QUARRATA_ Sale sul social network la protesta dei cittadini contro la stangata della Tares, il tributo sui rifiuti e sui servizi. Una tassa talmente “indigesta”, eredità del Governo Monti e inserita nel Decreto Salva Italia che sta colpendo cittadini ed attività del territorio, già percossi dalla generale crisi. Nel giro di poche ore dopo alcuni commenti lasciati sul profilo Facebook del sindaco Marco Mazzanti è stato creato anche un gruppo “No Tares” che ha raggiunto al momento in cui scriviamo (ore 19 circa) già 70 iscritti.
“Non ci sono giustificazioni plausibili a questo ennesimo salasso - ha scritto Marco Monaco (il promotore del gruppo)- . C'è un solo rimedio !!! Non pagare ... Andiamo tutti insieme il giorno della scadenza in Comune a protestare !!! È questo l'unico sistema !!! Caro sindaco noi cittadini vogliamo vedere che la macchina comunale si snellisca e spenda meno perché i cittadini sono allo stremo. Se le entrate sono minori le spese devono essere ridotte !!!
Altrimenti andiamo al collasso ..”..
La Tares, una tassa dove in alcuni casi (specialmente sulle utenze domestiche) i cittadini si troveranno a pagare molto di più mentre in altri beneficeranno di ribassi significativi. Oltre al costo dei servizi compresi nella Tares è da ricordare che i cittadini si troveranno anche un “piccolo” extra che lo Stato si è autoregalato imponendo ai Comuni di fare da esattori.
Alla tariffa sarà infatti applicata nella terza rata prevista a dicembre una maggiorazione “a copertura dei costi relativi ai servizi indivisibili nella misura di 0,30 /mq per superficie soggetta al tributo rifiuti”, soldi che finiranno direttamente nelle casse dello Stato.
Tra i motivi che hanno portato all’aumento della Tares ricordiamo anche il passaggio alla raccolta “Porta a Porta”: il risultato è che ci saranno cittadini (ma anche commercianti) con bollette esose –anche ben oltre i 5mila euro.
Oltre che con il gruppo su Facebook nato spontaneamente nel giro di poche ore per la prossima settimana dovrebbe essere organizzato presso la "Civetta" un incontro pubblico tra i cittadini per valutare i provvedimenti da adottare.
E' prevista anche una raccolta di firme - sollecitata da tempo da Rita Fantechi, l'edicolante di Catena resasi protagonista nei mesi scorsi di una protesta.
“Ho gia portato la spazzatura di 6 mesi in consiglio comunale per far vedere alla nostra amministrazione comunale quanto fosse mostruosamente assurda la bolletta del Cis . ora vi propongo tutti insieme di portare il proprio sacchetto della monezza al prossimo consiglio comunale . Forse tante noci nel sacco fanno rumore...”.
Tante le voci di protesta. Eccone alcune:
“Ci adoperiamo per smaltire separatamente rifiuti per in teoria stare meglio" – scrive Tiziano Stanzione - e bisogna pagare. E’ vero che è un tributo imposto dal governo Monti, ma che vede sempre tutti d' accordo ( amministrazioni locali) quando c'è da aumentare. Ora aspetto un altra sorpresina dall' Imu visto che verrà rivisto il catasto . Occhio che a tirare troppo la corda si spezza..”.
“ In buona sostanza, ogni sindaco diventa un caprio espriatorio- scrive Francesco Cetola - ma sulla faccenda Tares ci sarebbe da fare una vera rivoluzione.... Per la mia casa mi è arrivato in conto di €.325,00 , per la spazzatura, qui si stà perdendo il senso della misura e troppe bocche affamate ci girano intorno....Purtroppo non quelle persone che arrivano a prenderci la spazzatura, ma altre..... I puntini parlano da soli!”. “Un consiglio ? Al prossimo Settembre Quarratino sperperiamo poco perchè c' è veramente poco da festeggiare”.
“Era stato richiesto di fare un percorso partecipativo sui rifiuti a 360° - afferma Daniele Manetti - in modo da prendere in considerazione tutta la faccenda: Gestione economica, gestione tecnica e ambientale, sia dell'inceneritore , sia della raccolta differenziata con l'introduzione del porta a porta . Ad oggi tutto è stato negato e non si parla di partecipazione.Tutto viene di nuovo calato dall'alto ed i cittadini si troveranno presto , oltre a moltissimi disagi , a pagare molti più soldi per questo servizio senza avere nessuna cognizione dell'intera e completa gestione dei rifiuti”.
