun Comune firmatario in condizioni di emergenza, l’attivazione del rispettivo Centro Operativo Comunale (Coc) inteso come modulo organizzativo straordinario”. “Il Sindaco di ogni Comune rimane l’autorità di protezione civile ed al verificarsi di situazioni di emergenza è titolare di prerogative inderogabili nella direzione e nel coordinamento dei servizi di soccorso ed assistenza alle popolazioni colpite ( Unità di crisi e Centro Operativo Comunale)”.
Alla discussione del punto a Quarrata erano presenti anche gli architetti Battaglieri (dirigente Area Valorizzazione e Sviluppo del Territorio del Comune di Quarrata), Cucinotta dello studio che ha redatto il piano e l’assessore Rafanelli del Comune di Serravalle Pistoiese.
“Questo piano – ha detto il sindaco di Quarrata Sabrina Sergio Gori – è stato fatto insieme al comune di Serravalle. Quarrata aveva un piano approvato il 17 novembre del 1998 e la Prefettura di Pistoia, con un proprio decreto, aveva individuato Quarrata come comune capofila di un Centro operativo misto (Com) che comprendeva anche Agliana, Montale e Serravalle Pistoiese che fanno parte tutti del bacino idrografico dell’Ombrone Pistoiese”. “E’ un piano implementabile, agganciabile anche ai comuni di Agliana e Montale (che non fanno parte del Coi) in quanto enti dotati già di un loro piano di protezione civile e ci potrà quindi essere una loro futura adesione perché è ciò che chiede la Regione Toscana con la legge 67 del 2007”.
“E’ stato usato – ha aggiunto il sindaco – il metodo Augustus che ha un linguaggio condiviso sia dalla Protezione Civile che dall’associazionismo. Si tratta di un metodo comune a livello nazionale. Fatta la convenzione nel marzo del 2010 si è giunti ora alla approvazione di questo piano. E’ chiaro che il sindaco rimane nei rispettivi comuni l’autorità di protezione civile ma tale strumento permetterà ora di dare delle risposte. Ci sarà anche la possibilità di ottenere delle risorse che saranno messe in comune. Il piano porta ad una razionalizzazione delle risorse e ad avere un modello operativo all’avanguardia”.
“Posso fare a questo proposito alcuni esempi: il piano - ha aggiunto la Sergio Gori -  trova e individua i primi e i secondi piani, chi ha problemi di handicap. E’ quindi un bel modello, fatto bene e studiato approfonditamente che permetterà di avere un modello operativo efficiente ed efficace. L’augurio ovviamente è di non adoperarlo mai. E’ stata fatta già una verifica di massima da parte della Regione e della Provincia e va bene. Dà risposte alla città”.
Nel corso dell’approvazione è intervenuto il capogruppo di CittàPerTe Luigi Catalano che ha segnalato il problema dei minori, anche essi secondo lui, come i portatori di handicap, soggetti da tenere presenti in caso di evacuazione”. “Per quanto riguarda il rischio idraulico – ha risposto l’ingegnere Cucinotta – abbiamo previsto delle schede che consentono di avere informazioni anche sul nucleo familiare e quindi sulla presenza di persone non adulte. In prima battuta abbiamo identificato le persone non autosufficienti ma in seconda battuta si potranno individuare col tempo anche i non maggiorenni”.

a.b.

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