QUARRATA_ “Da
molto tempo l’Asl non invia il materiale necessario al punto di guardia medica
di Quarrata”.
E’ quanto si è sentito rispondere stasera un cittadino che aveva
portato la propria moglie presso la sede della Croce Rossa Italiana in via
Bocca di Gora e Tinaia dove ogni sera dalle 20 alle 8 del mattino opera il “medico
di continuità assistenziale” e dove – dopo la chiusura del “Caselli” di via
Larga – è stato collocato l’ambulatorio.
Una situazione definita “disastrosa”. “Al momento ad esempio- spiega
Emanuele Migliore - non hanno nemmeno il Voltaren (che è un farmaco che usano
spesso) e in generale sono lasciati molto a se stessi”.
A.B.
L'interno dell'ambulatorio del medico
di continuità assistenziale
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Il cittadino si è
rivolto direttamente al sindaco scrivendo sulla sua pagina Facebook:
“Caro
sindaco – si legge – torniamo or ora dalla guardia medica dove siamo dovuti
andare per far vedere un taglio che mia moglie si è procurata ad un dito. La
dottoressa (molto cortese) ci ha fatto notare che avrebbe dovuto mettere due
punti ma che purtroppo da molto tempo l’Asl non invia il materiale necessario.
Frugando nei cassetti ha trovato degli steril strip e si è arrangiata”.
“Ci ha
spiegato che la situazione della guardia medica a Quarrata è disastrosa…”.
“Chiaramente-
ha scritto Migliore – la guardia medica dipende dall’Asl di Pistoia e non dal
Comune. Comunque la sensazione che abbiamo avuto è stata davvero spiacevole e
triste”. “Forse – conclude – noi quarratini ci meriteremmo qualcosina di più e
forse dovremmo pretendere qualcosa di più. Sono certo che presterai come al
solito attrenzione alla situazione”.
Da maggio 2012 sia il servizio di continuità assistenziale (ex guardia
medica) che il centro raccolta dell’Avis sono ospitati al primo piano dei
locali messi a disposizione dalla Cri di Quarrata dove è presente una stanza
per le donazioni, un ambulatori per le visite ed uno spazio per il ristoro.
La segnalazione fa emergere chiaramente una situazione
difficile. Ne è stato parlato ampiamente di recente anche in Consiglio Comunale
con la presentazione di alcuni ordini del giorno sul destino dell’edificio del “Caselli”
e sulla Casa della Salute. Tale denuncia conferma che in questo ambito occorre
quanto prima possibile intervenire.
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