“ Anche io a malincuore e con rammarico – scrive Sonia Gori - devo dire che si, mi verrebbe voglia di prendere la spazzatura e tirarla dal terrazzo nel cortile del Comune o quantomeno per quello che ce la fate pagare venircela a ritirare in casa direttamente ! Certo che con quello che ci costa non perderò certo piu tempo per fare la differenziata visto che la pago carissima . La butto come va!!!!! In quanto al Settembre quarratino concordo che invece di spendere in qualsiasi iniziativa risparmiamo su tutto ed usiamo quei soldi (anche se pochi) fra ogni cittadino per le tasse. Così sarebbe un bel festeggiare !”.
“Quarrata – ha scritto l’ex consigliere comunale Daniele Ferranti - sale sempre alle cronache per le belle notizie per i cittadini!!! Ringraziate l'amministrazione, voi che l'avete votata! Una precisazione: la TARES nasce per coprire i costi della raccolta e gestione rifiuti, mantenimento e manutenzione delle strade e polizia locale. Domanda: ma se deve coprire i costi perché è stata alzata? Forse qualcuno ci nasconde delle falle del bilancio comunale? Oppure qualcuno per una spesa di 2 ci vuol far spendere 3 e speculare sulle tasche dei cittadini?”.
Lo stesso Ferranti ha proposto di promuovere in orario serale un incontro tra i cittadini (eventualmente presso la “Civetta”).
“E’ da premettere che il modello TARES - ha scritto il sindaco Marco Mazzanti -è un nuovo tributo imposto dal Governo Monti e non scelto dalle amministrazioni locali. Detto questo, si tratta di un tributo che sostituisce la vecchia TIA per il servizio di raccolta dei rifiuti, che si pagava fino all'anno scorso. Nel nostro Comune a novembre partirà la raccolta differenziata integrale porta a porta, un sistema che richiede maggiori risorse, sia in mezzi che in personale, e ha quindi un costo maggiore. Anche per questo motivo, la bolletta è aumentata. Credo che il porta a porta, con l'eliminazione dei cassonetti, renda la città più accogliente e vivibile da un punto di vista del decoro urbano, inoltre è da sottolineare l'aspetto ambientale del raccogliere i rifiuti separatamente per consentire riciclo e smaltimento più agevole.”
Contro gli aumenti della Tares per le imprese della r di Pistoia è intervenuta nei giorni scorsi anche la Confcommercio di Pistoia che ha incontrato il vicesindaco del Comune di Pistoia Daniela Belliti.
“ Confcommercio – si legge in una nota - ha chiesto che vengano considerati alcuni aspetti fondamentali, come l’avvio di un percorso virtuoso di riduzione dei costi generali del servizio (il cui costo deve essere coperto al 100% da cittadini e imprese); applicazione del principio “stesso prodotto, stessa tariffa” e tariffazione per superficie di attività svolta per le attività miste; considerazione della stagionalità dell’attività; prendere in considerazione chi lavora solo in alcuni giorni della settimana; rivalutare la gestione dei rifiuti speciali; prevedere agevolazioni a tutela dei settori più a rischio di aumento a causa delle ampie superfici utilizzate; ridurre al minimo l’incidenza della “componente servizi” applicando l’importo base”.
Andrea Balli
2 commenti:
Se riciclare i rifiuti è anche una attività economica perché dobbiamo finanziare NOI questa economia assistita? E' meglio incenerire i rifiuti e produrre acqua calda ed energia elettrica da rivendere sul mercato....
Ma come! Io separo la carta, il vetro, la plastica, le lattine, l'organico ed il rimanente non separabile, cioè vi faccio TUTTO il lavoro e VOI MI AUMENTATE LA TARIFFA perchè d'ora in poi si fa la raccolta differenziata? Ed infine una ulteriore percentuale di aumento perchè non siete capaci di esigere delle bollette insolute e quindi le fate pagare ai cittadini che le hanno sempre pagate! Voglio partecipare anch'io a questo giochino taba, ma dalla vostra parte.
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