martedì 24 maggio 2011

Il Comune di Quarrata si impegna nella difesa della risorsa idrica aderendo al Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per l'acqua bene comune e la gestione pubblica del servizio idrico. Ma il sindaco è contrario. Gruppo consiliare Pd diviso.


QUARRATA_ Voto bipartisan per la mozione riguardante l’adesione del Comune di Quarrata al Coordinamento Nazionale Enti Locali per l’acqua bene comune e la gestione pubblica del servizio idrico ma non all’unanimità.
Il gruppo consiliare del Pd si è diviso mentre il sindaco Sabrina Sergio Gori ha espresso il suo voto negativo. All’inizio della seduta il proponente Riccardo Musumeci (Sel) nella conferenza dei capigruppo aveva chiesto ai suoi alleati di maggioranza di posticipare la discussione visto l’imminente referendum per non rischiare un ulteriore inaccettabile rinvio.
Gli esponenti di Sinistra Ecologia Libertà presenti in sala consiliare avevano anche annunciato che se non fosse stata discussa la mozione il partito sarebbe uscito addirittura dalla maggioranza.
A favore hanno votato in modo compatto oltre a Sel (Sinistra Ecologia Ambiente) che aveva promosso il punto, Udc (Alessandro Cialdi), CittàPerTe (Roberto Cartei) e Fli (Mario Niccolai e Massimo Bianchi) oltre a Gabriele Romiti, Lorenzo Cafissi, Luca Marini, Simone Niccolai e Alessandro Fortini (Pd); si sono astenuti il gruppo Pdl (Daniele Ferranti e Lorenzo Mantellassi); Leonardo Galigani, Marco Nannini e Alessandra Migliorini (Pd) mentre il sindaco Sabrina Sergio Gori ha votato contro.
“Ho presentato la mozione- ha spiegato Riccardo Musumeci – perché ci stiamo avvicinando ai referendum del 12 e 13 giugno e ritengo che dare forza e sostegno al coordinamento nazionale enti locali per l’acqua bene comune sia importantissimo. Anche perché è in corso un pericoloso attacco alla partecipazione democratica; stanno cercando di far passare il messaggio che i referendum non si faranno, impedendo al popolo italiano di decidere su temi importanti come quelli sottoposti ai quesiti referendari”. “Fortunatamente come tutti sappiamo- ha aggiunto- i due quesiti per la ripubblicizzazione sono stati promossi grazie alla raccolta di 1400.000 firme a dimostrazione della volontà dei cittadini di esprimersi sulla questione del servizio idrico e del bene comune ”.
“Voglio denunciare anche la gravità della situazione in materia di informazione televisiva che impedisce ai cittadini di accedere ad una corretta informazione sui referendum come invece la legge prevede. Proprio per queste ragioni insieme a quelle che ho premesso nel testo ho chiesto al consiglio comunale di approvare la mozione che prevede l’adesione e il sostegno della associazione no profit coordinamento enti locali per l’acqua bene comune. Perché si scrive acqua ma si legge democrazia”.
“Sul testo di questa mozione – ha detto Daniele Ferranti (Pdl) – esprimo una personale visione che non appartiene al partito che rappresento. Sono d’accordo sulle enunciazioni fatte e quindi bisognerebbe ricordarsi di queste cose quando si fanno gli investimenti. Ritengo che il servizio idrico come la rete idrica debbano rimanere un bene pubblico e che il privato possa svolgere un ruolo ma con un controllo pubblico”.
“Nel ringraziare Musumeci per l’ordine del giorno proposto – ha spiegato il capogruppo Pd Gabriele Romiti – ribadisco che la posizione del Pd è a favore di due Si al Referendum. Nel nostro partito ci sono però anche posizioni diverse”.
Subito dopo è intervenuto il sindaco di Quarrata Sabrina Sergio Gori: “D’accordo che l’acqua sia un bene comune. Lo statuto comunale prevede che l’acqua sia un bene comune e debba per questo essere garantita a tutti. Non credo però che occorra iscriversi ad una associazione per ribadirlo. E’ solo una formalità. Oltretutto la proprietà delle reti resta pubblica così come il 63 per cento della gestione . A livello regionale Publiacqua per me resta il top e per questo motivo voto no alla proposta di Musumeci”.
Ecco il testo della mozione approvato dal consiglio comunale nella seduta di lunedì 23 maggio 2011:

OGGETTO: Mozione riguardante l’adesione al Coordinamento Nazionale – Enti Locali per l’acqua bene comune e la gestione pubblica del servizio idrico.

