PISTOIA_ Come ricevuto volentieri pubblichiamo una nota della Diocesi di Pistoia sulla vicenda del parcheggio di San Bartolomeo:
La vicenda del parcheggio di San Bartolomeo, che così tanti motivi di discussione sta determinando in città, tra le forze politiche e istituzionali non meno che nelle realtà sociali e produttive, merita a questo punto una conclusione rapida.
Preme ribadire, nella massima serenità e nel rispetto della verità, che l’iniziativa di realizzare il parcheggio – iniziativa che precede l’arrivo dell’attuale vescovo e che dunque l’attuale vescovo ha trovato già impostata - trova giustificazione e legittimità in strumenti urbanistici comunali (il Piano della Città Storica e il Piano Urbanistico della Mobilità) predisposti da precedenti amministrazioni comunali.Fu in base a quelli, e dunque nella assoluta legalità, che la parrocchia di San Bartolomeo, in pieno accordo con il Comune, presentò il piano di recupero: se l’amministrazione comunale ipotizzava di affrontare la problematica pubblica del parcheggio, anche l’obiettivo della parrocchia era, ed è, di natura pubblica: reperire fondi per restaurare il complesso di San Bartolomeo, chiesa e locali dell’ex Monastero Benedettino.
Sul merito del parcheggio interrato ciascuno, in piena libertà, può esprimere giudizi diversificati e contrastanti in un normalissimo esercizio di democrazia; ma è del tutto fuori luogo spendere termini pesanti e offensivi come “speculazione” soprattutto nei confronti di realtà ecclesiali: tutto è sempre stato alla luce del sole, l’input originario è partito dal Comune (che proprio in quella zona, va ribadito, prevedeva un parcheggio interrato) e le procedure sono sempre avvenute nel massimo rispetto della legalità e della trasparenza.
Se poi, successivamente, l’Amministrazione Comunale può aver cambiato opinione, anche questo rientra nel novero delle ipotesi legittime e praticabili.
Per quanto ci riguarda, più volte abbiamo ribadito la nostra assoluta serenità nel rimetterci alla decisione di chi ha, istituzionalmente, il compito di interpretare e scegliere per il bene comune della nostra città.
Attendiamo dunque che gli organi comunali competenti si esprimano, in modo che possa tornare in città un clima di serenità e collaborazione.
Fonte: Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Pistoia
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