Pistoia
la “rossa” è morta? Lamporecchio comune più comunista d’Italia dove si recò
Enrico Berlinguer a rendere onore alla bandiera del partito è stata invasa da improvvidi
alieni destrorsi seguendo l’esempio de “L’invasione degli ultracorpi” di Don
Siegel ? Lasciamo la fantascienza ai cultori del fantastico e cerchiamo di far
dedicare alla politica persone di buon senso.
Il
primo dato che noi Comitati Matteo Renzi della provincia di Pistoia abbiamo
rilevato è che le primarie di centro-sinistra sono state un enorme successo di
partecipazione nonostante le farraginose e disincentivanti regole di iscrizione
e accesso al voto.
Il
secondo dato importante è che le forze politiche partecipanti avevano messo in
campo candidati credibili che hanno interessato e “mosso” alla partecipazione
milioni di italiani.
In
questo contesto la provincia di Pistoia, in linea come la maggioranza della
Toscana, ha tuttavia testimoniato e certificato con il proprio voto un
sentimento ed una volontà inequivocabile.
A
sostegno di Pier Luigi Bersani infatti era ed è schierato tutto l’apparato
politico, nonché tutti gli amministratori della provincia (se si esclude il
vicesindaco di Montecatini Terme Edoardo Fanucci) pistoiese di area Partito
Democratico.
Nel comune capoluogo nessun consigliere comunale del gruppo PD,
per non parlare di assessori etc., ha sottoscritto la candidatura di Matteo
Renzi o si è solo offerto per autenticarne le firme raccolte.
Il
giorno in cui Matteo Renzi ha fatto “il pienone” al Dopolavoro Ferrovieri di
Pistoia (gc) i vertici del Partito Democratico pistoiese (segretari comunali,
provinciale etc.) hanno candidamente concordato sul fatto che il Sindaco di
Firenze avesse detto cose giuste, ma nella nostra zona sarebbe stato sconfitto
(qualcuno ha anche aggiunto sonoramente).
Se
questo dato significa qualcosa, può soltanto dimostrare che i nostri
amministratori e i dirigenti del partito non hanno il polso della situazione politica
provinciale, che hanno perso o stanno perdendo la bussola del sentimento e
delle volontà dei propri elettori, iscritti e simpatizzanti.
Le
primarie non sono il problema come afferma qualcuno di loro per giustificare la
propria posizione. Le primarie non sono neppure un valore aggiunto, ma il DATO
FONDANTE della POLITICA PARTECIPATIVA, di una nuova forma di partiti popolari
contrapposta al partito verticistico modello Silvio Berlusconi.
Matteo
Renzi è in sintonia con questo attuale modo di fare politica. Noi dei comitati
pistoiesi Matteo Renzi ce ne siamo accorti bene raccogliendo le firme in
piazza, distribuendo volantini, organizzando serate (senza il Sindaco di
Firenze) in cui si parlava del suo programma e trovavamo sale gremite anche in
località sperdute.
Non
c’è stato evento dedicato a Matteo Renzi in cui abbiamo dovuto raccomandarci
per sollecitare la presenza.
Fonte: Comunicato Stampa
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