PREMESSO CHE

• L’acqua rappresenta fonte di vita insostituibile per gli ecosistemi dalla cui disponibilità dipende il futuro degli esseri viventi.
• L’acqua costituisce pertanto , un bene insostituibile dell’umanità, il bene comune universale, un bene comune pubblico quindi indisponibile, che appartiene a tutti.
• Il diritto all’acqua è un diritto inalienabile: l’acqua non può essere proprietà di nessuno bensì bene condiviso equamente da tutti, l’accesso all’acqua deve essere garantito a tutti come un servizio pubblico.
• L’ accesso all’acqua, già alla luce dell’attuale quadro legislativo è sempre più in prospettiva, se non affrontato democraticamente, secondo principi di equità, giustizia e rispetto per l’ambiente, rappresenta:
1- una causa scatenante di tensione e conflitti all’interno della comunità internazionale;
2-una vera emergenza democratica e un terreno obbligato per autentici percorsi di pace sia a livello territoriale,sia a livello nazionale che internazionale.
• In Italia si è attivata un ampia coalizione sociale in difesa della gestione pubblica del servizio idrico, che ha promosso due Referendum abrogativi in materia dei servizi idrici dichiarati ammissibili dalla Corte Costituzionale lo scorso 12 gennaio (il primo quesito richiede l’abrogazione dell’articolo 23 bis della Legge n. 133/2008, così come modificato dall’art. 15 del DL 135/2009 convertito, con modificazione della Legge n.166/2009; il secondo quesito richiede l’abrogazione dell’art. 154 del D.Lgs n. 152/2006 limitatamente a quella parte del comma 1 che dispone nella determinazione della tariffa l’adeguata remunerazione del capitale investito), per i quali sono state depositate in Cassazione oltre 1.400.000 firme, circostanza che sottolinea la grande sensibilità dei cittadini su questo tema.


APPURATO CHE
• Il Comune di Quarrata è da tempo impegnato nella tutela dell’acqua riconosciuta come bene comune, patrimonio dell’umanità e diritto fondamentale, e quindi un bene che deve avere una gestione pubblica .Le fasi principali del percorso intrapreso da questo Consiglio Comunale in tal senso sono:
- L’approvazione della mozione ”Acqua bene comune” presentata dai Gruppi Consiliari “Lista civica città per te”, Partito Democratico, Sinistra Ecologia e Libertà.
- L’approvazione della modifica allo Statuto Comunale integrato con il seguente comma: “La comunità di Quarrata riconosce il diritto all’acqua come diritto umano universale, inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico e che la gestione del servizio idrico è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica che deve garantire a tutti i cittadini l’accesso all’acqua”.

VISTO CHE
• L’associazione denominata “Coordinameto degli enti locali per l’acqua bene comune e la gestione pubblica del servizio idrico” rappresenta uno strumento di coordinamento e di servizio fra enti locali che perseguono l’obbiettivo di salvaguardare e promuovere la proprietà, la gestione ed il controllo pubblico dell’acqua, intesa come bene comune e che considerano l’accesso all’acqua nella quantità e qualità sufficienti alla vita come un diritto umano, in un contesto di salvaguardia delle risorse idriche e di sosteniblità ambientale e altresì di cooperazione e di solidarietà internazionale.

IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA A :
• Aderire e sostenere le iniziative dell’associazione no-profit denominata “ Coordinamento Nazionale Enti Locali per l’acqua bene comune e la gestione pubblica del servizio idrico”;
• Promuovere tutte le iniziative finalizzate alla ripubblicizzazione del servizio idrico integrato nel territorio di propria pertinenza;
.
Quarrata 15/04/2011
Il Capo Gruppo
Riccardo Musumeci

2 commenti:

ivano bechini ha detto...

Trovo che Riccardo abbia fatto bene a presentare la mozione non tanto per l'adesine al cordinamento degli enti locali quanto xchè sposta l'accento della questione acqua da prorietà pubblica a "bene comune" accezione che va ben oltre la proprietà pubblica. Infatti, la sindaca non ha capito e ha reagito dicendo che Publiacqua è il top (e che dimostra che non conosce neanche i dati di Federacqua e di Cispel Toscana, si informi e si rimangerà le cose dette). Come invece questa cosa del bene comune cioè, di un bene che è della collettività locale in quanto tale, fatta da chi ci vive ed opera e che è cosa ben più complessa e ampia dell'ente pubblico (e anche più viva...)stia cominciando a far riflettere sul rapporto tra individuo, collettività e ambiente le forze politiche, io lo trovo molto interessante se non entusiasmante. Non caso il PD (partito di potere ma non solo) si è diviso, altri non di sinistra hnno votato a favore e il PDL è lì che ci riflette. Bravo Rccardo, io credo che questo sia un pezzo importante del lavoro istituzionale di un consigliere di sinistra!

Anonimo ha detto...

se vi devo dire che state facendo bene sbagliato nessuno rispetta nessunu, solo chi comanda fa come gli pare tutto e permesso farsi le leggi a propio favore e poi parliamo di democrazia? vergogna assoluta questa e solo dittatura. fate vedere i vostri scheletri nell,armadio vigliacchi. e poi parlate di berlusconi. fate qualcosa per la comunita...................