lunedì 19 novembre 2012

Ciampolini (SeL) propone una "piattaforma rivendicativa" per chiedere una moderna politica dei rifiuti nell'area metropolitana Pistoia-Prato-Firenze


PISTOIA_ Con una delibera la giunta provinciale di Pistoia (unitamente alle giunte provinciali di Prato e Firenze) ha approvato lo schema di accordo per il piano, il rapporto ambientale, la sintesi non tecnica della dichiarazione di sintesi, il parere motivato e la relazione del garante della comunicazione del piano interprovinciale di Ato Toscana Centro- provincie di Firenze, Prato, Pistoia- per la gestione dei rifiuti urbani e speciali anche pericolosi, dei rifiuti urbani biodegradabili, dei rifiuti di imballaggio e dei rifiuti contenenti Pcb.

vedi testo delibera

vedi elenco allegati

 

A tale proposito abbiamo ricevuto e volentieri pubblichiamo una nuova presa di posizione da parte di Giuliano Ciampolini (SeL):


Da uno sguardo rapido all'impiantistica destinata all'incenerimento dei rifiuti nel 2015, risulta evidente che - nel Piano Interprovinciale Rifiuti  (approvato all'unanimità dalle Giunte delle Provincie di Pistoia, Prato e Firenze, il 15 novembre 2012) - non è stata presa in considerazione la maggior parte delle 70 Osservazioni presentate e quindi la scelta è stata quella di confermare la quintuplicazione dell'incenerimento dei rifiuti nell'Ato Toscana Centro, con gravissime conseguenze - per molti decenni - sulla qualità dell'aria nella vallata da Firenze a Serravalle Pistoiese, dove vivono 1 milione e mezzo di persone e sulle tariffe (che aumenteranno notevolmente per finanziare investimenti che sicuramente andranno oltre 300 milioni di euro per quintuplicare l'incenerimento dei rifiuti).

Per far digerire una scelta così irresponsabile e contraria ad una moderna politica sui rifiuti, hanno inserito nel PIR un "SISTEMA DI MONITORAGGIO E L’OSSERVATORIO INTERPROVINCIALE DEI RIFIUTI", finalizzato "ad intercettare tempestivamente gli effetti negativi e ad adottare le opportune misure di ri-orientamento.", che - a mio parere - non potrà modificare, nel corso de prossimi anni, la scelta di quintuplicare l'incenerimento, perchè - di fatto - se la maggior parte delle risorse finanziarie saranno assorbite dal potenziamento dell'impiantistica inceneritorista, alla generalizzazione della raccolta differenziata porta a porta e agli impianti logistici e industriali destinati al riciclo effettivo delle materie seconde, rimarranno le "briciole" e comunque - una volta avviata la costruzione dell'inceneritore di Case Passerini e il potenziamento di altri piccoli inceneritori - non sarà possibile interrompere i lavori di costruzione buttando al vento decine e centinaia di milioni di euro.


Per queste ragioni, a mio parere, è necessario unire tutte le persone che chiedono e vogliono una moderna politica dei rifiuti, su una piattaforma semplice e chiara, per dire:

- NO alla costruzione di nuovi inceneritori
- NO al potenziamento dei piccoli inceneritori esistenti (che è un'assurdità anche dal punto di vista economico, perchè sono destinati a produrre in perdita strutturale)
- SI alla generalizzazione della raccolta differenziata PaP e agli impianti logistici e industriali destinati all'incenerimento.

Su questa piattaforma rivendicativa, a mio parere, è possibile promuovere manifestazioni di fronte alle sedi delle tre Province prima del 17 dicembre 2012 (giorno in cui il PIR definitivo sarà portato all'approvazione definitiva dei tre Consigli Provinciali, qualche giono prima dello scioglimento delle tre Province) e ottenere una larga partecipazione popolare di tutte le persone che vogliono una politica diversa sui rifiuti.

Giuliano Ciampolini, dell'Assemblea pistoiese e Toscana di Sel


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