SERRAVALLE_ Come ricevuto volentieri pubblichiamo:
All’insegna del “chi produce di
più pagherà di più” fu lanciata nel 2011 la raccolta porta a porta nel
Comune di Serravalle Pistoiese.
L’assessore all’ambiente Patrizio Mungai, oggi candidato sindaco,
all’epoca fece una promessa solenne, secondo la quale le famiglie virtuose non avrebbero
subito nessun impatto negativo in termini tariffari. Solo coloro che non
avrebbero fatto bene la raccolta differenziata, dichiarò, sarebbero andati a spendere di più.
Oggi, a distanza di meno di un anno, scopriamo che ovviamente non è così.
Il comune di Serravalle Pistoiese ha infatti deciso di aumentare il
numero di svuotamenti minimi dei rifiuti indifferenziati, cioè del contenitore
grigio.
Tanto per fare un esempio una famiglia di 4 persone che nel 2011 come minimo doveva conferire quattro volte l’indifferenziato, dovrà svuotare il contenitore grigio 8 volte, una famiglia di tre persone passerà da 3 a 6 svuotamenti, mentre una di 5 persone addirittura da 4 a 10 svuotamenti minimi.
E’ giusto precisare che anche chi non svuoterà il contenitore grigio
dovrà comunque pagare il quantitativo minimo.
Inoltre il costo unitario di ogni svuotamento aumenterà del 2.5%.
Il tutto peserà naturalmente sulla parte variabile della tariffa e sulle tasche di tutti i cittadini, anche di quelli che, con impegno, hanno fatto bene la raccolta differenziata.
Ma come ha detto di recente in consiglio comunale lo stesso Patrizio Mungai “quello all’azienda gli deve entrare”.
Già, perché l’esigenza di aumentare il numero di svuotamenti e la tariffa deriva da esigenze di bilancio di Publiambiente e non dal fatto di voler fornire un miglior servizio ai cittadini o da una accresciuta sensibilità verso l’ambiente.
Così, grazie a Mungai, i cittadini di Serravalle finanzieranno Publiambiente con 1.837.768,19 euro, in barba a tutte le promesse.
Federico Gorbi - Candidato sindaco “Serravalle Futura”
2 commenti:
Dai elettori del PD che ci dite? Quale altra balla inventate? Il Mungai cosa ha da rispondere?? Buffoni!!
A questo punto viene la voglia di non fare nemmeno più la raccolta differenziata.
I maggiori sacrifici sono sopportabili quando vedi che c'è un'utilità, sociale o economica. Quando i sacrifici li deve fare una famiglia di 5 persone come la mia, già ampiamente bistrattata dallo stato che per la famiglia fa poco o nulla, mentre ad una società privata viene fatta questa "cortesia", francamente uno non sa più cosa pensare ... il comune sta dalla parte dei cittadini o dalla parte delle tasche con i portafogli pieni?
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