QUARRATA_ Con deliberazione di Giunta n. 107 del 29 luglio 2013, l’Amministrazione di Quarrata ha espresso l’intenzione di intitolare il nuovo asilo nido comunale di via Dante Alighieri all’ex sindaco ed insegnante Luciano Caramelli.
I lavori al nuovo plesso scolastico sono quasi ultimati e le attività al suo interno partiranno già dal mese di settembre con la riapertura delle scuole, ospitando l’asilo nido comunale.
L’Amministrazione intende attribuire un alto valore simbolico a questa intitolazione, ricordando una figura che ha dato lustro alla città di Quarrata attraverso il proprio fattivo contributo alla collettività.
Infatti, Luciano Caramelli (n. 22.02.1947- m.15.01.1998), ex Sindaco di Quarrata, è stato un esempio di dedizione e amore verso il mondo scolastico e verso la città di Quarrata.
Si attende il parere della Prefettura, per procedere all’intitolazione e relativa apposizione di una targa recante il nome dell’edificio scolastico “Asilo nido Luciano Caramelli”.
“Ho conosciuto personalmente Luciano Caramelli – commenta il Sindaco Marco Mazzanti - e l’ho sempre stimato per la sua coerenza e per la sua onestà, sia nella vita professionale che nella politica. Credo che questa intitolazione rappresenti un riconoscimento di questi valori, che lui ha portato avanti nella sua, seppur breve, vita.”
Brevi note biografiche
Luciano Caramelli, nasce a Tizzana il 22 febbraio 1947 dedica la sua vita all’insegnamento. Svolge la sua attività di assistente di laboratorio, presso l’Istituto Tecnico Geometri di Pistoia, accompagnando nella loro crescita molti studenti nello studio della fisica. Riveste in seguito per diversi anni, con grande passione e dedizione, anche il ruolo di Vice Preside presso lo stesso istituto.
Dopo aver seduto nei banchi del Consiglio Comunale nell'ultima legislatura Amadori, viene eletto Sindaco il 28 luglio 1975 e resta in carica per tutto il mandato, fino al 9 agosto 1980.
Se da un lato si ricordano anche i tratti un poco burberi del carattere, dall’altro se ne deve riconoscere la grande coerenza intellettuale, le grandi capacità di innovatore e la lungimiranza politica.
E’ stata quindi, una figura di spicco per la città di Quarrata, sia per la sua vita professionale legata all’ambiente scolastico che in relazione al suo impegno politico amministrativo che ha svolto rivestendo la carica di primo cittadino: Quarrata è cresciuta anche sotto la sua guida.
Si spenge all’età di soli 50 anni, il 15 gennaio del 1998.
Fonte: Ufficio Stampa-Comune di Quarrata
Sulla figura di Luciano Caramelli si rimanda al ricordo fatto da Edoardo Bianchini su "Quarrata News".
3 commenti:
con il rispetto che si deve a chi non c'è più e che si è speso per la cosa pubblica, trovo il metodo che si continua ad adottare nel fare "memoria" per la città assai discutibile. Così come si legge, si continua, in maniera autoreferenziale ad attribuire, senza criteri condivisi, se non in ristrette cerchie, le intitolazioni di luoghi pubblici e quindi luoghi di tutti oggi e pure domani. Una scuola, come una piazza o una strada non possono essere intitolate sull'onda dell'emotività legata a tragici eventi (come successo) oppure scelte senza una solida motivazione per meriti indiscutibili e pubblicamente e generalmente riconosciuti. La serietà, la capacità, la competenza, la bontà, la dedizione o la coerenza che può aver messo una persona nell'espletare la propria attività professionale o nell'impegno sociale e politico devono essere sostenute anche da altro. Per esempio gli obiettivi perseguiti e raggiunti. Forse chi ha stilato il comunicato stampa, per ragioni di "spazio" ha tagliato? Diversamente non si fa un gran servizio alla memoria di un ex sindaco e ai cittadini che non sanno il motivo per cui si dovrebbe farne memoria.
Personalmente condivido in parte la riflessione di Renata Fabbri ,ma non mi risulta che in passato, quando si sono dati nomi a piazze o vie del nostro comune ad altri persoggi meritevoli di tale ricordo per i posteri ci sia stata da parte sua tale attenzione.
Domenico Pagliaro
Ti sbagli... Ho sempre espresso le mie perplessità sul metodo utilizzato, considerato di sua spettanza dal sindaco e sempre ritenuto che sulla materia dovesse essere coinvolto almeno il Consiglio Comunale.
Renata Fabbri (da Facebook)
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