PRATO-QUARRATA_
"Il tema di cui discutiamo oggi è di grande interesse perché occorre
trovare un equilibrio sul piano legislativo tra il bisogno di investire nella
produzione di energie alternative, finalizzato alla riduzione
dell'inquinamento, ed una pianificazione che rispetti il paesaggio e la
bellezza. Questo non deve suscitare scalpore ma deve essere una delle nostre
linee guida".
Ad
affermarlo è Sabrina Sergio Gori, sindaco di Quarrata, che ha preso
parte per Anci Toscana al convegno "Impianti fotovoltaici e
paesaggio" che si è svolto oggi a
Prato, promosso da Anci Toscana, Regione Toscana, Upi Toscana e Inu Toscana in
collaborazione con la Provincia di Prato.
Sabrina Sergio Gori è intervenuta affrontando
il tema “Le esigenze dei Comuni per la corretta gestione delle fonti
rinnovabili”.
Il sindaco in qualità di vicepresidente vicario di Anci Toscana, nonché
di responsabile Ambiente per i comuni
toscani, ha posto poi l'accento sul ruolo e sulle esigenze dei comuni: "Certamente
occorre che vi sia una diversificazione nell'inserimento dei pannelli
fotovoltaici nelle aree, ma non va dimenticato mai il principio della
sussidiarietà - ha affermato -. Come comuni chiediamo cioè chiarezza
sulle regole e coinvolgimento e condivisione delle scelte con la Regione
Toscana per evitare di incorrere in problemi interpretativi. Non si può negare,
ad esempio, che i vincoli per i coni visivi limitino molto le scelte che come
Comuni possiamo attuare. Se gli impianti molto grandi devono essere
centellinati, posizionare i pannelli sui tetti crea invece una sorta di
'democrazia dell'energia' e in questo modo ogni cittadino diventa responsabile
della propria comunità".
Al convegno sono intervenuti tra gli altri gli assessori all'Ambiente e all'Energia della Regione Toscana Anna Rita Bramerini e all'Urbanistica Anna Marson, il presidente della Provincia di Prato Lamberto Gestri e il coordinatore Upi Toscana per il Governo del territorio e assessore della Provincia di Prato Alessio Beltrame, la soprintendente per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed entro antropologici per le province di Firenze, Pistoia e Prato Alessandra Marino.
Al convegno sono intervenuti tra gli altri gli assessori all'Ambiente e all'Energia della Regione Toscana Anna Rita Bramerini e all'Urbanistica Anna Marson, il presidente della Provincia di Prato Lamberto Gestri e il coordinatore Upi Toscana per il Governo del territorio e assessore della Provincia di Prato Alessio Beltrame, la soprintendente per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed entro antropologici per le province di Firenze, Pistoia e Prato Alessandra Marino.
Presente anche Enrico
Amante, presidente di Inu Toscana: "Con le recenti leggi e delibere
regionali - ha detto Amante - è stato posto un primo passo di un
percorso che l'Inu auspica essere ancora lungo verso una pianificazione
regionale delle aree idonee e di quelle inidonee in relazione ai diversi
impianti". "Quello compiuto è un passaggio importante perché offre
una prima griglia di certezze - ha aggiunto Amante -ma occorre
proseguire con la cooperazione di tutti i livelli amministrativi di
pianificazione".
L'iniziativa è proseguita nel pomeriggio con una tavola rotonda a cui ha preso parte il responsabile Urbanistica di Anci Toscana Simone Gheri, sindaco di Scandicci: "Assistiamo ad un passo in avanti in direzione di un sempre migliore rapporto di fiducia interistituzionale tra gli enti e con la Soprintendenza - afferma Gheri -. Condivido l'idea espressa anche dalla Soprintendenza di lavorare insieme sui criteri da adottare per accettare impianti energie rinnovabili". Adesso, secondo Gheri, è giunto il momento di calarsi sul territorio. "Vorrei che la Toscana potesse diventare la regione delle energie rinnovabili – ha aggiunto il responsabile Urbanistica di Anci Toscana - questo potrebbe rappresentare un ulteriore valore aggiunto in termini di appetibilità verso il turismo internazionale, unito alla sfida ancora più alta di coniugarle con la salvaguardia del nostro paesaggio e delle bellezze storiche e artistiche della regione". Infine Gheri ha posto l'accento sulla semplificazione: "Sì alla semplificazione per gli impianti più semplici, familiari. Tanti piccoli impianti sono preferibili rispetto a un mega impianto che darebbe problemi ad essere inserito nei nostri ambienti".
Fonte : Anci Toscana
4 commenti:
meno male che la sabrina spariràrendiamo grazie a dio nostro padre
Con colpevole ritardo..dotti medici e sapienti cominciano a rendersi conto che la civile toscana è in fatto di energia rinnovabili indietro di 20 anni.
Roberto Guazzini (da Facebook)
la sabrina sparisce ma ti vogliono rifilare il mazzanti
che è anche peggio
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